Antico e futuro

Posti fantastici e dove trovarli Tokyo, la città dei contrasti

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Video dal Telegraph

 

La città dei contrasti, degli grattacieli onnipresenti, dei ciliegi in fiore, delle ragazzine vestite da personaggi manga, dei bambini soli in metropolitana. La città degli inchini e delle file per le preghiere, del sakè e dei ramen, delle slot machine aperte 24/7 e di uno quartieri del sesso più grandi del mondo. Tokyo è cresciuta su una costellazione di paesi, ingrandendosi in un’area che conta oggi tredici milioni di abitanti. La metropolitana ha più di 270 stazioni, segnali scritti in ideogrammi, wi-fi e mappe per turisti in otto lingue.

 

 

Tutti i quartieri di Tokyo. Il quartiere storico è probabilmente Asakusa, dove si trova il tempio Senso-ji, il più antico della città, costituito da una pagoda a cinque piani e circondato da stradine piene di negozietti. Al vicino parco Sumida Koen si va tra marzo e aprile, nel periodo degli hanami, la fioritura dei ciliegi, vero e proprio evento nazionale, quando migliaia di persone si riversano nei parchi a fare picnic sotto gli alberi in fiore, ormai sommersi dai selfie stick. Akihabara, invece, è il paradiso per gli amanti dell’elettronica, dei manga e dei maid cafè, locali a tema dove le cameriere sono vestite da governanti vittoriane, con gonne larghe, pizzi e il classico grembiule. Roppongi, invece, è una zona “bifronte”: di giorno si passeggia tra ristoranti, caffè e negozi, di notte diventa uno degli hotspot del divertimento. Ginza è il quartiere del lusso, dei centri commerciali e dell’alta moda. Poco distante è la zona di Shiodome con i suoi grattacieli futuristici, una delle aree più moderne della città.

 

 

Harajuku, invece, è il quartiere della moda giovane, dove teenager posano con costumi manga davanti allo splendido santuario scintoista Meji. È la zona dove si trova Kiddy Land, famosissimo negozio di giocattoli di sei piani, tappa fissa del giro per negozi lungo Omotesando, uno dei più grandi viali commerciali della città. Shibuya, invece, è il tempio del commercio e della vita notturna: ci si va per gli izakaya, i pub giapponesi dove si beve tanto e si mangia di più, grazie ai piatti condivisi tra i clienti senza che ci si scambi una parola. Vicinissimi sono i love hotel di Kabukicho, il distretto a luci rosse più trasgressivo della città. Per ritrovare il passato di Tokyo, invece, bisogna fare un salto a Nagamachi, il quartiere che ospitava le abitazioni dei samurai. Lontani dalle luci dei negozi e dai vetri dei grattacieli, qui si ritrovano basse case in legno e vie lastricate in pietra, in un’atmosfera che ricorda i cartoni animati giapponesi degli Anni Settanta.

 

 

Contraddizioni e piccole bellezze. Nei locali si fuma, ma per strada è vietato: le stazioni di polizia sono ogni 500 metri e le multe salate. Ci sono però aree apposite; le cicche vanno buttate, ovviamente, nel posacene portatile che ognuno porta con sé. Chi ha un tatuaggio può vedersi rifiutare l’ingresso nei locali così come nelle famose onsen, le terme giapponesi all’aperto. I bagni hanno wc riscaldati e con una musica “propiziatoria”. Incartare regali è un’arte: si usano sticker, nastri e carte colorate per confezionare dal più piccolo pensiero fino ai doni importanti, i pacchetti come simbolo di attenzione e cura, la stessa degli inchini delle commesse dei negozi e di ogni padrone di casa di fronte al proprio ospite.

 

 

Tokyo è una città che riflette il Giappone, dove l’organizzazione strizza l’occhio alla cortesia, fare inchini è un gesto normale e stare in fila è considerato essenziale. Ci si dispone uno dietro l’altro in una coda armoniosa anche per entrare nei vagoni della metropolitana, così come per le preghiere al tempio. Tokyo è la città dei businessman in giacca e cravatta inginocchiati per l’offerta ai santuari, dei karaoke, dello shopping e del lusso, delle cerimonie del tè e dei giardini giapponesi.

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