Dal libro di Mark Bailey

La vodka alla mattina di Liz Taylor e le altre "spugne" di Hollywood

La vodka alla mattina di Liz Taylor e le altre "spugne" di Hollywood
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Of All the Gin Joints è una citazione dal film Casablanca (“di tutti i locali che ci sono nel mondo, lei doveva proprio entrare nel mio”, ndr), ma oggi è anche un libro, scritto da Mark Bailey, che fa le pulci alla Hollywood degli anni d’oro, mettendo alla berlina le disavventure alcoliche delle star di allora.

Ad esempio: sapete com’è nato il capolavoro Quarto potere, in cui recitò un Orson Wells alle prime armi? Non pensate a niente di troppo nobile. Herman Mankiewicz, sceneggiature di successo, aveva la pessima abitudine di diventare importuno quando aveva bevuto un bicchiere di troppo. Accadde così che, in occasione di un party elegante organizzato dal magnate dell’editoria William Randolph Hearst, Mankiewicz si lasciò sfuggire qualche apprezzamento di troppo nei confronti della moglie del suo ospite, Marion Davies. Venne buttato fuori in malo modo e, per vendicarsi, pensò bene di scrivere la sceneggiatura di un film che denunciasse le devianze morali e psicologiche di Hearst.

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E ancora: Raymond Chandler, lo scrittore, ha lavorato anche come sceneggiatore. Venne ingaggiato per scrivere il testo di The Blue Dahlia, che però avrebbe dovuto essere pronta entro tre mesi. Chandler assolse il suo compito in un permanente stato di lieve ebrezza, senza mangiare nulla di solido. Un medico si preoccupava che avesse le energie sufficienti per lavorare iniettandogli quotidianamente glucosio.

 

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Nel 1955, poi, Stanley Kromer chiamò Lan Chaney Junior, Broderick Crawford, Robert Mitchum e Frank Sinatra, per girare il film Nessuno resta solo. Purtroppo, però, tutte le star avevano il vizio del bicchiere e forse una congenita incompatibilità di carattere. Raccontano le cronache, infatti, che per dieci settimane (oltre a recitare) distrussero set, telefoni e parrucchini. Le stesse cronache, poi, ricordano con commozione di come Bela Lugosi venne salvato da intenti suicidi dal pronto intervento di Ed Woods, che gli allungò un whisky con birra ghiacciata. L’attore cadde immediatamente in un sonno profondo. Non era da meno, ovviamente, la coppia d’oro dei colli californiani, Liz Taylor e Richard Burton. Lei iniziava a degustare vodka dalle dieci della mattina, lui, più mattiniero, a bere birra dalle sette. Follie da star – o dispendiosi e poco sani stili di vita. Ma che, sfortunatamente, hanno poco da insegnare ai loro eredi.

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