In Europa

Posti fantastici e dove trovarli Bristol, la capitale della street art

Posti fantastici e dove trovarli Bristol, la capitale della street art
Pubblicato:
Guide: Lonely PlanetRough Guides, Huffington Post.

 

A due ore di treno da Londra, definita da molti la città più cool dell’Inghilterra, Bristol stupisce prima di tutto per i murales, che la rendono “la capitale della street art”. Città natale di Banksy, ha visto nascere e crescere il talento di uno degli artisti più famosi del settore, che con le sue rappresentazioni satiriche sulla società contemporanea viene considerato ormai un vero e proprio attivista politico.

Il tour della street art. Il tour dei murales comincia con un’opera vicina al ponte di Park Street: nel luogo dove prima si trovava una clinica di medicina sessuale Banksy ha deciso di proporre una scena con “lui, lei e l’altro”, dove il “terzo” è appeso all’angolo della finestra per nascondersi. Poco distante, in Leonard Lane, si trovano una serie di murales a tema ambientalista, di cui alcuni tanto piccoli da sparire tra i mattoni. Nelle vicinanze si trovano poi le opere realizzati per See no Evil, un evento di street art tenutosi nel 2011, in occasione del quale artisti di fama internazionale hanno lasciato il segno sulle facciate di alcuni palazzi, facendosi ricordare con raffigurazione di donne con bambino (forse una Madonna contemporanea?) oppure con animali robot. Con una breve passeggiata si arriva a Stokes Croft, il quartiere hipster di Bristol dove decine di murales comunicano messaggi con finalità spesso politiche. Tra i tanti anche Mild, Mild West, un lavoro in cui Banksy ha rappresentato un orsetto che lancia un molotov contro la polizia.

 

 

Città di mare. Oltre a un tour nella street art, nel centro di Bristol merita una visita il St Nicholas Market (un grande mercato al coperto con arcate in stile georgiano, perfetto per una pausa pranzo in cui assaggiare prodotti locali) e la zona dei canali, dove passeggiare fino a raggiungere il punto in cui è ancora ormeggiato il più grande transatlantico del mondo, varato nel 1843. Per molto tempo una delle città marittime più importanti dell’Inghilterra, Bristol ha riconvertito il vecchio porto in un polo culturale, l’Harbourside, dove, all’interno dei magazzini del XIX secolo, si trovano ora gallerie, boutique e ristoranti.

Il Clifton Village. Discorso a parte merita la zona di Clifton Village, una parte della città che unisce il fascino di un paese inglese d’altri tempi con la ricercatezza di boutique e ristoranti degni di una capitale. Lo si capisce appena si entra la Clifton Arcade, una zona commerciale al coperto, aperta nel 1878, dallo stile vittoriano che da pochi anni è stata restaurata e riportata al suo antico splendore. Vi si trovano negozi di abiti sartoriali, cartolerie, negozi di antiquariato e di oggettistica artigianale. Subito all’esterno si trovano – nella bella stagione – una serie di caffè e ristoranti con tavoli all’aperto, con menù che propongono rivisitazioni di piatti tradizionali o cibi preparati con ingredienti a chilometro zero. Nelle vie vicine si trovano poi molti atelier di designer locali, che espongono ( a prezzi non sempre abbordabili) vestiti e oggetti di arredamento. Sempre in questa zona si trovano poi alcuni dei beauty saloon più raffinati della città.

 

Embed from Getty Images

 

Per chi non è esattamente un fanatico dello shopping, Clifton Village offre anche molto altro, come il Brunel’s Bridge, uno dei simboli di Bristol, il ponte sospeso sopra il fiume Avon, una struttura d’acciaio di 412 metri costruita nella seconda metà dell’Ottocento dall’architetto Sambard Kingdom Brunel's. Un’opera che, come recentemente scoperto, deve molto all’idea di una donna, Sarah Guppy, che nel 1811 brevettò il design per i piloni delle fondamenta che fu puoi cruciale per il progetto. Da vedere anche il Royal York Crescent, una lunga strada residenziale con case in perfetto stile georgiano.

 

Seguici sui nostri canali