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Il film da vedere nel weekend Toy Story 4, sorrisi e una lacrima

Il film da vedere nel weekend Toy Story 4, sorrisi e una lacrima
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Regia: John Lasseter, Josh Cooley.
Con: Tom Hanks, Tim Allen, Don Rickles, Annie Potts, Patricia Arquette.
Dove vederlo a Bergamo e provincia: qui.

 

Oggi la Pixar è senza dubbio una delle case di animazione più note al mondo, in grado di assumere sulle proprie spalle il peso di produzioni hollywoodiane ad altissimo budget e, in qualche modo, di presentarsi come l’erede dell’ingombrante marchio disneyano (che sembra oggi bloccato nell’eterna ripetizione di se stesso con la continua proposta di remake live action dei classici). Ma se la Pixar oggi è quello che è, lo deve soprattutto alla straordinaria fortuna di Toy Story, film fondamentale anche per la storia del cinema trattandosi del primo film d’animazione realizzato completamente in digitale. La vicenda del mondo animato dei giocattoli di un bimbo che abbandona il proprio preferito (Woody) in favore del nuovo arrivato (Buzz) ha dato il via a una serie fortunata di lungometraggi, che hanno col tempo acquisito uno statuto di cult per più di una generazione. La narrazione fortemente elaborata e l’attenta caratterizzazione dei personaggi hanno reso Toy Story un testo complesso e di grande interesse, che oggi sbarca al cinema con la sua ultima incarnazione, Toy Story 4.

 

 

Il vero protagonista di questo film è ancora una volta Woody, che cerca di insegnare a uno strano giocattolo fatto di scarti (Forky) l’importanza dell’amore dei bambini per i propri giochi. Il nuovo arrivato, però, non ha alcuna autostima e decide di gettarsi in strada. Sarà Woody a doverlo salvare, cercando di insegnargli tutto ciò che sa. L’impresa sarà lunga e porterà il nostro cowboy a entrare in contatto con diversi altri giocattoli. Toy Story 4 è un film per tanti versi riflessivo e tardo, che sembra ragionare sulla sua stessa mitologia oltre che sul valore sentimentale che l’essere umano riversa nei giocattoli. È un film dove Woody torna (come nell’originale) ad avere un ruolo primario, abbandonando in parte la struttura corale dei precedenti capitoli. Un film maturo e raffinato, pieno di buoni sentimenti, che ragiona in modo complesso su temi fondamentali per la formazione dell’individuo come l’affezione verso cose e persone, l’amore, la nostalgia e molte altre cose.

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È spesso difficile comporre un film in grado di muovere le corde delle nuove generazioni senza però scontentare (con ritmi e personaggi poco familiari) i nostalgici delle vecchie. Toy Story 4 ha il merito indubitabile di riuscire in questo non semplice compito, creando un ideale ponte di collegamento fra sensibilità diverse e abitudini visive spesso incompatibili. Questo deriva probabilmente dal fatto che la scrittura dei personaggi si basa sull’aggiornamento di moduli classici e che le loro interazioni giochino con grande intelligenza su temi antropologicamente rilevanti. Ne emerge un film di grande valore artistico e sentimentale, che non mancherà di strappare un sorriso (e forse una lacrima) agli spettatori "giovani adulti", pur riuscendo a parlare con divertimento e intelligenza anche ai più giovani. Consigliato soprattutto alle famiglie e ai nostalgici.

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