Quanto son buoni i casoncelli? (Se gustati sulla Corsarola poi...)

Foto di Mario Rota
Un fastidio temporale in pieno pomeriggio ha scombinato un po' i piani di tanti. Se piove, come si può godere la "Casonsei Street", come qualcuno ha rinominato la Corsarola di Città Alta in occasione di questa terza edizione di De Casoncello, l'evento pensato per rendere omaggio a quello che è molto più di un semplice piatto della nostra tradizione. I casoncelli, infatti, per i bergamaschi sono lavoro (mica facile prepararli come Dio comanda), condivisione, famiglia, gioia (soprattutto al primo boccone...). Sono l'emblema dei nostri valori, ma a tavola. Semplici, ma buonissimi. Una festa se la meritavano, insomma. Anzi, una sorta di viaggio nel tempo lungo la linea tracciata dai casoncelli, nati qui (cari bresciani, mettetevi l'anima in pace: i casonsei son nostri) e ancora oggi parte integrante della nostra cultura, ma così buoni da poter essere anche reinventati dai migliori chef, quelli con fantasia e rispetto per le tradizioni. Non stupisce quindi che, la sera di venerdì 11 maggio, in Città Alta ci sia andata tanta gente nonostante il tempo ci lasciasse un po' così, in dubbio. E tra i tanti presenti c'era anche il nostro Mario Rota, che armato della sua inseparabile macchina fotografica ci ha regalato un bellissimo racconto per immagini della serata. Che è stato solo un gustosissimo antipasto (anche se decisamente ricco). Perché infatti De Casoncello continua oggi, sabato 12 maggio, e domani, domenica 13, con altri appuntamenti e altri eventi. Potete trovare tutte le info QUI. Intanto godetevi queste foto. E se vi viene il languorino, be', vi capiamo...























































