fino al 14 gennaio 2024

Musica, parole e immagini si intrecciano nella nuova mostra alla Carrara (dal 29 settembre)

"Tutta in voi la luce mia" è la terza e ultima esposizione alla pinacoteca nell'anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023

Musica, parole e immagini si intrecciano nella nuova mostra alla Carrara (dal 29 settembre)
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di Marta Belotti

Si gioca sull’intreccio di musica, parole, immagini, visioni ed esperienze la nuova mostra che inaugurerà il prossimo 29 settembre all'Accademia Carrara. Tutta in voi la luce mia è il terzo e ultimo grande evento espositivo pensato e realizzato dall'Accademia nell'anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023. La mostra, che valicherà il 2023 restando allestita fino al 14 gennaio 2024, trasformerà la Carrara in un teatro e lo farà con un innovativo allestimento immersivo.

Musica e parole

Le 42 opere sono state disposte in un percorso scenografico in otto sezioni e sei sale, tra dipinti, diffusioni di brani musicali, sculture e allestimenti. «Inizia con un sipario e si chiude con un sipario», come rivelato da Federica Parolini, scenografa e progettista dell'allestimento intervenuta nella presentazione di ieri, martedì 12 settembre. La scelta di una scenografa in questo ruolo è stata accuratamente pensata dall'Accademia, come ha spiegato Maria Cristina Rodeschini, direttore della Carrara e co-curatore della mostra: «Ci è sembrato giusto perché quella del teatro è una dimensione che vogliamo far toccare con mano al pubblico». 

L'esperienza al centro

La Carrara abbraccia quindi una modalità espositiva nuova, meno tradizionale e in linea con le tendenze attuali. Per gli spettatori sarà una mostra esperienziale, che rievoca il mondo del teatro e che aiuta a immergersi nel mondo del Melodramma, «forse il lascito più duraturo dell'Ottocento e del Romanticismo», per usare le parole di Fernando Mazzocca, co-curatore della mostra.

Quarantadue le opere esposte e tra le firme, grazie a prestiti nazionali e internazionali, ci sono quelle di Francesco Hayez, Francesco Coghetti, Domenico Morelli e Giovanni Boldini, «pittori storici che si sono confrontati con il linguaggio del Melodramma», come sottolineato sempre da Mazzocca.

Chiudere la Capitale della Cultura

L'augurio di Gianpietro Bonaldi, general manager di Accademia Carrara, è di «aver creato un progetto degno di chiudere al meglio il programma di Capitale della cultura, dopo l'inaugurazione della nuova Carrara con il Cecco e il proseguimento con Vette di Luce». Maggiori informazioni e aggiornamenti sul sito dell'Accademia.

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