La danza delle libellule per l'uomo Operetta, leggerezza ma di qualità

Un’atmosfera da inizio Novecento domenica al Creberg Teatro (ore 15.30, biglietti da 15 a 34 euro) con il primo di tre spettacoli dedicati a un genere molto amato dai bergamaschi, visto che c’è sempre il pienone: l’operetta.
La rassegna apre con La danza delle libellule di Franz Lehàr e Carlo Lombardo, proposta dalla Compagnia Teatro Musica Novecento, con la regia di Alessandro Brachetti. Il ricco Piper, appropriatosi del castello di Nancy e del titolo di Duca, vuol mettere in scena nel salone del castello una sua commedia anche per corteggiare la bella Elena, vedova Cliquot, e coinvolge in questa recita i suoi amici Pommery e Gratin, e le loro mogli Carlotta e Tutù. Al gruppo si aggiunge Bouquet Blum, un simpatico attore disoccupato in cerca di un ingaggio. Arriva Carlo, un cacciatore, attorno al quale subito aleggiano come delle libellule Elena, Carlotta e Tutù, entrando in competizione tra loro per conquistare il suo cuore. Piper e i mariti avvertono il pericolo, minacciando Carlo di farlo arrestare come cacciatore di frodo. Lui risponde svelandosi come unico e vero Duca di Nancy. La rivalità fra le donne si fa più agguerrita fino a quando Carlo, con l’aiuto di Bouquet, sposerà la ragazza che aveva da subito rapito il suo cuore: Elena.
La Compagnia Teatro Musica Novecento, nata nel 1995 a Reggio Emilia, è una delle più rinomate nell genere grazie a una visione corale dello spettacolo, in cui tutti gli elementi hanno una peculiare caratterizzazione e uno specifico rilievo. Elemento distintivo è la musica dal vivo: è una delle pochissime compagnie d’operetta in Italia che può vantare la presenza dell’orchestra grazie alla stretta collaborazione con Cantieri d’Arte.
La rassegna prosegue il 18 febbraio con Innamorarsi a Parigi e l’11 marzo con La principessa della Czarda.