«In bocca al lupo leone»

Il saluto social a Gagliardini di tutto il gruppo nerazzurro

Il saluto social a Gagliardini di tutto il gruppo nerazzurro
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È fatta, Gagliardini è un calciatore dell'Inter. La mattina di mercoledì 11 gennaio il giovane centrocampista di Dalmine ha tenuto le visite mediche per la società meneghina e ha firmato il contratto che lo legherà per i prossimi anni al club del Biscione, con uno stipendio pari a circa 1,5 milioni di euro. La parola fine a una trattativa iniziata nell'ultimo giorno del 2016 è arrivata nel tardo pomeriggio del 10 gennaio e l'annuncio lo ha praticamente dato lo stesso calciatore attraverso Instagram, dove ha pubblicato lo stemma dell'Inter. In realtà Gagliardini era partito con l'Atalanta alla volta di Torino in vista della partita di Coppa Italia contro la Juventus. Gasperini, infatti, lo aveva inserito tra i convocati, come già successo per la partita contro il Chievo, non avendo avuto notizie dalla dirigenza circa la chiusura della trattativa. Poi, proprio sul pullman, la chiamata al ragazzo per la fumata bianca. E così, una volta sbarcato a Torino, Gagliardini è stato caricato su una macchina e portato a Milano, dove ha rilasciato le sue prime (impacciate) parole da interista.

 

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Da parte sua, comprensibilmente, la felicità di essere approdato a un club dalla gloriosa storia in Serie A e in Europa, ma anche il dispiacere di lasciare quella che, sin da bambino, è stata la sua seconda famiglia. Non stupisce, quindi, che sui social tutti i suoi compagni si siano lasciati andare a belle dimostrazioni di affetto nei suoi confronti, a dimostrazione di come l'atmosfera nello spogliatoio bergamasco sia bella e complice. Il saluto più sentito è arrivato da Conti: il terzino, infatti, è compagno di squadra di Gagliardini sin dalla tenera età e ha pubblicato una bella foto che ritrae i due insieme a Caldara e Grassi, altri due gioiellini nerazzurri cresciuti a Zingonia.

 

 

Altrettanto bello è il saluto pubblicato da Grassi, giusto un anno fa nella stessa situazione del compagno di squadra: dopo un girone d'andata fantastico, infatti, il Napoli lo comprò per circa 10 milioni di euro e il giovane classe '95 salutò Bergamo per giocarsi le sue chance ai piedi del Vesuvio. Purtroppo un infortunio lo fermò subito e non riuscì a giocare mai con i partenopei, che in estate lo hanno rimandato a Bergamo in prestito. Pubblicando la stessa foto pubblicata da Conti, il numero 88 nerazzurro ha voluto abbracciare virtualmente l'amico, augurandogli il meglio per il futuro.

 

 

Meno affettuosi ma altrettanto amichevoli e simpatici i saluti social che Andrea Petagna ha dedicato a Gagliardini. Pubblicando una foto in cui i due si abbracciano sul campo da gioco, il centravanti augura il meglio al «leone» di centrocampo, con un consiglio però: «Prima passa dal parrucchiere e a cambiare macchina». Come a dire: ora sei uno importante, tienine conto. E non potevano certo mancare i saluti della star dello spogliatoio nerazzurro, ovvero il capitano Papu Gomez. Da vero leader, il numero 10 atalantino ha preferito dedicare un messaggio comune a tutti i giovani italiani che si stanno mettendo in luce quest'anno nella Dea, Gagliardini compreso, definendoli «il futuro del calcio italiano».

 

In bocca al lupo leone ?? sei forte ci mancherai ?⚫️ però prima passa dal parrucchiere e a cambiare macchina ?? #bergamo #milano #atalanta

Una foto pubblicata da ANDREA PETAGNA (@andreapetagna) in data:

 

Di certo c'è che nonostante il dispiacere di veder partire un "figlio di Zingonia" e, soprattutto, una pedina fondamentale di questa fantastica squadra, i tifosi nerazzurri non possono che salutare con affetto Gagliardini, proprio come hanno fatto i suoi compagni. L'affare soddisfa tutti: la società, che si porta a casa almeno 22/24 milioni di euro (più bonus), e il giocatore, che va a giocarsi le proprie chance in una squadra dalle ambizioni internazionali e a guadagnare un bel po' di soldi. Senza dimenticare che, come dimostrato a Verona, la macchina perfetta costruita da Gasperini può tranquillamente fare a meno di Gagliardini. Insomma, i giocatori passano, la Dea resta. Sarà banale, ma è un motto che vale sempre.

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