DA PAC MAN A STREET FIGHTER II

900 videogame di una volta E il sito dove giocarci (gratis)

900 videogame di una volta E il sito dove giocarci (gratis)
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Dimenticatevi i gettoni, le sale giochi con insegne al neon piene di individui in giacca di pelle dai capelli impomatati e le manopole rotabili rosse che per la troppa foga rischiano di provocarti una lesione al polso. L’Internet Archive, libreria digitale no-profit, ha messo a disposizione gratuitamente sul proprio sito 900 videogames classici usciti dagli anni ’70 agli anni ’90 (qui).

La collezione è chiamata Internet Arcade, e comprende grandi classici delle sale giochi come Astro Invader e Pac Man. Sulla descrizione del sito, si legge che «La collezione di giochi spazia dai videogame “dell’età del bronzo”, con schermi in bianco e nero e suoni semplici, a giochi su larga scala contenenti voci digitalizzate, immagini e musica».

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Jason Scott, l’archivista che ha messo insieme la collezione e l’ha resa fruibile sul sito, ha detto che il progetto ha richiesto «mesi di prove, rifinimenti, miglioramenti e sforzi», ma il duro lavoro sembra aver ripagato fin da subito: Scott ha reso noto tramite un tweet che i contatti dell’Archive sono raddoppiati nei giorni immediatamente successivi al caricamento dei videogame.

 

 

È possibile giocare direttamente dal browser (cioè, direttamente da Internet Explorer, Mozilla, Chrome o Safari) senza bisogno di scaricare nessun programma aggiuntivo. L’accesso ai videogame è semplice e intuitivo: con un paio di click puoi ritrovarti a pilotare individui muscolosi che si combattono negli scenari di Street Fighter II, o a guidare una moto del futuro nell'universo cibernetico di Tron. Ad ogni gioco è allegata una scheda riepilogativa, che ne riassume origine, storia e funzionamento.

In questi giorni al primo posto della classifica dei più giocati c’è Champion Boxing, classe 1984, sviluppato dalla multinazionale giapponese SEGA, un gioco di combattimento decisamente più simile al wrestling che alla boxe. Segue Cloak&Dagger, classico dell’Atari anch’esso risalente al 1984, in cui s’impersonifica tale Agente X, che ha lo scopo di ritrovare i piani rubati dal malefico Dr. Boom. Terzo posto per Espial, videogame di astronavi a raggi laser del 1983.

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L’Internet Archive è stata fondata nel 1996 a San Francisco, ed è online dal 2001. Il suo creatore si chiama Brewster Kahle, ingegnere informatico statunitense classe 1960 entrato nella prestigiosa Internet Hall of Fame, che raccoglie visionari e leader che hanno contribuito allo sviluppo e all’avanzamento di internet. Oggi, l’azienda conta 200 dipententi.

Come Wikipedia, lo scopo dichiarato dell’Archive è quello di fornire «Un accesso universale alla conoscenza». Permette di accedere gratuitamente a materiale digitalizzato che include siti, musica, immagini e qualcosa come tre milioni di libri. Nell’ottobre 2012, la massa di dati presente sul sito ha superato i 10 petabyte (un petabyte equivale ad un biliardo di byte su lunga scala).

I nostalgici delle sale giochi anni ’80 troveranno pane per i loro denti. E se finite le monetine, stavolta non preoccupatevi. Per non sopperire al classico countdown con la scritta INSERT COIN, basterà che premiate il tasto 5. Con un po’ d’immaginazione, sarà come aver inserito un gettone. Non la stessa cosa.

La nostalgia vera, quella dei neon e dei suoni quasi alieni provenienti da ogni direzione, dei record che trasformano individui normali in leggende urbane, delle giacche di pelle e i capelli alla Elvis, beh, quella non ve la toglie nessuno. L’Internet Arcade è nato anche con lo scopo di consolarvi un po'.

 

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