Posti fantastici e dove trovarli Una perla chiamata Lampedusa
Guide: Lonely Planet, Touring Club.
Per chi vuole godersi un mare cristallino e paesaggi incontaminati senza spingersi troppo lontano, c’è un’isola italiana tutta da scoprire. Nella parte d'Italia più vicina all’Africa, Lampedusa è il paradiso naturalistico perfetto per avere l’impressione di essere completamente distante dal Bel Paese senza spostarsi troppo in là. Il primo passo per andare alla scoperta di quest’isola è visitare le tante calette che vi si susseguono; da Cala Pulcino a Cala Croce, da Cala Madonna e Cala Greca. L’Isola dei Conigli, poi, è un imperdibile paradiso per godersi un mare da cartolina, nuotando in un’acqua limpidissima. Per chi vuole invece cimentarsi nel trekking, ci sono vari percorsi che lasciano intravedere il fascino selvaggio che quest’isola aveva un tempo, quando era coperta di vegetazione e ospitava animali come cervi e cinghiali. Tra quelli più interessanti c’è quello che porta a Cala Pulcino attraverso il Vallone della Forbice. Da non perdere, poi, la camminata fino al punto più alto dell’isola, l’Albero Sole, che offre una vista mozzafiato sul mare circostante, permettendo di intravedere Lampione, un’altra delle isole dell’arcipelago delle Pelagie, dove, nuotando in acque profonde, si possono avvistare gli squali grigi.
Il mezzo migliore per visitare Lampedusa è sicuramente la bicicletta, dedicando un po' di tempo alla strada panoramica, da dove poter visitare l’entroterra e costeggiare la Costa Nord arrivando fino al Santuario della Madonna di Porto Salvo, una chiesa con una storia molto particolare: è qui, infatti, che un eremita praticava il culto cristiano e musulmano contemporaneamente. Un altro modo per scoprire le bellezze di quest’isola è quello di approfittare di una gita in barca, godendo da un’altra prospettiva di questo paradiso naturalistico della fauna marina. È infatti proprio a Lampedusa che, ad esempio, sono state avvistate alcune delle balene più grandi al mondo, della specie Balaenoptera physalus, i cui esemplari possono raggiungere i ventisei metri di lunghezza e che scelgono proprio questo tratto di mare nel Canale di Sicilia per la crescita dei loro piccoli. Altri animali che a Lampedusa sono ospiti affezionati sono le tartarughe, per le quali il WWF ha creato un Centro di Recupero Marino che si impegna a proteggere in particolare le Caretta Caretta, in via d’estinzione.
Per chi agli animali preferisce la "movida" (se così possiamo definirla), non può mancare un giro lungo via Roma, dove ammirare la bella vita locale. In fondo a questa strada si trova poi un luogo fondamentale per tutta l’isola: l’Archivio Storico, dove è custodita la storia di Lampedusa, segno del patrimonio culturale di questa perla del Mediterraneo. Di altro tipo, ma altrettanto significativo, è il patrimonio di conoscenze custodito dai pescatori: per farsene un’idea il modo più semplice è quello di organizzare con uno di loro una battuta di pesca, sfruttando la lunga attesa per ascoltare le loro esperienze. Parlare di Lampedusa senza nominare il pesce prelibato che vi si trova è, del resto, praticamente impossibile: lo si può assaggiare in tanti modi diversi, come nella zuppa “ghiotta” oppure in una bella grigliata. Eccellente anche il cous cous di cernia, i calamari ripieni alla lampedusana e i ravioli con ripieno di pesce. Per chi volesse provare un piatto dalle influenze francesi, c’è invece la bouillabisse lampedusana. E se Lampedusa non fosse abbastanza, c’è sempre la vicina Linosa, uno scrigno naturalistico dove tutto ruota attorno al verde degli alberi e al nero dei vulcani; una terra fertile dove la natura è ancora incontaminata e i linosani vivono in case colorate.