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Il film da vedere nel weekend Star Trek Beyond, cinema di classe

Il film da vedere nel weekend Star Trek Beyond, cinema di classe
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Regia: Taiwan Justin Lin.
Cast: Idris Elba, Sofia Boutella, Zoe Saldana, Simon Pegg, Chris Pine, Zachary Quinto, Karl Urban, Anton Yelchin, Deep Roy, John Cho, Shohreh Aghdashloo, Fiona Vroom, Melissa Roxburgh, Lydia Wilson, Adam DiMarco, Priya Rajaratnam, Ashley Edner, Joe Taslim, Roxanne Fernandes, Jeremy Raymond, Lia Lam, Christian Sloan, Arlene Santana, Polina Nikolai, Jason Matthew Smith, Emy Aneke, Jodi Haynes, Rebecca Husain, Alex Rose, Anthony Shim, Harry Han, Andrea Yu, Natalie Moon, Tarun Keram, Rich Hill, Adam St, Jake Foy, Bryce Soderberg, Thomas Cadrot, Nathan Jean, Harpreet Sandhu, Edwin Rodriguez, Ian Nsenga, Jabbz Farooqi, Thomas Dezell, Chuka Ekweogwu.
Dove vederlo a Bergamo e provincia: qui.

 

 

Era il 1966 quando gli spettatori americani vedevano per la prima volta sul piccolo schermo le avventure dell’equipaggio spaziale più famoso dell’universo dei media. Il capitano Kirk e la sua nave (l’Enterprise) sono oggi diventati autentici simboli di una generazione e di un certo modo di fare e intendere la fantascienza. Contendendosi il podio della serie sci-fi più amata con la creazione di George Lucas (Star Wars), la saga è divenuta ben presto un vero e proprio franchise multimediale, generando romanzi, videogiochi e – ovviamente – film. Sono più di dieci i lungometraggi ispirati al fortunatissimo prodotto televisivo e ad oggi la serie conta su un numero di fan in continua crescita soprattutto grazie al restart avviato recentemente con Star Trek: Into darkness (2013). Il nuovo film in arrivo nelle sale, preceduto da una straordinaria campagna pubblicitaria, è diretto dal regista di Taiwan Justin Lin, che ha firmato diversi episodi della serie Fast and Furious.

 

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L’equipaggio della Enterprise si reca alla stazione spaziale Yorktown, dove Kirk riceve una strana richiesta di aiuto. Decide quindi di imbarcarsi in una nuova impresa, per attraversare una nebulosa; non tutto però andrà secondo i piani e ad attenderlo ci sarà l’avanguardia di una forza nemica. Niente di nuovo sotto il sole, verrebbe da pensare facendosi un’idea della trama di questo nuovo Star Trek. E in effetti è parzialmente vero: la fantascienza non è mai stata, per la verità, un genere molto innovativo e il recente rilancio di Star Wars ce lo conferma. Le differenze fra questi due franchise sono però numerose, perché da sempre la saga di Kirk e compagni ha privilegiato l’esplorazione e la conoscenza dello spazio più che lo scontro di forze avverse in battaglie campali e dal sapore epico.

Il film, affidato a Lin in sostituzione di J.J. Abrams (che aveva diretto i precedenti due lungometraggi), scorre piacevolmente entro i binari tracciati dal dettato di Abrams che, pure non presente a livello fisico, fa sentire la sua eredità. Lin in effetti sceglie forse di non rischiare troppo preferendo adeguarsi all’immagine dell’universo narrativo che era stato dato in Star Trek – Il futuro ha inizio e Into Darkness, anche per fornire un’immagine più coerente di un trittico che alla fine si fa ricordare proprio per la sua autonomia e piacevolezza. Anche in accordo con uno spirito revival che sembra permeare diverse serie negli ultimi anni, Star Trek Beyond strizza l’occhio più volete alle puntate dello storico telefilm, cosa che non potrà che soddisfare i fan più accaniti.

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Il film riprende a piene mani dal patrimonio di conoscenze sedimentate in anni di scavo all’interno dell’universo narrativo e lo fa con grande capacità. Il risultato è assolutamente piacevole, non fosse per la parziale sparizione dell’autorialità di Lin che – come anticipato – sembra nascondersi o limitarsi per eseguire il compito al meglio. Ciò non toglie che visivamente il film abbia diversi punti di grande ispirazione visiva e che effettivamente lasciano a bocca aperta per la bellezza raggiunta. Sono momenti di arresto della narrazione, preziosi proprio perché lasciano lo spettatore libero di assaporare la capacità del cinema di creare universi e sensazioni di meraviglia.

Anche la colonna sonora concorre allo scopo, con il risultato finale di un film che nonostante la lunghezza (140 minuti) si lascia guardare con piacere e non mancherà di far contenti gli appassionati. O di attirare nuovi spettatori nell’orbita della serie, data la gradevolezza di un film che (forse volutamente) si lascia apprezzare anche da chi non conosca bene la saga.

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