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Leolandia, dove l’autunno è un po’ (ancora per poco) estate

Da sabato 6 settembre c'è l'allestimento di HalLeoWeen. Ma le giostre acquatiche, quelle dove ci si inzuppa, funzionavano ancora

Leolandia, dove l’autunno è un po’ (ancora per poco) estate
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Di Fabio Cuminetti

Sabato scorso, 26 settembre, si è aperta ufficialmente la stagione autunnale di Leolandia. HalLeoWeen, per la precisione, perché l’allestimento è già da festa delle streghe, con la fontana all’ingresso trasformata in pentolone dove si agitano pozioni magiche. Giornata soleggiata ma ventosa e fredda, con tanta gente desiderosa di vedere gli ospiti speciali, come la diva della baby dance Carolina Benvenga (con Topo Tip), e la possibilità di sfruttare l’ingresso gratuito destinato a chi aveva preso un biglietto per i mesi estivi. Di più, per chi l’ha comprato e sfruttato a settembre, i rientri gratuiti sono due: in questo anno terribilmente eccezionale, con la lunga chiusura imposta anche ai parchi divertimenti, ci sta. E anche durante il periodo di HalLeoween, per ogni biglietto a data fissa o libera acquistato, sono previsti due ingressi omaggio.

Organizzazione sempre perfetta, a Leolandia, con tanti spettacoli a tema di ottima fattura, messi in scena da un cast artistico di ballerini, acrobati e cantanti di primo livello, accompagnati da costumi ricercati, musiche originali ed effetti speciali. Due gli spettacoli allestiti nei palchi all’aperto: “La Cerimonia dei Sortilegi” e “Il Tesoro del Nilo”, con bollini sul terreno per invitare il pubblico a disporsi in modo distanziato. Grande ritorno di “Fantasmi”, musical allestito all’interno della LeoArena, con accessi contingentati e distanziamento del pubblico. Anche i giochi e le giostre scontano una capienza limitata, il che influisce sulle code, dove le linee colorate che invitano a non stare troppo vicini non sempre vengono rispettate dalle famiglie. Il personale è attento a ricordare agli utenti di disinfettarsi le mani prima e dopo ogni attrazione (il numero di gel igienizzanti presenti è elevatissimo); la sanificazione periodica di giochi e giostre sembra sufficiente.

Veniamo alla “stagionalità”: le caldarroste ci sono, bretzel e marshmallow da arrostire pure, le spine stile Oktoberfest anche. Per il vin brulè si è preferito aspettare: non fa così freddo, tant’è che sono ancora aperte le giostre acquatiche, quelle dove ci si inzuppa dopo la discesa col fiato sospeso. Meglio coprirsi con giacche e pantaloni da pioggia, o alla peggio infilarsi nelle grandi cabine asciugatrici. Meglio non prendersi neppure un raffreddore, di questi tempi.

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