Con il leggendario teatro

Posti fantastici e dove trovarli Sabbioneta, la città perfetta

Posti fantastici e dove trovarli Sabbioneta, la città perfetta
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Meglio conosciuta come la città ideale di Vespasiano Gonzaga, Sabbioneta è un paese di quattromila abitanti della provincia di Mantova, un mondo microscopico completamente diverso dal contesto rurale che lo circonda, un miraggio a forma di stella a sei punte caduta nella Pianura Padana.

La fondazione. Edificata nella seconda metà del Cinquecento, esprime il sogno di un principe illuminato e seguace di Vitruvio che voleva ricreare una città dove l’arte e la cultura prosperassero. Una piccola Roma, insomma, ideata dallo stesso Vespasiano dopo aver progettato, come viceré di Navarra, la cittadella di Pamplona in Spagna. La città, che deve il suo nome alla sabbia dei depositi alluvionali dei fiumi Po e Oglio, è stata creata in una zona prima ricoperta da paludi, divenuta nel 1428 dominio dei Gonzaga, marchesi di Mantova. Nel 1544 viene ereditata dal principe Vespasiano Gonzaga Colonna (1531-1591) che tra il 1556 e il 1591 la trasforma in una città stato ideale, dichiarata nel 2008 dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.

 

 

Un gioiello architettonico. Espressione di una bellezza a misura d’uomo, Sabbioneta è il frutto di un complesso studio architettonico. Custodita da mura stellate che racchiudono splendidi edifici rinascimentali, la città è stata disegnata seguendo i numeri 6 e 12, come dimostra, ad esempio, il sole allo zenit nel Palazzo Ducale il 6 dicembre, giorno natale di Vespasiano, che proprio nel Palazzo Ducale morirà nel 1591, anno a partire dal quale tutta la città cadrà in declino.

All’interno delle mura, impreziosite dalle porte di accesso Imperiale e della Vittoria, la città è una collezione di bellezze architettoniche rinascimentali, di cui il primo tassello è il Palazzo Ducale, centro della vita pubblica del piccolo Stato di Sabbioneta. All’interno si trovano stanze affrescate e riccamente decorate, con soffitti di legno intagliato e rivestito d’oro. Nella Galleria degli Antenati si possono ammirare i ritratti dei Gonzaga mentre la Sala degli Elefanti è decorata con rappresentazioni di pachidermi.

 

 

Il primo teatro stabile d'Europa. L’edificio più importante di Sabbioneta è però il Teatro all’Antica, primo esempio di teatro stabile in Europa. Progettato da Vincenzo Scamozzi (ideatore anche del Teatro Olimpico di Vicenza) è un edificio a due ordini, che all’interno ha un loggiato semicircolare decorato con dodici colonne, ciascuna adornata da una statua di una divinità olimpica. Sul palco sopraelevato si trova la scena fissa progettata da Scamozzi, mentre alle pareti sono dipinte scene di Roma, ispirazione prima per gli edifici di tutta la città. Terminato nel 1590, poco prima della morte del Principe Gonzaga, il teatro fu inaugurato con i festeggiamenti del carnevale, ma, come tutta la città, conobbe un lungo periodo di decadenza dopo la morte di Vespasiano. Nei secoli successivi fu utilizzato per varie attività fino agli Anni Cinquanta del secolo scorso, quando iniziò la fase di restauro che lo ha riportato al suo splendore. Altri luoghi di interesse nella città sono il Palazzo della Ragione, antica dimora del vicario ducale, e la sinagoga, simbolo della presenza ebraica iniziata con la concessione data nel 1430 da Gianfrancesco Gonzaga a tre ebrei di Pisa di aprire un banco di pegno (attività vietata ai cristiani).

Le spoglie del principe. Camminare per Sabbioneta è un esperienza onirica e senza tempo, la cui ultima tappa è idealmente la Chiesa dell’Incoronata, dove sono custodite le spoglie del principe Vespasiano, come da sua esplicita richiesta testamentaria. Realizzata da Giovan Battista della Porta, la chiesa ospita anche una singolare collezione di otto quadri settecenteschi che rappresentano i dolori della Vergine e Maria in meditazione solitaria, segno di culto alla Madonna Addolorata.

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