Mostra alla galleria Nuages di Milano

In omaggio ai 60 caffè letterari che hanno inebriato il mondo

In omaggio ai 60 caffè letterari che hanno inebriato il mondo
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Alberto Arbasino - l’autore di Fratelli d’Italia, il romanzo che descrive l’ambiente culturale italiano degli Anni Sessanta - in un’intervista del luglio scorso per il Fatto Quotidiano, individua la causa della scomparsa della società letteraria nella fine dei caffè «con letterati che discorrevano di libri, di idee, di forme, nozioni, concetti». Barfly (una mostra ma non solo) nasce per celebrare questo luogo ormai estinto, in cui si riunivano i piccoli e grandi esponenti dell’arte e della letteratura: di fronte a un bicchiere di whisky in una taverna newyorkese o al mojito di una bodeguita dell’Avana, si chiacchierava su temi legati all’attualità culturale e politica, dando origine a correnti capaci di influire sul costume e l’opinione pubblica.

 

 

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Il progetto è anzitutto una mostra, in programma dal 14 al 25 ottobre a Milano presso la Galleria Nuages. Realizzata nell’ambito della manifestazione BookCity Milano e di Expo 2015, l’esposizione raccoglie disegni e illustrazioni di autori italiani e internazionali, dedicati a luoghi come il Caffè Aragno di Roma, ”sancta sanctorum della letteratura, dell’arte e del giornalismo”. Contava tra i suoi clienti Oscar Wilde e i futuristi (Marinetti era ospite fisso); qui Bontempelli e Ungaretti si sfidarono a duello e Vincenzo Cardarelli diceva che «si entrava sovversivi e se ne usciva conservatori arrabbiati e nazionalisti, dannunziani e colonialisti».

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Parigi ospita tuttora il Bar hotel Ritz, dove Marcel Proust passava le sue serate avvolto in un cappotto di lontra. Hemingway, che scoprì il locale grazie a Francis Scott Fitzgerald, vi arrivò in jeep il giorno della liberazione di Parigi, il 25 agosto 1944, e ordinò 50 Martini per festeggiare lo storico accadimento avvenuto proprio il giorno del suo compleanno. O ancora, il Vesuvio café di San Francisco, il locale preferito dalla Beat Generation, dove sono passati Lawrence Ferlinghetti, Jack Kerouac, Neal Cassady, Allen Ginsberg, Dylan Thomas e Bob Dylan. I caffè rappresentavano luoghi fertili per la produzione e la trasmissione delle idee e degli spiriti creativi. La reciproca frequentazione di persone più o meno fuori dal comune, disponibili al cambiamento e legate da un comune sentire, avveniva in questi spazi dove erano libere esprimersi e di contaminarsi reciprocamente, generando “sensibilità collettive”. Il caffè letterario continuava la tradizione di riunire una comunità di amanti della cultura in un unico ambiente, un’abitudine che ha origine addirittura nell'antica Grecia come symposion, la tavola imbandita intorno alla quale si declamavano versi e si svolgevano discussioni di carattere artistico, letterario, filosofico e politico.

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Cafè central Vienna
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Caffè Gambrinus Napoli
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Ritz
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Barfly, che nasce da un’idea di Giancarlo Ascari, in arte Elfo, Cristina Taverna e Arianna Vairo, è anche una guida edita da Nuages. Il volume è illustrato con le 32 tavole della mostra e raccoglie la storia, i personaggi e gli aneddoti di sessanta caffè letterari in tutto il mondo (pagine 96, €15). Nell’ambito dell’iniziativa si svolgeranno anche gli incontri Caffè d’autore, sempre alla sede della galleria Nuagè: il 24 ottobre il curatore della mostra, Elfo, si incontrerà con l’illustratore Pierluigi Longo, la sociologa Daniela Ostidich e Guido Scarabattolo, disegnatore e artista. Il giorno seguente avverrà il dibattito con lo scrittore e fumettista Paolo Bacillieri e Roberto Perini, disegnatore satirico (entrambi alle 18, ingresso libero). Per informazioni Galleria Nuages, via Lauro 10, orari dalle 14 alle 19, sabato 10-13 e 14-19, chiuso lunedì e festivi, ingresso libero, telefono 02 72004482, sito www.nuages.net.

 

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