Da sabato 13 nelle sale, per quattro giorni

"Si alza il vento" e cala il sipario L'addio del grande regista Miyazaki

"Si alza il vento" e cala il sipario L'addio del grande regista Miyazaki
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Si alza il vento, l’attesissimo film del giapponese Hayao Miyazaki, a un anno dalla prima mondiale a Venezia, arriva finalmente al cinema. Per volere dell’autore, in ogni sala in cui verrà proiettato, resterà in cartellone solo per quattro giorni. A Bergamo si potrà vedere da stasera ore 20.30 al Conca Verde; in provincia, all'UCI di Curno (proiezioni delle 14:10, 17:00 e 19:45) e a Treviglio (alle 15:00 20:00). Si alza il vento è anche il film che segna l’addio al cinema dell'indiscusso re e regista dell'animazione giapponese. O almeno così ha dichiarato ufficialmente.

La pellicola è la summa degli esercizi di stile del Miyazaki più maturo, rivolto a un pubblico adulto, che saprà stupire e affascinare gli spettatori. Oltre due ore di film in cui si trovano tutti i temi più cari e sofferti per Miyazaki: la guerra, gli aerei, la natura, il vento, l'amore. È forse il film più autobiografico e realistico del regista. Un’opera tutta sentimenti e complessità, che non deluderà lo spettatore. Si alza il vento, poi cala il sipario.

 

 

Il film. Il film è la biografia animata di Jiro Horikoshi, costruttore giapponese famoso per gli avveniristici aerei della Seconda Guerra Mondiale. Fu lui a progettare il caccia Mitsubishi A6M Zero (conosciuto come Zero Fighter), l’aereo utilizzato dai kamikaze anche nell'attacco a Pearl Harbor.
Il Jiro bambino dorme e sogna. La sua grande passione per il volo lo porta a immaginare la sua vita solo attraverso ali e costruzioni. Sogna di essere su un tetto, pronto a decollare su un aereo con le ali piumate spinto da uno strano motore dal rumore ovattato. All’improvviso un dirigibile lo fa precipitare.
Sullo sfondo dei grandi eventi che hanno dominato la storia del Novecento (il terremoto che distrusse Tokio nel 1923, la Grande Depressione, l’epidemia di Tbc, la Seconda guerra mondiale) si sviluppa la vicenda umana di Jiro. Incontra Nahoko, pittrice malata, che segnerà per sempre la sua vita sentimentale e personale. Miyazaky arriva fino alle porte della Seconda Guerra Mondiale, quando i sogni di Jiro dovranno battere in ritirata contro la dura realtà.

Il film rende omaggio anche al trentino Gianni Caproni, pioniere del volo e progettista di aerei all’avanguardia all’inizio del secolo scorso. Jiro incontra Caproni nei suoi sogni, e viene avvertito che gli aerei sono sogni maledetti, destinati a seminare morte. Gianni Caproni appare in sogno per ispirare Jiro nei momenti cruciali della sua vita, come una vera e propria guida, che lo conduce dall’inizio alla fine della sua avventura fino alla realizzazione del suo sogno.

 

Hayao-Miyazaki

 

Chi è Myazaky. Già Premio Oscar nel 2003 per La città incantata e Leone d’Oro a Venezia nel 2005, Miyazaky ha all’attivo dieci film. Il prossimo 8 novembre gli verrà conferito un Oscar alla carriera durante la sesta edizione dei Governors Awards. Si è scelto questo evento e non la notte degli Oscar per dare maggio risalto all’impegno del regista giapponese, che nei suoi film ha fatto ridere e piangere milioni di persone grazie a capolavori come Il mio vicino Totoro, La principessa Mononoke e Il castello errante di Howl.

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