Notizie su Bergamo e Provincia

Notizie su Bergamo e provincia (4-9 aprile 2016)

Notizie su Bergamo e provincia (4-9 aprile 2016)
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9 APRILE

 

1 - Ritrovata Giada Vecchi, la 16enne di Treviglio scomparsa lunedì

Non si avevano più sue notizie da lunedì 4 aprile, quando, dopo essere stata accompagnata a scuola, l'istituto Bellisario di Inzago (Milano), era scomparsa senza mai entrare in classe. Ma fortunatamente Giada Vecchi, 16enne di Treviglio, sta bene. La giovane è stata ritrovata la sera di venerdì 8 aprile proprio a Treviglio, dopo diversi giorni di ricerche. Non è stato facile ritrovarla, visto che con lei non aveva né smartphone, né documenti. L’ultimo avvistamento era stato segnalato giovedì 7 aprile alla stazione ferroviaria di Treviglio, mentre saliva su un treno diretto a Milano.

2 - San Giovanni Bianco, in 3mila in corteo per salvare l'ospedale

La Val Brembana è scesa in strada a San Giovanni Bianco nel pomeriggio di sabato 9 aprile. Ben 3mila persone, infatti, si sono ritrovate per il corteo di protesta contro il taglio dei servizi all'ospedale del Comune brembano. L’iniziativa popolare fa da eco alle preoccupazioni sollevate dagli stessi medici che lavorano nel nosocomio di San Giovanni Bianco, i quali hanno fatto notare come il venire meno delle reperibilità notturne di ortopedico, pediatra e radiologo «potrebbero mettere in difficoltà il pronto soccorso».

3 - Madone, durante un blitz la Finanza ha arrestato un giovane per spaccio

Nella notte tra venerdì 8 e sabato 9 aprile, la Guardia di Finanza di Bergamo, insieme al personale e tre unità cinofile della compagnia di Orio al Serio, ha compiuto un'operazione di contrasto allo spaccio con 200 persone identificate e sottoposte al controllo dai cani antidroga. Proprio durante l'operazione, a Madone, le Fiamme Gialle hanno arrestato un giovane bergamasco trovato in possesso di 1 grammo di marijuana, 7 grammi di hashish e 13 di cocaina, quest’ultima già divisa in dosi di diversa pezzatura pronte per lo spaccio, e alla denuncia a piede libero di una ragazza, sempre bergamasca, trovata in possesso di 20 grammi di hashish. Altri 5 ventenni, residenti in provincia, sono stati invece segnalati alla Prefettura quali assuntori di sostanze stupefacenti poiché trovati in possesso di hashish e marijuana. Ad uno di questi, che svolge la professione di assistente educatore presso una cooperativa impegnata nel sociale, è stata anche ritirata la patente di guida. Il giudice ha convalidato la mattina del 9 aprile l’arresto del giovane 23enne arrestato a Madone, senza però applicare misure cautelari visto che è incensurato. Su richiesta della difesa, il processo è stato poi aggiornato al 20 aprile, anche in attesa delle analisi sulle varie sostanze stupefacenti per capirne il grado di purezza e il principio attivo.

4 - Sabato nero all'aeroporto di Orio per lo sciopero dei controllori di volo di Ciampino. 24 voli Ryanair cancellati

Si preannuncia un sabato nero all'aeroporto di Orio al Serio. Già da venerdì 8 aprile, infatti, la compagnia aerea irlandese ha comunicato che oltre 20 voli, in partenza e in arrivo allo scalo bergamasco, saranno cancellati a causa dello sciopero dei controllori di volo dell'aeroporto di Roma Ciampino. A renderlo noto proprio Ryanair attraverso un comunicato stampa, in cui si scusa con tutti i passeggeri e attacca duramente la movimentazione che tante ripercussioni comporta sul traffico aereo italiano: «A causa di uno sciopero dei controllori del traffico aereo italiani, ci rammarichiamo di dover cancellare 108 voli da/per e all’interno dell’Italia sabato, 9 aprile. Tutti i clienti coinvolti sono stati contattati via email e sms e avvertiti delle opzioni a loro disposizione: il pieno rimborso, la riprenotazione sul prossimo volo disponibile o su una rotta alternativa. Ci scusiamo sinceramente con tutti i clienti colpiti da queste immotivate azioni di sciopero - la quinta di questo tipo nelle ultime 3 settimane - da parte dei sindacati dei controllori del traffico aereo che stanno tenendo in ostaggio i consumatori europei. Facciamo appello al Governo Italiano e alla Commissione Europea affinché prendano misure per impedire qualsiasi altra interruzione del servizio da parte dei controllori di volo. Incoraggiamo tutti i clienti a sottoscrivere la nostra petizione online, chiamati "Mantieni Aperti i Cieli d’Europa", che presenteremo alla Commissione e al Parlamento Europeo per forzarli a prendere finalmente misure volte a proteggere i clienti da questi ingiustificati disservizi causati dagli scioperi dei controllori del traffico aereo». La Sacbo precisa invece che lo sciopero non riguarda i controllori di volo di Bergamo, bensì quelli di Ciampino, a Roma, ma che purtroppo ci saranno pesanti conseguenze anche per Orio, anche se non si può prevedere quanti voli saranno cancellati in totale e i ritardi. QUI potete trovare tutte le informazioni. In totale, sullo scalo orobico sono ben 24 i voli cancellati, 12 in partenza e altrettanti in arrivo. Ecco la lista completa:

IN PARTENZA:

R7451 Milan(Bergamo) Catania-Fontanarossa
FR4714 Milan(Bergamo) Riga
FR4702 Milan(Bergamo) Porto
FR8495 Milan(Bergamo) Brindisi
FR4736 Milan(Bergamo) Crotone
FR7951 Milan(Bergamo) Catania-Fontanarossa
FR4792 Milan(Bergamo) Santander
FR2872 Milan(Bergamo) Vilniaus
FR5192 Milan(Bergamo) Lamezia
FR1270 Milan(Bergamo) Athens Airport
FR4199 Milan(Bergamo) London Stansted
FR4722 Milan(Bergamo) Billund

IN ARRIVO:

FR4703 Porto Milan(Bergamo)
FR1260 Athens Airport Milan(Bergamo)
FR7452 Catania-Fontanarossa Milan(Bergamo)
FR4723 Billund Milan(Bergamo)
FR8496 Brindisi Milan(Bergamo)
FR4737 Crotone Milan(Bergamo)
FR7952 Catania-Fontanarossa Milan(Bergamo)
FR4715 Riga Milan(Bergamo)
FR5193 Lamezia Milan(Bergamo)
FR4793 Santander Milan(Bergamo)
FR2871 Vilniaus Milan(Bergamo)
FR4194 London Stansted Milan(Bergamo)

5 - L'ex bidello che ha rapinato un casellante a Capriate resta in carcere

Il gip, la mattina di sabato 9 aprile, ha convalidato l'arresto dell'ex bidello bergamasco di 50 anni fermato dalle forze dell'ordine dopo che aveva rapinato al casello dell'autostrada di Capriate un casellante residente a Seriate. L'uomo davanti al giudice ha fornito una confessione piena, spiegando il suo gesto col fatto di essere rimasto senza lavoro. In lacrime, ha detto di essere rimasto vittima di un caso simile a quello che ha colpito il professor Stefano Rho, visto che anche il 50enne è stato licenziato per non aver dichiarato al momento dell'assunzione di avere dei precedenti penali. «Ero disperato, sia dal punto di vista psicologico che da quello economico - ha spiegato l'ex bidello al giudice -. Però ho scelto appositamente il casello per non danneggiare nessuno: non volevo derubare qualcuno e metterlo in difficoltà, così invece il casellante non subisce danni e io posso ricavare qualche centinaio di euro».

6 - Bambino di 8 anni ricoverato al Papa Giovanni dopo essersi procurato una grave ferita mentre stava sciando

Un bambino di 8 anni è stato ricoverato all'ospedale Papa Giovanni di Bergamo intorno alle 14 di sabato 9 aprile. Il piccolo è stato portato alla struttura in elisoccorso dopo essersi procurato una grave ferita mentre stava sciando a Ponte di Legno, sulla pista Valbione. Il bimbo, cadendo, si è conficcato il bastone degli sci nell’inguine. Fortunatamente le sue condizioni non preoccupano i medici.

7 - Urtato, cade dalla bici. Grave un 85enne feritosi in Borgo Santa Caterina, le forze dell'ordine cercano testimoni

È ricoverato in prognosi riservata dopo che gli è stata asportata la milza un uomo di 85 anni che giovedì mattina 7 aprile è caduto dalla sua bicicletta mentre si trovava in Borgo Santa Caterina, all’altezza della farmacia. Ora l’uomo si trova in ospedale e la polizia locale sta cercando testimoni per risalire al responsabile dell’incidente o comunque per raccogliere maggiori informazioni, perché a provocare la caduta dell'anziano, infatti, sarebbe stato un automobilista che, in sosta sulla via, avrebbe aperto la portiera della sua vettura o comunque avrebbe effettuato una manovra che ha causato l’impatto con il ciclista che stava transitando sulla strada con la sua bici. L’ufficio incidenti della Polizia locale di Bergamo chiede quindi a chi ha visto qualcosa di contattare la Centrale operativa allo 035-399559 oppure l’Ufficio incidenti dal lunedì al venerdì allo 035-399470.

8 - Carlo Pesenti nominato nel Cda de Il Sole 24 Ore

Mentre a Bergamo andava in scena l'attesa assemblea degli azionisti di Italcementi, con i lavoratori in sciopero (adesione pari al 95%) e Carlo Pesenti che difendeva la posizione della propria famiglia di cedere l'azienda alla multinazionale tedesca Heidelbeger, lo stesso Pesenti è stato anche nominato membro del nuovo Cda de Il Sole 24 Ore comunicato dal gruppo a Borsa Italiana Spa. Si tratta, precisamente, della lista di Confindustria per la nomina del nuovo Consiglio di amministrazione all’assemblea del 29 aprile prossimo. Oltre a Pesenti, ne fanno parte Luigi Abete, Mauro Chiassarini, Maria Carmela Colaiacovo, Nicolò Dubini, Marcella Panucci, Claudia Parzani, Livia Pomodoro, Cesare Puccioni, Carlo Robiglio e Giorgio Squinzi. È stata poi presentata una lista relativa alla nomina del Collegio sindacale di cui fanno parte Laura Guazzoni e Giovanni Maccagnani (quali Sindaci effettivi), Maria Silvani e Marco Peverelli (quali Sindaci supplenti).

9 - Il vicesindaco Sergio Gandi si sposa. A celebrare le nozze sarà Giorgio Gori

Fiori d'arancio in arrivo nella Giunta Gori. Il vicesindaco Sergio Gandi, infatti, presto convolerà a nozze con la sua dolce metà Elena Aceti, avvocato e figlia dell'ex sindaco di Zanica Giovanni Aceti. La coppia ha avuto soltanto 3 mesi fa il secondo figlio, Riccardo, ma i preparativi fervono. Il gran giorno è fissato per venerdì 1 luglio e a sposare la coppia sarà il sindaco e amico Giorgio Gori. La cerimonia si terrà alle 17.30 nel cortile di Palazzo Frizzoni perché serviva uno spazio ampio per contenere i familiari, i tanti amici e conoscenti della coppia. Non sarà una parata istituzionale, come spiega la coppia a L'Eco di Bergamo: «Resta un fatto privato, sarà soprattutto una festa con le persone care». Dopo la cerimonia la cena, curata da I Mille, allo spazio Fase, nell’ex cartiera di Alzano. Luogo bellissimo. «Piaceva a tutti e due» spiega Gandi.

10 - Val Brembana, i sindaci richiedono i servizi ospedalieri, ma la Azzi è chiara: «Mancano i pazienti»

La mattina di venerdì 8 aprile, in un incontro svoltosi alla Green House di Zogno, i sindaci della Val Brembana hanno fatto una chiara richiesta al direttore generale dell’Asst-Azienda socio sanitaria territoriale Carlo Nicora e al direttore generale dell’Ats-Agenzia tutela della salute Mara Azzi: ripristinare al più presto i servizi tolti all'ospedale di San Giovanni Bianco. Da inizio mese, infatti, il reparto di Pediatria è ridimensionato: resta aperto, con soli due pediatri, dalle 8 alle 16.30, il sabato fino alle 14, la domenica invece è chiuso. Niente ortopedico reperibile nelle ore notturne e, da metà mese, non ci sarà alcun medico radiologo reperibile di notte. Una riduzione dei servizi che arriva già dopo i pesanti tagli degli anni scorsi con la chiusura del punto nascite, il forte ridimensionamento di Ostretricia-ginecologia (non si fanno più interventi chirurgici), le difficoltà del reparto di Ortopedia. Dopo un’ora e mezza di assemblea a porte chiuse, l’incontro è stato aperto anche al pubblico. E la Azzi spiega come sono proprio i residenti della valle a disertare l'ospedale, anche per interventi di bassa intensità: «Mancano i malati. Lunedì scorso siamo stati in Pediatria, c’era solo un bambino. Per quanto tempo possiamo accettare una situazione del genere? L’ospedale non sarà chiuso, ma con questi dati bisogna rivederne il ruolo».

11 - Il 15 aprile i difensori di Bossetti chiederanno la perizia sul Dna

Nella prossima udienza del processo nei confronti di Massimo Bossetti, l'uomo accusato dell'omicidio di Yara Gambirasio, i suoi legali, Claudio Salvagni e Paolo Camporini, chiederanno la perizia sul codice genetico che venne ricavato da tre minuscole tracce miste di sangue rimaste sui leggings e gli slip della 13enne. L'udienza è fissata per il 15 aprile e la difesa ha dunque deciso di giocarsi la carta che potrebbe risultare decisiva. I legali, con il loro consulente, il genetista Marzio Capra, rileveranno una volta di più quella che considerano una palese dicotomia: il dna mitocondriale (che identifica la linea di ascendenza materna) del cosiddetto “Ignoto 1” sugli indumenti di Yara non corrisponde a quello di Bossetti. L’accusa ha sempre ribattuto sul punto che esiste però piena compatibilità fra entrambi i dna nucleari, quelli che identificano la persona senza alcuna possibilità di dubbio. Oltre a questo accertamento, i difensori dell’imputato sono intenzionati a chiederne altri. Ma l'udienza del 15 aprile è molto attesa anche perché tra i testimoni della difesa si presenterà davanti alla Corte d'Assise anche Nicolas Bossetti, il figlio maggiore del carpentiere di Mapello. Il 15enne verrà ascoltato a partire dalle 15, a porte chiuse.

12 - Torre Boldone e Alzano danno l'addio al dottor Luigi Civelli

Si è spento, all'età di 82 anni, il dottor Luigi Civelli, ex Primario di Medicina, per 20 anni, all’ospedale Fenaroli di Alzano Lombardo e attivo nel suo paese, Torre Boldone. Civelli era malato da 6 mesi e nel dolore lascia la moglie Rita e tre figli, Maria, Enrico e Francesco. La camera ardente del dottor Civelli è allestita alla casa di riposo Don Luigi Palazzolo di Torre Boldone, dove ha trascorso gli ultimi giorni. I funerali saranno celebrati lunedì alle 14.45 partendo dall’istituto Palazzolo per la parrocchiale.

13 - Brembate, coppia di anziani ipnotizzata e derubata da un finto tecnico dell'acqua

Giovedì 7 aprile, a Brembate, una coppia di anziani è stata vittima di una truffa. Un finto tecnico dell'acqua, infatti, li ha prima ipnotizzati e poi ha loro sottratto denaro e oggetti preziosi. A Bergamonews è stato l'anziano a raccontare l'accaduto: «Un uomo, italiano e senza particolari accenti, ha suonato il citofono per chiederci di aprire il cancello di entrata, per la lettura del contatore dell’acqua e per fare un controllo sull’acqua stessa. È una truffa che è durata circa un’ora e c’è stato di tutto. Dal finto odore di gas agli scoppi di mortaretti in casa per illuderci che qualcosa non andava. Molto probabilmente siamo stati pure ipnotizzati. È entrato in casa, una villetta singola su due piani, con la scusa, come detto, di un controllo dell’acqua in uscita dai rubinetti, con sonda con radiazioni ad alta densità. Abbiamo messo soldi, oro (anche se poco perché eravamo già stati derubati anni fa), e portafogli in un sacchetto nel frigo di casa per sicurezza. Ma poi, mentre noi eravamo intontiti dal forte odore che si sentiva in tutta la casa, il tizio ha trafugato senza farsi accorgere il sacchetto, e se ne è andato con noi che avevamo la testa nelle nuvole. Per due anziani come noi, finito tutto, è sembrato vivere un’avventura da film. Abbiamo raccontato il tutto ai carabinieri del 112 giunti sul posto dopo 15 minuti, ai carabinieri della caserma di Brembate, e al comando vigili locale di Capriate ai quali un cittadino ha consegnato il sacchetto della refurtiva trovato in strada alle 16.45, privo però dell’oro e del contante. Mi hanno riferito di qualcosa di simile è accaduto nel comune di Madone, anche se meno colorito di fatti e particolari. Anche se non c’è stata violenza a differenza di altri casi, mi hanno detto di informare più gente possibile per far conoscere la dinamica che ha molti particolari anche nuovi, tipo i forti scoppi uditi per tre volte, mentre l’uso di fiale dall’odore acre è più comune per simulare perdite di gas».

 

8 APRILE

 

1 - Assemblea degli azionisti Italcementi, Carlo Pesenti: «L'accordo coi tedeschi? Non avevamo alternative». La protesta dei dipendenti e il nuovo Cda

È stata l'ennesima giornata calda quella di venerdì 8 aprile per il caso Italcementi. I dipendenti della sede bergamasca, infatti, hanno incrociato le braccia per 8 ore per protestare contro il piano di riorganizzazione presentato in settimana dai nuovi padroni della HeidelbergCement che prevede oltre 400 tagli al personale della sede orobica. I lavoratori si sono dati appuntamento di prima mattina all'esterno della sede di via Camozzi, dove si è tenuta l'assemblea degli azionisti. Durante l'assemblea è stato approvato il bilancio 2015 e rinnovato il Cda. Ma a far notizia è stato soprattutto l'intervento di Carlo Pesenti, negli ultimi giorni attaccato sia dai suoi dipendenti che da alcuni esponenti della politica locale (come il leghista Daniele Belotti). Pesenti ha infatti risposto alla domanda di un piccolo azionista, che gli ha domandato se non fosse possibile trovare un accordo con i nuovi proprietari per salvaguardare la forza-lavoro locale: «La ragione dell’operazione con il gruppo tedesco HeidelbergCement è che non c’erano molte altre alternative per Italcementi. Ora diamo un futuro a tanti entrando in un grande gruppo e con un know-how e sinergie che il gruppo tedesco ha detto di voler valorizzare». Alla fine dell’assemblea è stata una rappresentanza di Cgil, Cisl e Uil dei dipendenti di Bergamo a rispondergli attraverso una lettera aperta agli azionisti, in cui si sottolineava come «gli esuberi che HeidelbergCement ha annunciato il 5 aprile potevano essere evitati o ridotti se, chi ha negoziato con Heidelberg, inseriva una clausola sociale e occupazionale in questa trattativa lampo di vendita dell’azienda». Pesenti ha nuovamente replicato: «Faremo in modo di attivare tutti i meccanismi di tutela che rendano meno complicate e dolorose le uscite dei nostri lavoratori. Italcementi si è sempre comportata in modo responsabile, ha subito dolorosi processi di ristrutturazione e anche in questo caso in cui il processo verrà gestito da HeidelbergCement dopo il closing, faremo in modo che l’impatto sui lavoratori sia meno pesante e doloroso».

Nel frattempo, fuori dalla sede, oltre 170 dipendenti Italcementi hanno continuato a protestare. I sindacati hanno parlato di una partecipazione allo sciopero pari a circa il 95 percento della forza-lavoro. Quando l'assemblea ha avuto inizio, intorno alle 10, tutti i manifestanti si sono spostati in via Borlezza, fuori dalla palazzina dove l’assemblea si era riunita, e hanno manifestato il loro dissenso contro la proprietà (vecchi e nuova) intonando slogan e fischiando. Nonostante il trambusto, Heidelberg guarda avanti e pare ormai certo che il nuovo quartier generale italiano di Italcementi sotto la guida tedesca sarà situato all'i.Lab presso il Kilometro Rosso di Stezzano. Nell’incontro con i sindacati tenutosi a Milano, infatti, l’azienda avrebbe annunciato il graduale trasferimento di parte del personale della sede di Bergamo all’i.Lab, che attualmente ospita tra le 70 e le 80 persone. Un’altra parte di lavoratori, meno consistente, dovrebbe invece essere dirottata negli uffici dell’ex Società del Gres di Petosino, dove saranno concentrate le funzioni amministrative. Numeri e tempistiche ancora non si sanno. Tutto ciò accadrà entro il 2020, data fissata per la fine del piano di riorganizzazione presentato da Heidelberg.

Nell'assemblea degli azionisti, invece, è stato eletto il nuovo Cda per il triennio 2016-2018. Sarà formato da Giulio Antonello, Giorgio Bonomi, Victoire de Margerie, Lorenzo Renato Guerini, Italo Lucchini, Maria Martellini, Carlo Pesenti, Giampiero Pesenti, Claudia Rossi, Carlo Secchi, Laura Zanetti (eletti nella lista di maggioranza presentata da Italmobiliare) e Pietro Caliceti (candidato della lista di minoranza presentata da alcuni Fondi in rappresentanza dell’1,582 percento del capitale Italcementi). Il nuovo Cda, riunitosi al termine dell’assemblea, ha quindi attribuito le cariche sociali: Giampiero Pesenti è stato confermato presidente, Lorenzo Renato Guerini vicepresidente e Carlo Pesenti consigliere delegato della società. Nominati anche i membri del nuovo Comitato esecutivo (Giampiero Pesenti, Carlo Pesenti, Giulio Antonello, Lorenzo Renato Guerini, Laura Zanetti), del Comitato Controllo e Rischi (Lorenzo Renato Guerini, Claudia Rossi e Carlo Secchi), del Comitato per la remunerazione (Giulio Antonello, Lorenzo Renato Guerini, Maria Martellini), del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate (Lorenzo Renato Guerini, Maria Martellini e Carlo Secchi) e dell’Organismo di Vigilanza.

2 - Bergamo scrive al Governo per il caso Italcementi chiedendo un incontro con Heidelberg

Dopo l'annuncio, la movimentazione. Non solo sindacale, ma anche cittadina. Tutta Bergamo, infatti, è rimasta scossa dalla notizia dei circa 400 tagli di personale che la HeidelbergCement, nuova proprietaria del 45 percento di Italcementi, ha annunciato per la sede di Bergamo da qui al 2020. E così sindacalisti, amministratori e politici hanno deciso di scrivere una lettera-documento al presidente del Consiglio Matteo Renzi e alla viceministro allo Sviluppo Economico Teresa Bellanova sul futuro dell’Italcementi, chiedendo risposte. Ecco il testo:

Gent.mo Presidente,

le rappresentanze istituzionali e le OO.SS componenti del Tavolo provinciale per la gestione della crisi aziendale Italcementi, unitamente ai parlamentari e ai consiglieri regionali bergamaschi, con la presente intendono sollecitare il Governo affinché sia parte attiva nella vicenda Italcementi – HeidelbergCement.

Nei giorni scorsi HeidelbergCement ha annunciato, attraverso un comunicato stampa, il pesante Piano di ristrutturazione di Italcementi di cui è ora proprietaria. Il Piano prevede un esubero di 430 addetti nella sede di Bergamo: 170 lavoratori dovranno essere riallocati in altre sedi del gruppo (di cui non si conosce la destinazione) e 260 verranno gestiti attraverso la cassaintegrazione straordinaria fino a settembre 2017.

Riteniamo che tale operazione, se realizzata, possa impoverire il nostro Paese di importanti asset immateriali (qualità, ricerca, innovazione) e di numerose professionalità attualmente presenti nell’azienda, tra tecnici, impiegati, operai e quadri altamente specializzati.

Riteniamo inoltre inaccettabili le modalità utilizzate dalla società tedesca che non si è presentata all’incontro fissato per martedì 5 aprile u.s. presso il Ministero dello Sviluppo Economico, ignorando fin qui l’interlocuzione con il Governo e con le Organizzazioni sindacali.

Il confronto con il Gruppo tedesco è fondamentale affinché l’Italia possa svolgere un ruolo importante anche all’interno delle strategie globali di HeidelbergCement, salvaguardando così i livelli occupazionali.

HeidelbergCement ha infatti annunciato che una serie di funzioni svolte dalla sede centrale di Bergamo verranno trasferite in Germania. Continuiamo a pensare che il tessuto imprenditoriale e le professionalità del territorio bergamasco e dei dipendenti Italcementi possano rappresentare un valore anche per la nuova proprietà.

Chiediamo pertanto al Governo Italiano e in particolare al Ministero dello Sviluppo Economico di agire un ruolo forte per portare al più presto la nuova proprietà tedesca al tavolo delle trattative al fine di rivedere il Piano industriale, ottenere una riduzione degli esuberi annunciati e discutere di ulteriori ammortizzatori sociali a sostegno della fase transitoria.

3 - Previsto per domani lo sciopero dei controllori di volo, a Orio cancellati 22 voli Ryanair

È previsto per sabato 9 aprile lo sciopero dei controllori di volo dell'aeroporto di Roma Ciampino. Una movimentazione che avrà forti ripercussioni anche sullo scalo di Bergamo, tanto che Orio ha già annunciato la cancellazione di ben 22 voli Ryanair. In un comunicato, la compagnia aerea spiega: «A causa di uno sciopero dei controllori del traffico aereo italiani, ci rammarichiamo di dover cancellare 108 voli da/per e all’interno dell’Italia sabato, 9 aprile. Tutti i clienti coinvolti sono stati contattati via email e sms e avvertiti delle opzioni a loro disposizione: il pieno rimborso, la riprenotazione sul prossimo volo disponibile o su una rotta alternativa. Ci scusiamo sinceramente con tutti i clienti colpiti da queste immotivate azioni di sciopero - la quinta di questo tipo nelle ultime 3 settimane - da parte dei sindacati dei controllori del traffico aereo che stanno tenendo in ostaggio i consumatori europei. Facciamo appello al Governo Italiano e alla Commissione Europea affinché prendano misure per impedire qualsiasi altra interruzione del servizio da parte dei controllori di volo. Incoraggiamo tutti i clienti a sottoscrivere la nostra petizione online, chiamati "Mantieni Aperti i Cieli d’Europa", che presenteremo alla Commissione e al Parlamento Europeo per forzarli a prendere finalmente misure volte a proteggere i clienti da questi ingiustificati disservizi causati dagli scioperi dei controllori del traffico aereo». QUI potete trovare tutte le informazioni sui voli cancellati o sui possibili ritardi. La Sacbo precisa invece che lo sciopero non riguarda i controllori di volo di Bergamo, bensì quelli di Ciampino, a Roma, ma che purtroppo ci saranno pesanti conseguenze anche per Orio, anche se non si può prevedere quanti voli saranno cancellati in totale e i ritardi.

4 - Treviglio, da lunedì non si hanno più notizie di una 16enne

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È da lunedì 4 aprile che non si hanno più notizie di Giada, 16enne trevigliese scomparsa prima di entrare a scuola. La ragazza è stata accompagnata davanti all'istituto Bellisario di Inzago (Milano), ma non è mai entrata in classe. La famiglia spiega che la ragazza era priva di smartphone, portafogli e documenti. L’ultimo avvistamento sembra essere stato giovedì 7 aprile alla stazione ferroviaria di Treviglio, mentre saliva su un treno diretto a Milano. Chiunque la avvistasse o avesse notizie di lei, contatti immediatamente la Polizia di Treviglio allo 0363-313311 o il padre al 339-7682163.

5 - Ex bidello bergamasco rapina casellante a Capriate, arrestato. Poi denuncia: «Mi hanno licenziato perché ho mentito sui miei precedenti»

Giovedì 7 aprile un ex bidello bergamasco è stato arrestato perché accusato di aver rapinato a Capriate un casellante dell'autostrada residente a Seriate. Invece che pagare normalmente il pedaggio, infatti, il 50enne pregiudicato, con passamontagna e armato di pistola, ha minacciato l’addetto costringendolo a consegnare il contante che aveva in cassa. L'uomo è stato raggiunto e fermato dai Carabinieri di Cassano d'Adda a Bergamo, dove aveva abbandonato l’auto. L'accusa nei suoi confronti è di rapina aggravata. Nell'interrogatorio successivo al fermo, l'ex bidello ha spiegato di essere stato vittima di un caso simile a quello accaduto al professor Rho e di essere stato licenziato dalla scuola in cui lavorava poiché aveva mentito sui suoi precedenti penali (un po' più gravi, però, rispetto a quelli di Rho).

6 - Treviglio, rinvenuti ordigni bellici durante la pulizia di una roggia

Nella mattina di venerdì 8 aprile, durante le operazione di pulizia di una roggia situata in via Pontirolo, sono stati rinvenuti tre ordigni probabilmente risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. Le autorità stanno compiendo gli accertamenti del caso per poi procedere al loro sgombero e a farli brillare.

7 - Scontro per il caso autovelox in via Carducci

Giovedì 7 aprile è scoppiata la polemica dopo che, in via Carducci, è apparso un cartello che annunciava l'installazione di nuovi autovelox. In realtà, come si è scoperto poco dopo, nessun rilevatore elettronico di velocità verrà installato, semplicemente si è deciso di mettere i cartelli per mettere "paura" agli automobilisti. Lo ha spiegato l’assessore alla Sicurezza Sergio Gandi: «Sono dei normali cartelli fissi che presegnalano quelli che sono i controlli che le Forze dell’Ordine dispongono abitualmente dal 2009 nella nostra città. Ce ne sono centinaia di questo genere in provincia e abbiamo ritenuto utile, anche nei confronti della cittadinanza, installarli in città, in concomitanza di quei tratti di strada in cui si registrano numerose violazioni del limite di velocità e in cui l’incidentalità è alta». Altri cartelli informativi, nelle prossime settimane, verranno installati in concomitanza con quelle che sono le abituali postazioni di controllo, tutte solitamente ubicate su lunghi rettilinei all’interno del perimetro del centro abitato: via Briantea, via Lunga, le Circonvallazioni interne, via Autostrada, via Cesare Correnti. A lanciare l'allarme era stato un cittadino su Facebook. La notizia era stata prontamente ripresa dal capogruppo della Lega Nord Alberto Ribolla, il quale sempre sul social ha pesantemente attaccato la Giunta Gori per la decisione.

8 - Parre, incidente nella notte. Ferito un 18enne

Nella notte tra giovedì 7 e venerdì 8 aprile, in via Bergamo a Parre, due auto si sono scontrate. In seguito all'incidente, di cui al momento si sa ancora poco, un 18enne sarebbe rimasto ferito. Le sue condizioni sarebbero gravi, ma non tali da metterne in pericolo la vita. I soccorritori giunti sul posto, dopo avergli prestato le prime medicazioni, hanno deciso di ricoverarlo all'ospedale di Piario. I Carabinieri di Clusone stanno indagando sulla dinamica dei fatti.

9 - Jimmy Ruggeri aveva previsto la sua uccisione in un diario

Nell'edizione di venerdì 8 aprile, Il Giorno racconta come Gian Mario Ruggeri, detto Jimmy, fratello dell'ex presidente dell'Atalanta Ivan, avesse previsto la sua terribile morte, avvenuta 3 anni fa. Negli ultimi mesi di vita, infatti, Ruggeri ha redatto un diario segreto, che ha poi consegnato alla sorella Roberta. In quelle pagine scrisse: «Faranno di tutto per cancellarmi». Le pagine del diario di Ruggeri sono state pubblicate da Giallo. Ecco alcuni stralci: «Devo stare bene attento. Se esco allo scoperto e incarico l’avvocato che non desiderano, non potrò più tornare indietro. Faranno di tutto per cancellarmi. Sono stanco, deluso e preoccupato ... Devo difendermi dalle minacce e aggressioni che ho ricevuto anche su Facebook». Secondo i famigliari, in quelle pagine potrebbero nascondersi le verità che ancora si stanno cercando sulla morte di Jimmy Ruggeri.

10 - Evasione da 10 milioni per una società edile attiva a Ghisalba

La Tenenza della Guardia di Finanza di Clusone ha scoperto una frode fiscale commessa da una società operante nel settore edile, con sede in Milano ma di fatto operante a Orzinuovi e Ghisalba. Secondo quanto riportato da L'Eco di Bergamo, la società aveva attirato l’attenzione dei finanzieri in quanto, pur avendo un elevato volume d’affari a cui conseguiva anche una ottima redditività, ometteva di versare l’imposta liquidata. Tale situazione era resa ancor più anomala dall’elevato numero di operai alle dipendenze della stessa, per i quali venivano operate compensazioni fiscali al fine di pagarne i contributi. Veniva, quindi aperta una verifica fiscale, scoprendo che la florida società di fatto pareggiava i bilanci con l’annotazione di fatture per operazioni inesistenti. Lo scopo era duplice: da un lato, avere un minor utile sul quale liquidare minore imposta, peraltro non versata, dall’altro, maturare maggiore Iva a credito, nel tempo quantificata in 1.259.000 euro, da compensare con l’Iva a debito e, in alcuni casi, con i contributi previdenziali degli operai assunti. Per tali compensazioni la società ha utilizzato anche crediti Ires inesistenti, quantificati in 1.162.000 euro. Le fatture false venivano prodotte dall’amministratore della società, il quale precostituiva i documenti cartacei utilizzando denominazioni di società che erano all’oscuro di tutto. La società verificata ha, altresì, omesso di presentare la dichiarazione dei redditi per un anno d’imposta, sottraendo all’erario ricavi per circa 10 milioni di euro. Al termine delle indagini, 5 soggetti sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Milano.

11 - Domenica sarà inaugurata la strada Bossico-Ceratello, ma il sindaco di Lovere protesta

Dopo decenni di discussioni, polemiche, litigi e proteste, finalmente domenica 10 aprile sarà inaugurata la strada Bossico-Ceratello. Ma anche questa volta non mancano le voci di dissenso. In particolare a lamentarsi è Giovanni Guizzetti, sindaco di Lovere. Nonostante i suoi colleghi di Costa Volpino e Bossico abbiano fissato l'inaugurazione per domenica, infatti, il primo cittadino di Lovere sottolinea come «il progetto per la realizzazione della strada oggetto di inaugurazione, che è bene ricordare si snoda per quasi l’intero tracciato sul territorio del Comune di Lovere, non è ancora stato portato a compimento. [...] Anche per quanto riguarda i lavori realizzati finora, né la Comunità Montana che ha appaltato i primi due lotti, né il Comune di Bossico, che ha appaltato gli altri tre, hanno fornito al Comune di Lovere la documentazione relativa alla conclusione dei lavori ed al collaudo della strada. Ad oggi quindi, nonostante i lavori siano stati completati da anni, nessuno si è preoccupato di far pervenire al Comune di Lovere i documenti relativi alla conclusione dei lavori ed al collaudo della strada in questione. Cosa ancora più grave, nonostante l’ingiustificata omissione e l’inspiegabile ritardo, i documenti non sono stati forniti nemmeno a seguito di formale richiesta. Pertanto il Comune di Lovere, Ente nel cui territorio si trova la maggior parte del tracciato della strada di collegamento in questione, nonché ad oggi Ente proprietario della stessa, si trova nella spiacevole situazione per cui altri Enti si accingono ad inaugurarla senza che ve ne siano i presupposti, né di fatto, né di diritto. [...] Per tutti questi motivi il Comune di Lovere non solo esprime il proprio disappunto per non essere stato in alcun modo né coinvolto né informato delle intenzioni dei Comuni di Bossico e Costa Volpino di procedere all’inaugurazione della nuova strada di collegamento Bossico-Ceratello, ma evidenzia e ribadisce i motivi per i quali ritiene che, ad oggi, detta strada non possa essere aperta indiscriminatamente al traffico».

 

7 APRILE

1 - Approvato il bilancio di Sacbo: incremento a tre cifre degli utili

L’assemblea degli azionisti di Sacbo, la società di gestione dell'aeroporto, ha approvato il bilancio 2015. I risultati evidenziano la quota più alta di sempre dei ricavi e l’incremento a tre cifre degli utili. L’attività ha generato ricavi per 117 milioni, in crescita di oltre 15 milioni rispetto al 2014 (+ 15,5 %). I ricavi derivanti dalla gestione tipicamente aeronautica sono stati pari a 83 milioni (+11 rispetto al 2014), mentre quelli relativi alle attività commerciali non aviation sono stati pari a 29 milioni (+4 milioni rispetto al 2014). Il margine operativo lordo è risultato pari a 28 contro i 17 milioni del 2014, ed è corrispondente al 24,5 % del totale dei ricavi. Ammortamenti e accantonamenti passano da 10 a 11,720 milioni. Il risultato operativo è pari a 16,928 milioni, corrispondente al 14,5 % dei ricavi, rispetto a 7,817 dell'esercizio precedente. Il risultato ante imposte è di 18,550 milioni contro i 7,936 del 2014.
Al netto delle imposte (6,163 milioni), l'utile di esercizio è di 12,387 milioni (in aumento del 133 % rispetto all’esercizio precedente). L’assemblea ha deciso di destinare nella misura di 5,811 (pari al 46,9 % dell’utile, equivalente a 1,64 euro per azione) a titolo di dividendo e il restante (6,576 milioni) a riserva straordinaria. Il presidente di Sacbo, Miro Radici, ha sottolineato il rafforzamento della solidità patrimoniale, ottenuto contestualmente ai programmi e alle attività volte a migliorare ed accrescere il sistema di infrastrutture e servizi aeroportuali. L’assemblea ha espresso grande soddisfazione per crescita degli utili nella misura del 133%, e preso atto della continuità del trend positivo del movimento passeggeri nel corso del 2016 dopo il raggiungimento della quota di 10,4 milioni registrati nel 2015. Un andamento che consente all’Aeroporto di Bergamo di attestarsi al terzo posto nella classifica degli scali nazionali, preceduto da Roma Fiumicino e Malpensa. In tale scenario procede l’iter per il nuovo Piano di Sviluppo Aeroportuale al 2030, volto a sostenere i futuri interventi mirati alla compatibilità e sicurezza delle attività aeronautiche, nonché le opere di servizi complementari, tra cui il collegamento dell’aeroporto con la rete ferroviaria.

2 - Autovelox in via Carducci: installata la segnaletica

Si stanno installando cartelli informativi sulla presenza dell'autovelox in via Carducci, percorribile alla velocità massima di 50 chilometri orari. Via Carducci è una delle principali strade di accesso alla città, interrotta da numerosi semafori, ma essendo un lungo rettilineo porta inevitabilmente a spingere sull'acceleratore. In questi giorni i tecnici dell'Atb hanno posto la segnaletica che annuncia controlli della velocità tramite telelaser. Questi ultimi sono svolti periodicamente da sei anni dalla polizia locale. Solo nel 2015 in via Carducci si sono verificati 46 incidenti che hanno provocato 32 feriti. Nel 2014 gli incidenti furono 34 con un morto e 22 feriti uno dei quali in prognosi riservata, Cartelli informativi saranno posti nelle prossime settimane anche in via Briantea, via Lunga, sulle circonvallazioni interne, in via Autostrada e in via Cesare Correnti.

3 - Processo Morandi, ascoltato l'imprenditore Gamba: «Mi fidavo di lui»

Nel processo che vede imputato Benvenuto Morandi, ex sindaco di Valbondione ed ex direttore della filiale di Banca Intesa a Fiorano al Serio, accusato di furto aggravato, truffa e falso in scrittura privata per i milioni spariti dai conti di dieci clienti e per una serie di presunte false rendicontazioni, mercoledì è stato ascoltato il principale teste, l’imprenditore di Cene Gianfranco Gamba, un tempo grande amico di Morandi. «Avevo la massima fiducia in lui, poi l’amara scoperta dei milioni spariti dai miei conti» avrebbe dichiarato Gamba. Il processo si tiene a porte chiuse perchè l’imputato ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato. A Gamba, secondo l'accusa, sarebbero stati sottratti circa 10 milioni di euro, investiti anche nella società degli impianti di sci di Lizzola e nel progetto della centrale di biomasse di Valbondione. Secondo i suoi legali, Gamba non sapeva come Morandi gestiva i suoi soldi. Ma durante l'udienza i difensori di Morandi hanno incalzato l'imprenditore con una raffica di domande per accreditare la tesi opposta, ossia che Gamba era a conoscenza delle operazioni svolte dall'imputato. Se così fosse, infatti, la responsabilità dei soldi andati persi andrebbe quantomeno condivisa. La testimonianza di Gamba è andata avanti per quattro ore durante le quali l'imprenditore ha ribadito a più riprese di «aver risposto fiducia cieca nel mio consulente finanziario». Gamba sostiene di aver scoperto il buco solo nel 2013 e di non aver visto la documentazione prima di allora. Risponendo ai legali di Morandi ha tuttavia riconosciuto che in alcuni casi era a conoscenza dell'operazione legata a bonifici, ma di non averli mai firmati, mentre di averne firmati altri senza però conoscerne l'utilizzo. A pesare sulla posizione di Morandi ci sono le firme false trovate sulle contabili bancarie. La prossima udienza è in programma giovedì 14 aprile.

4 - «Banda della plastica», nei guai un 50enne di Ponteranica

È stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini a Gianluigi Persico, 50enne di Ponteranica, e ad altri tre componenti di quella che è stata definita la «banda della plastica». I quattro, arrestati due anni fa dai Carabinieri di Sacile, in provincia di Pordenone, sono accusati di avere messo a segno furti di tonnellate di granuli di plastica in aziende del Nord e del Centro Italia. Oltre al bergamasco Persico nei guai sono finiti tre bresciani: Mauro Dusi, 51 anni, di Vallio, James Nolli, 57 anni, di Vobarno e Luca Tebaldini, 46 anni, di Prevalle, individuati come i responsabili di un furto del valore di 60 mila euro avvenuto la notte del 3 ottobre 2013 a Sacile. Dalle indagini è poi venuto alla luce il legame con altri furti simili come a Mondavio, in provincia di Pesaro, dove fu rubato un autoarticolato con 18 bancali del medesimo materiale e a Sacile dove Tebaldini e Persico, utilizzando due camion, avrebbero sottratto dalla Karton Spa 50 tonnellate di materiale plastico del valore di 60 mila euro. Dall’analisi dei tracciati telefonici, delle tessere autostradali e dell’itinerario dei mezzi è stato accertato che i due avevano dapprima rubato un autoarticolato in provincia di Pordenone, parcheggiandolo a poca distanza dall’azienda dove hanno messo a segno il colpo.

5 - Falsi tecnici delle caldaie razziano i gioielli a un’anziana

Si sono presentati come tecnici delle caldaie e hanno razziato tutti i gioielli di un’anziana 85enne residente in via Corridoni. «Mi hanno rubato i ricordi di un’intera vita», ha commentato la donna. Il valore del bottino è di circa 15-20 mila euro. Protagonisti di questo odioso episodio sono stati due uomini armati di metal detector. Mercoledì mattina l’anziana signora ha visto uscire dall’ascensore un giovane, vestito con un giubbetto blu e con un tesserino in mano che le ha detto di essere stato mandato dall’amministratore per controllare i caloriferi: «Non ha letto l’avviso all’ingresso del palazzo?». L’anziana, fidandosi, lo ha fatto entrare in casa. Il falso tecnico le ha spiegato che con i suoi colleghi doveva inserire un liquido industriale nei caloriferi, ma che se c’erano in casa metalli naturali come l’oro, per il buon esito dell’operazione avrebbe dovuto distanziarli di almeno 20 centimetri dai muri. La signora ha raggiunto la camera da letto e messo sotto il piumone la cassettina blindata dove custodiva i suoi gioielli. Dopo averle detto che il metal detector segnalava ancora la presenza dei metalli, la donna che non sospettava nulla, ha risposto: «Li ho messi sul letto». Con la scusa di non rimanere nella stanza per evitare che il liquido nuocesse alla salute, Il ladro è uscito con la donna sul balcone e con il telefono ha dato il via libera al complice.

 

6 APRILE

 

1 - Per la terza volta in due mesi, vandalo in azione su un treno della Bergamo-Brescia. Questa volta rotti 17 finestrini

L'ennesimo atto vandalico compiuto su un convoglio della tratta Bergamo-Brescia ha costretto Trenord a cancellare la corsa delle 13.40 di mercoledì 6 aprile. Nel viaggio di andata, poco prima della stazione di Seriate, una persona ha infatti distrutto ben 17 finestrini con il martelletto frangi vetri. Ad accorgersi dell'accaduto una passeggera, che ha subito avvisato il capotreno. Nonostante le ricerche del colpevole siano partite immediatamente, non si è riusciti a identificarlo. È il terzo caso di questo tipo che accade su questa tratta negli ultimi due mesi e le autorità ritengono che il vandalo sia sempre lo stesso soggetto.

2 -  Operazione antidroga partita da Bergamo, 15 arresti e 100 kg di stupefacenti sequestrati. Scoperta una raffineria di eroina gestita da un minorenne a Romano

A partire dalle prime luci di mercoledì 6 aprile, in diverse Regioni d'Italia, i Carabinieri hanno eseguito numerose ordinanze di custodia cautelare in carcere nell’ambito di una vasta operazione antidroga. A dare il là al blitz è stato il comando provinciale di Bergamo. L’indagine ha portato alla scoperta di tre raffinerie di eroina, della quale una nella provincia orobica. Le altre due si trovavano in Veneto e in Puglia. Gli arrestati sono sia italiani che stranieri, residenti anche in Liguria, Emilia Romagna e Umbria. Sono state arrestate 15 persone e sono stati sequestrati ben 100 chilogrammi di sostanze stupefacenti, in particolare eroina, la quale veniva tagliata con il paracetamolo, principio attivo della Tachipirina e di diversi altri analgesici. I provvedimenti scaturiscono da un’indagine coordinata dalla Procura di Bergamo, avviata nel 2014 e durata oltre un anno, che ha consentito di individuare un sodalizio criminale dedito al traffico internazionale di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, il cui vertice operativo era localizzato in provincia di Bergamo. A Romano di Lombardia è stata scoperta una delle tre "raffinerie" nelle quali veniva tagliata la droga. A stupire il fatto che essa fosse gestita da un "piccolo chimico" di appena 16 anni.

3 - Ambulanza investita da un treno a Pontida, 20 mesi al capotreno

Aurelio Carminati, capostazione di Ambivere, è stato condannato mercoledì 6 aprile a 20 mesi di reclusione per il caso dell'ambulanza investita da un treno al passaggio a livello di Pontida nel novembre 2013, incidente che costò la vita a Umberto e Davide Pavesi, padre e figlio, entrambi in quel momento sul mezzo di soccorso. Il conducente dell’ambulanza si salvò, ma ha avuto conseguenze fisiche molto gravi a causa del violentissimo scontro.. A pronunciare la sentenza il gup Tino Palestra. La pena è di un anno e 8 mesi (sospesa) con un risarcimento provvisionale di 350mila euro complessivi. I reati contestati al capotreno sono stati riqualificati in pericolo di disastro ferroviario, omicidi colposi e lesioni colpose. La difesa aveva chiesto l’assoluzione, mentre il pm aveva chiesto una condanna a 5 anni e 4 mesi per disastro ferroviario colposo, duplice omicidio colposo e lesioni colpose gravissime.

4 - Peia, soccorso uomo precipitato durante un volo con il parapendio

Nel pomeriggio di mercoledì 6 aprile i soccorritori del 118 sono intervenuti con un'ambulanza e l'elisoccorso a Peia, in Val Gandino, dove un uomo è precipitato mentre stava effettuando un volo con il parapendio. Le cause e la dinamica dell'incidente è ancora poco chiara. Secondo le prime informazioni, l'uomo avrebbe riportato ferite sia alle gambe che agli arti superiori, ma non sarebbe in pericolo di vita.

5 - Incidente sulla Brebemi, coinvolti tre mezzi, tre i feriti

La mattina di mercoledì 6 aprile, lungo la Brebemi, precisamente all'altezza di Travagliato (Brescia), tre mezzi sono rimasti coinvolti in un incidente che ha causato il ferimento di tre persone. Stando alla ricostruzione effettuata dalle forze dell'ordine accorse sul luogo dell'incidente, un furgoncino avrebbe tamponato un camion telonato di una ditta bergamasca, il quale, a sua volta, avrebbe colpito una vettura. Due dei feriti sono stati trasportati alla Poliambulanza e all'ospedale di Chiari in codice giallo, mentre le condizioni del terzo sarebbero più gravi ed è stato dunque ricoverato all'ospedale Civili di Brescia. La A35 è stata riaperta soltanto dopo diverso tempo.

6 - Futuro dell'ospedale di San Giovanni Bianco, parla Nicora, direttore generale dell’Asst di Bergamo

Il 2015 è stato un anno da dimenticare per l'ospedale di San Giovanni Bianco: nel suo ultimo anno sotto l'ex Azienda ospedaliera di Treviglio, il presidio brembano ha perso circa il 20 percento dei propri posti letto. Precisamente 18 posti letto in meno, 10 in ortopedia e 8 in chirurgia. Risultato: tra i 700 e gli 800 ricoveri in meno. Parallelamente anche diversi membri del personale hanno deciso di salutare, tra cui uno dei tre pediatri in servizio, che ha deciso, a inizio 2016, di trasferirsi nella Bassa. Ora che il controllo della struttura è passato sotto la nuova Azienda socio-sanitaria territoriale di Bergamo, la situazione è nebulosa. Ma finalmente ha deciso di parlare Carlo Nicora, direttore generale dell'Asst di Bergamo. A L'Eco di Bergamo, Nicora spiega che l’eredità è «un’eredità con molti problemi, un malato critico, su cui stiamo facendo analisi, indagini diagnostiche per definire le terapie. E, nel frattempo, stiamo già curando». Un esempio? «In ostetricia e ginecologia mancavano diverse strumentazioni, tra cui l’ecografo». Dov’erano finite? «A Treviglio, come previsto negli accordi» precisa. Altro esempio: mancavano 270 lampade di emergenza. Il direttore decide di non parlare di euro, dà giusto due numeri: 280mila euro dalla voce imprevisti del bilancio 2015 dell’Asst sono dedicati a San Giovanni Bianco, mentre altri 150mila euro vanno investiti per far dialogare i due ospedali. Ciò significa che, per esempio, «dai monitor del presidio di valle vengono inviate le radiografie ai monitor di Bergamo: qui, 24 ore su 24, c’è un radiologo che le referta e che reinvia a San Giovanni Bianco dove, precisiamo, di notte sarà presente un tecnico di radiologia anche se non c’è il medico: il medico sarà a Bergamo». L'intero intervento di Nicora lo potete leggere sul quotidiano.

7 - Cimitero islamico a Colognola, ancora non c'è la convenzione

La vicenda del cimitero islamico di Colognola è sul tavolo di Palazzo Frizzoni da anni e anni. Apertasi sotto l'Amministrazione Bruni, è poi passata sulla scrivania di Franco Tentorio ed è finita ora su quella di Giorgio Gori. Eppure una soluzione non è ancora arrivata, come dimostra il fatto che le sepolture avvengono in deroga, con l’autorizzazione del sindaco. Ora però si sta studiando una soluzione definitiva, che richiede una modifica alla convenzione originale. Il documento prevedeva che i lavori del cimitero (350mila euro) venissero eseguiti e finanziati dagli islamici e che la comunità pagasse 60mila euro (di cui è stata versata solo una parte) al Comune per la concessione dell’area per 60 anni. Con la modifica, la gestione, attualmente affidata alla comunità islamica, passerà al Comune, come avviene per gli altri reparti al cimitero. L'assessore Angeloni spiega: «C’è un vizio di forma che verrà risolto modificando la convenzione, si è fatta un po’ di confusione. Inoltre verrà modificato anche il regolamento della Polizia mortuaria dove verrà inserito il reparto islamico. Ci siamo presi del tempo perché il documento sarà rifatto in toto, rendendolo di semplice lettura per tutti i cittadini».

8 - A processo il presunto mandante delle intimidazioni al titolare della discoteca Bolgia

Martedì 5 aprile s'è aperto il processo nei confronti di Alberto Giovannini, di Credaro, figlio di imprenditori nel settore dell’allevamento degli storioni, commerciante di cioccolato e di auto di lusso, e ritenuto il mandante e accusato di tentata estorsione nei confronti di Tonino Vecchi, 61 anni, titolare della discoteca Bolgia di Osio Sopra, e i suoi familiari. I fatti risalgono al periodo compreso tra l'ottobre 2010 e l'aprile 2011, quando Vecchi fu vittima di diverse intimidazioni: bombe molotov nel giardino della villa, la sua Maserati danneggiata, telefonate anonime da utenze ucraine con richieste estorsive per centinaia di migliaia di euro e misteriosi pacchi dalla Russia. Per quei fatti c’è già stata una condanna, ovvero quella a 3 anni di reclusione per l’ucraino Mykhailo Azarov, 39 anni, il quale però, nel frattempo, ottenuti i domiciliari è scappato. Secondo l'accusa, Giovannini sarebbe stato il mandante di tutto. E Vecchi può tirare un sospiro di sollievo, come afferma il suo avvocato Benedetto Maria Bonomo: «Aveva chiesto il porto d’armi e ordinato quattro giubbotti antiproiettile per lui e i suoi familiari. Temeva per le loro vite. Per fortuna è finita».

9 - La Cms offre 2,5 milioni per la ex Manifattura Valle Brembana

Stando a quanto riportato il 6 aprile da Bergamonews, la Cms, azienda specializzata nella produzione di centri di lavoro multi assi a controllo numerico, termoformatrici e sistemi di taglio a getto d’acqua, sarebbe interessata ad acquisire una consistente porzione della ex Manifattura Valle Brembana fallita circa un anno e mezzo fa. Oggetto della trattativa sarebbero circa 21mila metri quadrati per un’operazione che si aggirerebbe attorno ai 2,5 milioni di euro per il solo acquisto dell’area: i locali, capannoni e uffici, andrebbero poi adattati alla nuova destinazione meccanica e quindi rifatti e ripensati. Qui potrebbero essere convogliati gli 8mila metri quadrati che attualmente l’azienda ha in affitto in cinque sedi differenti e parte delle attività spostate solo un anno e mezzo fa nel nuovo polo inaugurato nell’ex Falck.

10 - Osio Sotto, rabbia del Comune per le scritte sui muri

Il Comune di Osio Sotto esprime tutta la sua rabbia in merito alla comparsa di diverse scritte che, a colpi di bomboletta spray, hanno realizzato alcuni vandali imbrattando i muri del paese. «Certo sono solo ragazzi, che purtroppo vivono e comunque frequentano la nostra comunità, quelli che si divertono a imbrattare i muri della nostra città - scrive il Comune -. “Opere d’arte” elette a simbolo della umana imbecillità, la dimostrazione più evidente di quanto sia nociva la segatura quando sta nella parte sbagliata del corpo. Alle forze dell’ordine abbiamo chiesto di fare il possibile e l’impossibile per coglierli sul fatto e portarli davanti a un giudice. Qualcuno verrà trovato. Ci auguriamo solo di non trovarci davanti a dei genitori che dicono “son solo ragazzi… l’ha fatto solo questa volta, nelle altre non c’entrava… la colpa è sicuramente quella del suo amico…". I ragazzi imbrattavano muri anche nei tempi passati, vero, ma quando scoperti qualche calcio nel posto giusto lo prendevano. Ecco ci auguriamo possa essere così anche ora».

 

5 APRILE

 

1 - Heidelberg Cement presenta il progetto di riorganizzazione delle attività italiane di Italcementi

Nel pomeriggio di martedì 5 aprile, Heidelberg Cement ha annunciato il progetto di riorganizzazione delle attività italiane di Italcementi dopo l’accordo dello scorso 28 luglio per l’acquisizione del 45 percento dell'azienda bergamasca. Il piano prevede il mantenimento dell’intera struttura industriale in Italia e del brand Italcementi. Inoltre Heidelberg si avvarrà del management locale alla guida delle operazioni in Italia, rafforzando le competenze altamente qualificate che da sempre caratterizzano Italcementi. A tal fine, l’i.Lab di Bergamo, città che rimarrà l’headquarter italiano, diventerà sede della divisione di R-D di prodotto di tutto il Gruppo. Nell’ottica di razionalizzare l’operatività dell’organizzazione di tutto il Gruppo e conseguentemente alla scelta strategica di HeidelbergCement di non dotarsi di headquarter sub-regionali, alcune funzioni di staff ed amministrative verranno accentrate ad Heidelberg. Nel dettaglio, il piano, che si completerà entro il 2020, prevede la riallocazione in altre sedi per circa 170 persone. Eventuali esuberi a Bergamo, stimati tra le 230 e le 260 unità, verranno gestiti attraverso lo strumento della Cassa Integrazione, che non sarà ampliata rispetto ai numeri stabiliti dalla procedura già concordata da Italcementi con le competenti autorità. Inoltre, verranno negoziati con i sindacati specifici accordi di uscita anticipata. Al termine del periodo di transizione, nel 2020 appunto, circa 210-250 persone rimarranno nella sede di Bergamo. Heidelberg prevede che il closing dell’operazione di acquisizione del 45 percento di Italcementi possa essere finalizzato all’inizio del mese di luglio 2016, previa autorizzazione da parte delle autorità Antitrust in Europa e negli Stati Uniti. L’implementazione effettiva del piano di integrazione avrà inizio immediatamente dopo il closing.

2 - Lavoratori Italcementi in protesta davanti alla sede. Intanto salta l'incontro col Governo

Nella stessa giornata di martedì 5 aprile, però, i lavoratori Italcementi sono tornati a far sentire la propria voce. Non appena scattata la pausa pranzo, una quarantina di dipendenti si sono presentati davanti alla sede dell'azienda di via Camozzi armati di striscioni e cartelli di protesta. Sono rimasti lì circa due ore, dalle 12.30 alle 14.30, e lo stesso accadrà anche nei prossimi giorni. Si daranno il cambio per essere sempre presenti, come spiega il rappresentante delle Rsu, Alberto Alfieri: «Lo abbiamo deciso nell’assemblea dei dipendenti di ieri (4 aprile, ndr). Finché non avremo risposte, organizzeremo qualcosa quotidianamente». A dare il là all'ennesima protesta la notizia dell'incontro saltato in quel di Roma tra il Governo e la Heildelberg Cement, nuova proprietaria dell'azienda. Nonostante le dimissioni del ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi, l'incontro era stato confermato. Invece, all'ultimo, è stato tutto nuovamente rimandato. I sindacati spiegano così l'ennesima movimentazione: «Pur comprendendo i problemi che possono essere insorti a seguito delle dimissioni del ministro Guidi, le organizzazioni sindacali nazionali di Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil, sottolineano la necessità che l’incontro venga fissato in tempi brevi perché in gioco c’è il futuro delle lavoratrici, dei lavoratori e delle loro famiglie. Ricordiamo che gli occupati nel Gruppo Italcementi sono 2.300. La vertenza non è solo di carattere sindacale, ma è anche istituzionale e sociale. È a repentaglio una parte fondamentale del patrimonio industriale del nostro Paese, una eccellenza delle ricerca industriale italiana, un alto valore del know how del settore del cemento. Per questi motivi il coordinamento delle Rsu e le Ooss Nazionali hanno dichiarato sciopero il prossimo 29 aprile. Vogliamo confrontarci alla pari con il gruppo Heidelberg, vogliamo sapere con chiarezza cosa pensano il Governo e la Regione Lombardia rispetto ai contenuti della vertenza». A lamentarsi sono anche i dipendenti in protesta davanti alla sede di via Camozzi: «Dal 28 luglio non ci vengono date risposte, se non quelle poche informazioni ormai risapute. Ma noi vogliamo sapere cosa ne sarà del nostro futuro». Continua Alfieri: «Il timore è da una parte quello di perdere il posto: parliamo nella maggior parte dei casi di lavoratori altamente specializzati, per i quali sarà difficile riciclarsi. Dall’altro quello di ritrovarci trasferiti in Germania, il che vorrebbe dire stravolgere le vite delle nostre famiglie».

3 - Paura a Treviglio: toro scappa da una stalla e semina il panico. La Polizia lo abbatte

Il 4 aprile, gli agenti del commissariato di Treviglio hanno dovuto fronteggiare un'inattesa minaccia: un toro è infatti scappato da una stalla e ha seminato il panico nelle campagne al confine con Caravaggio. Gli uomini del presidio della polizia di Stato, in assenza di veterinari e altri organi competenti per l’intervento, onde evitare guai alle persone hanno dovuto abbattere il vitellone, che imbestialito scavalcava recinzioni ma soprattutto puntava qualsiasi persona tentasse di avvicinarlo e catturarlo.

4 - Processo calcioscommesse: il pm ha chiesto 2 mesi e 20 giorni per Marilungo. 6 mesi per il ct azzurro Conte

Nell'udienza andata in scena il 5 aprile a Cremona nell'ambito del processo sul caso calcioscomesse, il pm Roberto Di Martino ha chiesto la condanna a 6 mesi di reclusione e 8mila euro di multa (con pena sospesa) per Antonio Conte, commissario tecnico della Nazionale accusato di frode sportiva, in relazione alla presunta combine di AlbinoLeffe-Siena del 29 maggio 2011. Lo stesso pm ha chiesto 2 mesi e 20 giorni e 2mila euro di multa per l'ex calciatore dell'Atalanta Guido Marilungo, all'epoca dei fatti nerazzurro, stessa pena domandata anche per Roberto Previtali, ex capitano dell’AlbinoLeffe.

5 - Zingonia, lite tra transessuali per il territorio: 35enne aggredisce rivale con un machete

Un nuovo episodio di violenza è avvenuto la mattina di sabato 2 aprile a Zingonia, sebbene la notizia sia diventata pubblica soltanto la sera di lunedì. Un transessuale di 35 anni ha aggredito un "avversario" di 41 brandendo un machete ed è stato arrestato per tentato omicidio. Secondo quanto riportato dalle forze dell'ordine, alla base dell'aggressione ci sarebbe una lite per il controllo del territorio nel quale i due transessuali si prostituivano. L'aggressore, infatti, avrebbe aggredito il 41enne accusandolo di aver invaso la sua area di lavoro, via Torino. Il 35enne avrebbe prima minacciato l'avversario («Cosa fai qui? Ti ammazzo, qua comando io. Adesso ti taglio la testa e poi la faccio mangiare al mio gatto» avrebbe esclamato) e poi, armato di machete, lo ha aggredito. Il 41enne si è difeso disperatamente, ma un fendente lo ha preso alla mano sinistra e gli ha quasi staccato un dito. Un testimone, che ha assistito alla scena, ha immediatamente contattato le forze dell'ordine, che, giunte sul posto, hanno fermato il 35enne che impugnava ancora l'arma. Recluso nel carcere di via Gleno, l'arrestato è stato interrogato lunedì 4 aprile dal gip Marina Cavalleri, che ha convalidato l’arresto e ha disposto nei suoi confronti la misura della custodia cautelare in carcere.

6 - Simone Moro cittadino onorario di Bergamo

La sera di lunedì 4 aprile, il Consiglio comunale di Bergamo ha votato all'unanimità il provvedimento che conferisce la cittadinanza onoraria all’alpinista orobico Simone Moro, fresco dell'ennesimo record della sua incredibile carriera: la scalata invernale del Nanga Parbat. Moro non era presente in aula e verrà convocato prossimamente in Consiglio comunale per la cerimonia tesa al conferimento della cittadinanza onoraria.

7 - Seriate, camion si ribalta allo svincolo dell'A4, ferito un 23enne

Poco prima di mezzogiorno di martedì 5 aprile, all'altezza dello svincolo dell'autostrada A4 di Seriate, un camion si è ribaltato per cause ancora da chiarire e l'autista, di appena 23 anni, è rimasto ferito. Per soccorrere il giovane è intervenuta un'ambulanza. Fortunatamente le sue condizioni non sarebbero gravi, tanto che non si è reso necessario neppure il suo ricovero in ospedale.

8 - Banda del buco: i colpi a Osio Sotto e Terno d'Isola realizzata da criminali di Bologna

Secondo gli inquirenti arrivano da Bologna, precisamente dal quartiere Pilastro tristemente noto per le gesta della banda dell’Uno Bianca. Questa volta però il loro obiettivo sono i bancomat. Il modus operandi è sempre lo stesso: gas all'interno della macchina, una miccia, il botto e la fuga su auto veloci (rubate) con tanto di bottino al seguito. Secondo le forze dell'ordine, questa banda sarebbe autrice, complessivamente, di almeno 70 colpi realizzati tra il 2015 e il 2016. Tra questi anche alcuni nella Bergamasca, in particolare quello dello scorso ottobre a Osio Sotto e quello più recente, di febbraio, a Terno d'Isola. Secondo la Dda di Bologna, i proventi dei colpi vengono poi reinvestiti nell’acquisto di cocaina dal Sudamerica.

9 - Il professor Rho ha firmato il reintegro ed è tornato a scuola

La mattina di martedì 5 aprile, dopo che è stato firmato il provvedimento di reintegro, il professor Stefano Rho può tornare dietro la cattedra al liceo Falcone. All'esterno della scuola di via Dunant erano tanti gli studenti che hanno deciso di attendere il professore, arrivato in sella alla sua solita bicicletta. Rho si è fermato una decina di minuti a parlare con loro, scambiando anche qualche battuta: «Ci vediamo giovedì ragazzi. Entro se no faccio ritardo e mi licenziano!». Per tornare ufficialmente ad insegnare dovrà infatti aspettare giovedì: mercoledì, «purtroppo», è il suo giorno di riposo.

10 - Capriolo, ragazzo di origini africane distrugge con una spranga una dozzina di auto parcheggiate

Nella notte tra domenica 3 e lunedì 4 aprile, a Capriolo, proprio al confine tra la provincia bresciana e quella bergamasca, un uomo di origine africane è stato fermato dalle forze dell'ordine dopo che ha dato in escandescenze distruggendo a sprangate una dozzina di auto parcheggiate in strada e mandando in ospedale ben tre agenti della polizia locale. Gli agenti stanno cercando di capire cosa abbia fatto perdere la testa all'uomo.

11 - Seriate, le minoranze non partecipano al Consiglio per protesta

Nel Consiglio comunale svoltosi lunedì 4 aprile a Seriate, le minoranze (composte dalla Lista Civica Albatro e dal Pd) hanno deciso di non partecipare alla votazione dell'ordine del giorno sedendosi invece nello spazio solitamente riservato al pubblico. La decisione è stata presa come segno di protesta contro la volontà della Giunta di anticipare l’orario del consiglio alle 18.30 senza averne discusso prima con tutte le forze politiche consiliari. Nonostante ciò, l’Amministrazione è riuscita a far approvare convenzione e regolamento dei servizi scolastici, frutto di una politica di ambito di cui Seriate ne è stato il Comune capofila. Regolamento e convenzione garantiranno ai Comuni che li hanno adottati, ovvero Seriate, Scanzorosciate, Pedrengo e Grassobbio, omogeneità nei servizi e nei piani tariffari offerti e stabiliranno i criteri di accesso al servizio e di compartecipazione al costo.

12 - Stezzano, archiviata la denuncia per appropriazione indebita nei confronti del sindaco Elena Poma

Attraverso un comunicato stampa, il Comune di Stezzano ha reso noto che il giudice Bianca Maria Bianchi, mercoledì 25 marzo, accogliendo la richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero Fabrizio Gaverini, alla quale il querelante si era opposto, ha archiviato il procedimento per appropriazione indebita nei confronti del sindaco di Stezzano Elena Poma e dell'ex vicesindaco Ezio Riva aperto con la denuncia di Enrico Cremonesi, amministratore unico della CO & Partners, la società che per due anni ha gestito il centro natatorio del paese. Le azioni intraprese dal comune di Stezzano, come sottolineato nella richiesta del pm, hanno avuto l'unico scopo di tutelare la massa fallimentare della Sogisport srl, in qualità di custode dei beni della fallita. Nessun rilievo penale nemmeno rispetto alla denunciata sottrazione di posta (raccomandate) e all'appropriazione indebita della contabilità della CO & Partners nonché di un assegno contenuto nella busta dell'offerta della gara per la concessione del servizio del centro natatorio. La vicenda risale all'agosto 2014, quando il Comune di Stezzano aveva sgomberato il centro natatorio dato che la CO & Partners, invitata più volte ad andarsene in quanto non aveva più i requisiti per gestire la struttura, non aveva ottemperato. A quel punto l’amministratore di CO & Partenrs, Enrico Cremonesi, aveva avviato una serie di cause in sede civile e penale. Tutte le cause civili si sono risolte senza alcun addebito a carico del comune di Stezzano e con l'ultima sentenza Cremonesi ha dovuto rimborsare anche le spese legali. La prima denuncia penale a carico del sindaco, per abuso di ufficio, si è risolta subito con l'archiviazione, in quanto, ha stabilito il giudice, il primo cittadino si era limitato a fare il proprio dovere. Il 25 marzo scorso il tribunale di Bergamo ha deciso che anche la seconda denuncia non ha alcun rilievo penale e ne ha disposto l'archiviazione, nonostante Cremonesi si fosse opposto.

13 - Leffe, arrestato un disoccupato di Albino che stava tentando di rubare delle grondaie di rame

Un disoccupato di Albino è finito in manette per aver tentato di rubare delle grondaie in rame di una villa disabitata a Leffe. Il giudice ha applicato la misura cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria. Ad avvisare le forze dell'ordine del tentativo di furto i vicini dell'abitazione, insospettiti dai rumori. Giunti sul posto, gli agenti hanno colto il disoccupato 37enne sul fatto. Il fatto è successo domenica 3 aprile verso le 12.30.

14 - Ex Molini Moretti, torna a far discutere il degrado a cui è abbandonato

Dopo il tragico incidente di domenica 3 aprile nei pressi della circonvallazione Mugazzone che è costato la vita a un questuante di appena 26 anni padre di 4 figli, torna a far discutere la situazione di estremo degrado a cui è abbandonata l'area dello stabile dell'ex Molini Moretti. Secondo quanto riportato da L'Eco di Bergamo, proprio in quella zona, che si affaccia sulla circonvallazione e che confina con l’oratorio e l’asilo di Campagnola, trovava rifugio Alì Asam, il 26enne romeno investito mentre attraversava la strada all’incrocio con via San Giovanni Bosco. Come lui, molti altri mendicanti utilizzano periodicamente la struttura per dormire, per ripararsi dal freddo e per soddisfare i bisogni di prima necessità, nonostante i numerosi sgomberi che si sono verificati nel corso del tempo da parte del Comune di Bergamo. Lunedì 4 aprile però l’area era deserta, ma, nonostante l’assenza di questuanti, erano ben visibili segni di abbandono e di trascuratezza, come rifiuti, vestiti luridi e bottiglie di vetro.

 

4 APRILE

 

1 - 14enne di Ghisalba aggredito a calci e pugni da tre giovani di origine straniera che volevano rubargli cappellino e smartphone

I Carabinieri di Urgnano, in collaborazione con i colleghi di Treviglio, hanno arrestato lunedì 4 aprile tre giovani di origine straniera residenti a Cologno al Serio. I tre, rispettivamente di 21, 20 e 18 anni, hanno accerchiato un ragazzo di 14 anni residente a Ghisalba, colpendolo con calci alla schiena e pugni e rubandogli un cappellino e uno smartphone prima di fuggire. Immediata la denuncia del giovane ai militari, che grazie alla descrizione minuziosa fornita dalla vittima sono riusciti a fermare poco dopo gli aggressori. La refurtiva, rinvenuta nel corso delle successive perquisizioni domiciliari, è stata restituita al minore. I giovani si trovano ora nel carcere di Bergamo.

2 - Azzano, 39enne arrestato per aver minacciato con un coltello la moglie e il figlio

Un uomo di 39 anni, di origini boliviane, è stato arrestato dai Carabinieri ad Azzano San Paolo dopo aver minacciato con un coltello da cucina la moglie e il figlio di 16 anni. I militari lo hanno fermato mentre era in uno stato di evidente ubriachezza. L'accusa nei suoi confronti è di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. La moglie ha rifiutato le cure mediche, mentre il figlio 16enne, ricoverato all’ospedale Humanitas Gavazzeni di Bergamo, è stato dimesso poco dopo con una prognosi di giorni 10 per i traumi contusivi riportati.

3 - Via Quarenghi, aperto il bando per l'assegnazione di 15 alloggi a canone calmierato

Da qualche giorno è aperto il bando comunale per l'assegnazione di 15 alloggi a canone calmierato situate in via Quarenghi al civico 33. Attualmente sono 6 le domande pervenute a Palazzo Frizzoni, e già 7 sono le visite organizzate dalla Fondazione Casa Amica per consentire la visita degli appartamenti a potenziali inquilini. Il sito In Quarenghi reca tutte le informazioni utili per i potenziali inquilini di uno spazio che si affaccia su uno dei cortili interni alla via: le abitazioni sono a disposizione a partire da maggio 2016 e verranno affittate a canone calmierato, in media al 30 percento in meno rispetto al costo di mercato. Gli appartamenti, monolocali, bilocali, trilocali e pentalocali, vengono consegnati nuovi, non arredati e finemente rifiniti. Si tratta di locali dalle ampie superfici, da 70 a 106 mq, luminosi, con grandi terrazzi e posto auto privato: una rarità in una zona così centrale della città. La modernità di questi appartamenti ne assicura i bassi consumi: costruiti in classe energetica B, gli alloggi sono no gas e usufruiscono di riscaldamento contabilizzato individualmente, riducendo sostanzialmente il costo della relativa bolletta. La prima finestra del bando sarà aperta fino al 22 aprile 2016, ma sarà possibile contattare direttamente Fondazione Casa Amica per avere informazioni o candidarsi per un’assegnazione anche dopo tale scadenza. I richiedenti dovranno soddisfare alcuni parametri molto precisi e dettagliati, tra i quali il reddito, calcolato secondo l’ISEE Erp: è possibile recarsi direttamente nella sede di Fondazione Casa Amica per espletare le procedure di calcolo. Il numero di appartamenti assegnabili salirà a 18 entro poche settimane: alcuni lavori di finitura sono in fase di ultimazione in tre appartamenti.

4 - Domenica tragica sulle strade bergamasche: morto un padre e un ragazzo di 26 anni

Una domenica tragica sulle strade. Poco prima delle 16, un 26enne di origini rumene, padre di quattro figli, è stato travolto e ucciso da un'auto in via San Giovanni Bosco, sulla circonvallazione Mugazzone di Bergamo, vicino al Cristallo Palace. Dalle prime informazioni potrebbe trattarsi di uno dei poveri che chiedono l'elemosina al semaforo. Il giovane avrebbe cercato di attraversare. La circonvallazione è stata chiusa in un senso di marcia. L'investitore è un giovane della Val Seriana diretto in città che era alla guida di una Polo.

Un'ora prima, a Ghisalba lungo la strada Francesca, un giovane di 26 anni ha perso la vita in moto in un incidente che ha coinvolto altre tre persone. Secondo le prime informazioni, il 26enne, col quale viaggiava una 32enne, si è scontrato con una Y10 che proveniva dalla direzione opposta. Nell’impatto il giovane è morto, mentre la ragazza è rimasta ferita in modo non grave ed è stata trasportata all’ospedale Papa Giovanni. Il conducente dell’auto, un giovane di Pontoglio (Brescia) in stato di choc, è stato accompagnato all’ospedale di Romano.

5 - Endine Gaiano, incidente tra auto e tir. Tre feriti e traffico in tilt

Nel pomeriggio di lunedì 4 aprile, lungo la strada statale 42 all'altezza di Endine Gaiano, un'auto e un tir si sono scontrati causando lunghe code. Nell'incidente, secondo le prime informazioni, sarebbero rimaste ferite tre persone, ovvero due uomini di 26 e 63 anni e una donna di 38 anni. Le loro condizioni non sarebbero gravi.

6 - Madone, 23enne di origini brasiliane litiga con il compagno, dà fuoco alla casa e tenta il suicidio

I Carabinieri di Brembate hanno arrestato un 23enne di origini brasiliane accusato di aver appiccato l'incendio scoppiato sabato 2 aprile in un appartamento di via Croce, a Madone. Il giovane si trovava ricoverato all'ospedale Papa Giovanni di Bergamo ed è ora accusato di incendio doloso aggravato. Le forze dell'ordine hanno infatti ricostruito i fatti: il 23enne, dopo un violento litigio con il compagno e convivente, ha appiccato l'incendio e ha poi tentato di suicidarsi ingerendo una grande quantità di barbiturici. Attualmente si trova ricoverato nel reparto di psichiatria dell'ospedale. Il 23enne è un pregiudicato che si trova irregolarmente sul territorio italiano.

7 - Morti sospette all'ospedale di Piario, per ora l'infermiera indagata non torna al lavoro

Nonostante il provvedimento di sospensione nei suoi confronti sia stato tolto, Anna Rinelli, l'infermiera di 43 anni indagata per le morti sospette all'ospedale di Piario, non tornerà al lavoro, almeno non prima della fine di aprile. La donna, originaria di Milano, è indagata per omicidio preterintenzionale poiché è sospettata di aver iniettato Valium ai pazienti in dosi eccessive rispetto a quanto prescritto. Secondo quanto riportato da L'Eco di Bergamo, l’infermiera ha deciso di prendersi ancora un mese di aspettativa non retribuita prima di tornare al lavoro. Intanto l’inchiesta, condotta dal pm di Bergamo Carmen Pugliese, continua: si attendono i risultati degli esami tossicologici effettuati dagli esperti nominati dalla procura, la quale ha disposto prelievi sui corpi di 5 pazienti deceduti e riesumati per l’autopsia lo scorso febbraio.

8 - Cornalba, 44enne salvato dall'elisoccorso dopo che era scivolato in una scarpata

Nel primo pomeriggio di lunedì 4 aprile, un 44enne di Cornalba è stato salvato dall'elisoccorso dopo che era scivolato in una scarpata durante un'escursione in località Passoni. L'allarme è scattato intorno alle 12.30. Nonostante la brutta caduta e un forte dolore al torace, l'uomo è rimasto sempre cosciente. L'elisoccorso, decollato da Sondrio, ha trasportato l'uomo all'ospedale Papa Giovanni di Bergamo per ulteriori accertamenti clinici. Le sue condizioni, però, non desterebbero preoccupazione.

9 - Il Comune risparmierà ben 2 milioni in 3 anni grazie alle idee dei dipendenti

Ben 259 dipendenti di Palazzo Frizzoni (il 30 percento circa del totale) hanno partecipato all'iniziativa lanciata nei mesi scorsi dal Comune e tesa a migliorare e snellire la macchina amministrativa e i servizi che vengono erogati dal Comune stesso. Ben 146 progetti sono stati inviati direttamente all’Organismo Indipendente di Valutazione per il vaglio finale. Alcuni di questi sono stati ritenuti inammissibili, ma molti hanno trovato riscontro positivo e già nelle prossime settimane si decideranno i gruppo di lavoro per la loro attuazione. Il vicesindaco Sergio Gandi ha così commentato il buon esito dell'iniziativa a L'Eco di Bergamo: «Prevediamo che si generino risparmi per circa 600mila euro all’anno per i prossimi tre anni, con un risparmio complessivo per le casse pubbliche di circa 2 milioni di euro entro il 2018. Il risparmio, disponibile a risultati raggiunti e certificati, andrà per il 50% a beneficio dei servizi del Comune di Bergamo, mentre la restante parte sarà accantonata per i dipendenti: il 20% nel fondo dal quale si pescano annualmente gli incentivi ai lavoratori, il restante 80% a favore proprio degli estensori delle proposte selezionate».

10 - Sacra Spina, almeno 5mila fedeli alla processione

Nel pomeriggio di domenica 3 aprile, a San Giovanni Bianco, sono stati almeno 5mila i fedeli che hanno voluto partecipare alla processione per la Sacra Spina, ovvero il secondo momento chiave della giornata del ringraziamento per il prodigio della fioritura della reliquia. In mattinata, nella chiesa parrocchiale, era stata invece celebrata la messa presieduta dal vescovo Francesco Beschi. A portare la reliquia in processione è stato il vicario generale, monsignor Davide Pelucchi, sotto il tradizionale baldacchino. In centro al paese, monsignor Pelucchi ha impartito la benedizione.

11 - Altre reti da pesca abusive recuperate nel Sebino

Nel Sebino sono state rinvenute altre reti da pesca abusive, dopo che, circa un anno fa, il sommozzatore bergamasco Lorenzo Canini perse la vita proprio a causa di reti abusive immerse nel lago d'Iseo. Sabato 2 aprile, a Tavernola, la Guardia Costiera Ausiliaria Centro operativo del Sebino, in collaborazione con il gruppo diving Ncd di Gorle, la Polizia Provinciale e i guardiapesca della Fipsas, ne hanno recuperate altre due, portando il totale a sei. Erano abbandonate al largo di Tavernola, in un tratto di lago prospiciente la caserma dei carabinieri, proprio dove morì Canini. Le reti erano a circa 55 metri di profondità.

12 - Cologno, max bolletta da 54mila euro per le piscine. È scontro nella Lega

È scoppiata una nuova polemica nel Consiglio comunale di Cologno al Serio, così accesa da essersi resa necessaria la sospensione della seduta. Ma a far clamore è la polemica scoppiata internamente alla Lega, che governa il Comune, con l’ex vicesindaco Roberto Legramanti, ora candidato alle elezioni di giugno per il Carroccio, che ha attaccato il sindaco Claudio Sesani, con cui è in rotta da tempo. Al centro del dibattito una maxi bolletta di ben 54mila euro ricevuta dal Comune da Uniacque per le piscine. La vicenda inizia nel 2012, all’apertura del centro, quando il sindaco firmò un documento standard intestato a Uniacque e legato a una voltura del contatore per conto della ex società di gestione OnSport (ora fallita), in cui il Comune si impegnava a garantire il pagamento delle bollette in caso di inadempienza del gestore. Un atto che avrebbe dovuto essere fatto dal Consiglio, rimasto all’oscuro della vicenda fino ad ora. Nel novembre scorso, Uniacque scrive al Comune per reclamare 54mila euro di bollette non pagate e le decurta dai 73.500 euro che avrebbe dovuto versare nelle casse dell’ente pubblico come ammortamento annuale del mutuo per l’acquisto delle reti. Ad appesantire la situazione anche una relazione dell’ex segretario comunale Vittorio Fortunato che ha segnalato il caso alla Corte dei Conti. Sesani ora rischia di dover pagare di tasca propria i 54mila euro.

13 - Bambino di un anno rischia di morire soffocato. È ricoverato a Bergamo, le sue condizioni sono gravi

Un bambino di appena un anno di Montano Lucino, in provincia di Como, è ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale Papa Giovanni di Bergamo, in coma, dopo che sabato 2 aprile ha rischiato di morire soffocato dopo essersi infilato una nocciolina nel naso. La nocciolina gli ha ostruito le vie aeree e il bimbo ha iniziato a soffocare. I genitori, invece di lasciarsi prendere dal panico, hanno praticato le manovre di "disostruzione pediatrica": manovre salvavita che, per fortuna, sono sempre più conosciute dalle famiglie. Ma il bambino, nonostante tutto, continuava a respirare con enorme fatica. Intervenuti i soccorsi, il piccolo è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia, ma vista la gravità delle condizioni i medici ne hanno disposto il trasferimento con l’elisoccorso all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove è ora ricoverato in prognosi riservata.

14 - Campi da calcetto abbandonato a Loreto, mistero sul suo futuro

La scorsa settimana, L'Eco di Bergamo aveva raccontato dello stato di degrado in cui versa l'area dei campi da calcetto in quel di Loreto. A quanto pare, però, un progetto per il recupero di quella zona abbandonata ci sarebbe da diverso tempo. È quello di Cristian Marziali e del noto calciatore Ivan Pelizzoli, ex portiere dell'Atalanta oggi in forza al Vicenza. I due vorrebbero rilevare l'area e costruire lì dei campi da "paddle", uno sport simile al tennis e che va fortissimo in Spagna e che negli ultimi mesi è diventato molto di moda in diverse parti d'Italia. Ma, a quanto pare, ciò non accadrà. Marziali e Pelizzoli, infatti, nonostante da tempo avessero reso pubbliche le proprie intenzioni, hanno saputo soltanto attraverso i giornali che il Comune ha intenzioni assai diverse: l’assessore allo Sport Loredana Poli ha reso noto che Palazzo Frizzoni vorrebbe usare l'area, in gestione a Bergamo Infrastrutture, società partecipata 100 percento comunale, per realizzare due palestre per le scuole vicine che ne sono prive, gli Istituti Caniana e Mamoli. Molto amara la reazione dei due imprenditori: «Non so di chi sia la responsabilità di come è andata a finire, però leggere certe cose sul giornale ci ha dato fastidio. È demotivante e triste. Una volta che ci sono due imprenditori pronti ad investire soldi su un’area fatiscente non se ne fa più nulla: era un investimento di cui avrebbe goduto anche la città».

15 - Il risveglio dell'orso: dopo gli avvistamenti in Val Brembana, avvistato anche in provincia di Sondrio

Le scorse settimane, un orso è stato avvistato e fotografato in Val Brembana. Ora lo stesso animale sarebbe invece arrivato nella Provincia di Sondrio, precisamente nella Valle dei Ratti. La notizia l'ha data l’amministrazione provinciale di Sondrio, alla quale la mattina di domenica 3 aprile è stato segnalato dalla Polizia provinciale l’avvistamento di un esemplare di orso in Alta Valle dei Ratti: «Gli agenti, dopo essere venuti a conoscenza di questa presenza, si sono recati sul posto – ha spiegato al quotidiano La Provinvicia di Sondrio il presidente Luca Della Bitta -. L’obiettivo è portare avanti tutti gli approfondimenti del caso».

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