Paese che vai, pizza che trovi Il giro del mondo in 20 pizze
Parafrasando l’intramontabile Lucio Battisti, potremmo canticchiare: "Sì, viaggiare / provando le cucine più strane". Già, perché uno dei più grandi piaceri del visitare luoghi esotici e posti lontani è proprio quello di immergersi completamente in sapori a noi sconosciuti. Ma anche in terre poco note c’è la possibilità di ritrovarsi a casa, soprattutto davanti a un tavolo, perché ci sono piatti che valicano confini e superano barriere, giungendo in territori lontani. Tra questi, un “must” assoluto è la pizza. Che siate in Scozia, Pakistan o Hawaii, Australia, Corea o India, state certi che la pizza non mancherà mai. Certo, dimenticatevi il gusto ricco e la pasta morbida e delicata della nostra, ma se siete aperti a nuovi sapori e a culture diverse, siamo certi che vi potreste divertire a compiere un tour mondiale della pizza. Facendo anche scoperte inattese.
La giornalista di viaggi Talia Avakian, sulle pagine virtuali di Business Insider, ha raccolto immagini, ricette e soprattutto sapori delle pizze che potete trovare in ben 20 diversi Paesi del mondo, offrendoci così una gustosa e divertente guida culinaria. Ve la riproponiamo, con una certezza: la nostra napoletana resta imbattibile.
1) La pizza italiana (napoletana)
Partiamo da dove non si scherza: qui da noi, in particolare a Napoli, la pizza è una cosa seria. Talmente seria da avere anche un’associazione (Associazione Pizza Verace Napoletana) che ne difende ricetta, gusto e autenticità. La legge non riconosciuta della pizza perfetta spiega che la pasta dovrebbe avere uno spessore di non più di 2 millimetri e andrebbe cotta per un minuto, un minuto e mezzo, in un forno di pietra a legna (di quercia), alla temperatura di 485°C. La cosiddetta “crosta”, in realtà è un bordo fragrante e morbido e i condimenti sono sempre freschi e di prima qualità, a partire dalla mozzarella e dal pomodoro.
2) La pizza brasiliana
Varchiamo i confini, voliamo sull’oceano e sbarchiamo in Brasile. In questa terra dai sapori intensi e dai colori vivaci, la pizza è giunta con l’arrivo dei tanti italiani che oramai da decenni hanno invaso le città verdeoro. Ma, com’era logico, un piatto così buono non ci ha messo molto a conquistare i cuori dei brasiliani, che ne hanno creato una loro versione. In questo, i condimenti più comuni sono prosciutto, formaggio filante, mais, piselli e cuore di palma. Dimenticate la salsa di pomodoro e anche il giusto delicato della nostra pizza.
3) La pizza americana #1 (New Haven, Connecticut)
Prima differenza: se proprio volete ordinarla, non ordinate una pizza, ma una “apizza”, come la chiamano là. Seconda differenza: il forno utilizzato per cuocerla è fatto di mattoni e raggiunge temperature elevatissime che quasi bruciano il bordo, rendendolo molto croccante e secco (anche perché sottile). Terza differenza: poco formaggio e tanto di tutto il resto. La apizza più famosa è la “White Claim Pie” della Frank Pepe’s Pizzeria Napoletana, vera istituzione locale con le sue piccole vongole affogate nell’olio d’oliva, l’origano, il formaggio grattugiato e la grande quantità di aglio.
4) La pizza francese #1 (alsaziana)
Si chiama Tarte Flambée ed è la tipica pizza dell’Alsazia. La sua pasta è sottilissima e il bordo è molto secco. Alla base del condimento c’è la créme fraîche, ovvero (ahinoi) un tipo di panna acida con meno del 50 percento di grassi. Sopra uno strato di questo prodotto, vengono solitamente poste cipolle tagliate fini e piccoli pezzi di lardo a cubetti. Cotta in un forno a legna, il sapore è inteso e molto salato.
5) La pizza finlandese
In terra scandinava i luoghi comuni su noi italiani vanno ancora alla grandissima, tant’è che la pizza più apprezzata dai finlandesi è la pizza Berlusconi, che però di italiano ha poco o nulla, se non la forma. È condita con carne di renna affumicata, pomodori, formaggio, funghi gallinacci e cipolle rosse. Il nome risale al 2008, quando in una visita istituzionale l’allora premier italiano Silvio Berlusconi si lasciò andare a un commento non proprio lusinghiero sull’arte culinaria finlandese. Nacque così questa pizza (che dubitiamo faccia cambiare idea a Berlusconi sul tema), che ha vinto anche un premio internazionale a New York nel 2014.
6) La pizza coreana
La pizza che va per la maggiore in Sud Corea è la pizza Bulgogi, il cui ingrediente forte è, naturalmente, il Bulgogi, carne di manzo marinata alla griglia, il cui sapore viene esaltato con salsa di pomodoro, formaggio, funghi, peperoni e kimchi, ovvero verdure fermentate con spezie. I sapori sono una buona combinazione di dolce e salato, che si sposano alla perfezione con l’asprezza del kimchi. Una delle più buone, se dimenticate che la chiamano pizza.
7) La pizza americana #2 (Chicago, Illinois)
La chiamano pizza, ma più che una pizza a noi italiani ricorderà la più classica delle torte salate. Famosa per essere cotta in una teglia dal bordo alto, il ripieno infatti è la parte forte di questo piatto in cui la pasta è solo un contorno di poco conto. Questo ripieno, nella ricetta classica, è fatto da salsa di pomodoro, formaggio e carne. In realtà, però, a Chicago preparano la loro pizza in ogni modo e viene usata soprattutto per far fuori gli avanzi del giorno prima. Poco conta che siano gli avanzi di una grigliata o di una peperonata: un po’ di pomodoro, formaggio, e via in forno.
8) La pizza indiana
Anche l’apprezzata cucina indiana s’è fatta contagiare dall’amore globale per la pizza e così, a Nuova Delhi, potreste imbattervi in questo piatto assai saporito, condito da zenzero in salamoia, carne di montone macinata e un tipo particolare di formaggio indiano noto con il nome di paneer.
9) La pizza americana #3 (New York)
Nella Grande Mela, se vi va di fortuna, potreste finire in locali in grado di preparare una pizza quantomeno simile a quella che noi ben conosciamo e apprezziamo. Certo, è ancora lontana dai nostri sapori, ma non tutti hanno la fortuna di avere le nostre materie prime. Per il resto, però, è molto simile. La cottura cambia: a New York viene solitamente cotta su grandi lastre di pietra e i condimenti sono i più vari.
10) La pizza francese #2
Se quella esposta precedentemente era la tipica pizza alsaziana, più che francese, questa è invece quella più facile da trovare in tutto il resto del Paese della Marianna. Molto simile a quella italiana, almeno nella forma e nella cottura, il tocco francese sta tutto nell’uovo “all’occhio di bue” che i nostri cugini amano porre sopra la pizza. Può essere cotto a parte e poi aggiunto, oppure, come molto preferiscono, cotto direttamente sulla pizza.
11) La pizza svedese
In Svezia le pizzerie vanno alla grandissima e lassù è possibile trovare veramente una gran varietà di pizza. Una delle più amate dagli svedesi, però, è la pizza Banana Curry. Sulla base di formaggio e pomodoro (poco poco), vengono aggiunti prosciutto affumicato, curry e banane mature tagliate a rondelle. Contenti loro…
12) La pizza scozzese #1
Per chi non ama i sapori forti e intensi, sconsigliamo vivamente la pizza tipica scozzese, ovvero quella con l’Haggis. Questo è un insaccato fatto da interiora di pecora macinate insieme a cipolla, grasso di rognone, farina d'avena, sale e spezie, mescolati con brodo e bollite tradizionalmente nello stomaco dell'animale per circa tre ore. Il suo sapore intenso e selvaggio si abbina alla perfezione (dicono almeno) alla pizza. Non sappiamo se fidarci…
13) La pizza australiana
Più che una pizza, in Australia amano mangiare una “torta” fatta di pasta, formaggio e pomodoro con sopra carne grigliata. La particolarità sta nei tipi di carne usata: quelle che vanno per la maggiore sono canguro, coccodrillo ed emu.
14) La pizza giapponese
Anche in Giappone la nostra pizza è molto amata e non è difficile imbattersi in locali che preparano i più svariati tipi di pizza. Ma quella più apprezzata e amata dalla popolazione locale è la Mayo Jaga, fatta con salsa di pomodoro condita con cipolle, mais, patate, pancetta, peperoni e una gran quantità di maionese. Roba leggera insomma.
15) La pizza americana #4 (Detroit, Michigan)
Questa pizza è conosciuta in America con il nome di Detroit Style, perché è nella capitale statunitense dei motori che l’hanno inventata. Quadrata, molto spessa e con la pasta alta, la pizza viene cotta per ben due volte in due teglie ben oliate, in modo tale che divenga croccante e gustosa nei bordi, più gommosa al centro invece. I condimenti più apprezzati sono peperoni, olive e salsa marinara (pomodoro, aglio, olio e origano).
16) La pizza tedesca
Grazie all’intensa migrazione di nostri connazionali in Germania, in ogni città tedesca vi sarà facile trovare ristoranti e pizzerie dove la pizza ricorda molto i sapori di casa. I tedeschi però, si sa, son fatti a modo loro e quella che amano di più è la Thunfisch, o pizza con il tonno. Ingredienti sono, logicamente, il tonno, salsa di pomodoro, peperoni, cipolle, formaggio e origano.
17) La pizza argentina
Possiamo definirla tale perché la forma e la preparazione ricordano molto la nostra pizza, ma gli argentini hanno avuto l’accortezza di dargli un altro nome: Fugazza. La Fugazza è, di fatto, la pizza dell’Argentina, fatta con un mix di cipolle ed erbe aromatiche. Completamente assente la salsa di pomodoro o anche la salsa marinara. Una versione della Fugazza è la Fugazetta, che è fatta da un doppio strato di pasta ripiena di mozzarella e cipolle dolci.
18) La pizza hawaiana
Secondo qualcuno la pizza più amata delle Hawaii, ma che ha superato i confini dell’isola caraibica conquistando tanti cuori anglosassoni, venne creata nel 1962 in Ontario, Canada. Fatto sta che sono stati gli hawaiani a renderla una specialità. Sopra lo strato di salsa di pomodoro e formaggio, troviamo prosciutto e grandi fette di ananas, spesso unite a peperoni, funghi e pancetta.
19) La pizza pakistana
Piccantissima e dal sapore pieno è la pizza più amata dal Pakistan, ovvero la Chicken Tikka Pizza, dove l’ingrediente principale è il pollo condito con una gran quantità di chili. Solitamente questo ingrediente viene aggiunto alla pizza già preparata con della salsiccia.
20) La pizza scozzese #2
Oltre a quella con interiora di capra, in Scozia, soprattutto a Glasgow e Fife, amano una pizza particolarissima. Si tratta di una pizza classica (almeno per loro) con pomodoro e formaggio, prima congelata e poi messa a friggere. Il risultato è un’untissima e gustosissima pizza. Certo, se doveste mangiarne più di una all’anno, probabilmente non arrivereste ai 60 anni.