Le stelle del balletto russo in città «Una danza leggera come il vento»

In Italia non si erano mai visti, i Russian Stars. Dal primo dicembre scorso, e fino al 4 febbraio, girano la Penisola. Anche Bergamo, domenica 28, ore 18, al Creberg Teatro. Stelle della danza classica russa che si aggiungono all’organico del Moscow State Classical Ballet: Olga Pavlova, Alexey Konkin, Sergei Skvortsov, Olga Doronina, Sergei Fedorkov. Artisti eclettici, formati in patria e scelti accuratamente dalla maestra, étoile e produttrice Liudmila Titova, che sarà la loro capofila e impreziosirà il cast con le sue performance in una versione attualizzata di un classico intramontabile di Cajkovskij: Lo Schiaccianoci. Ci parla del lavoro di una delle più prestigiose compagnie di giro di balletto classico di tutta la Russia, conosciuta ed apprezzata a livello internazionale, la direttrice Titova, appena trentenne ma dal curriculum già ricchissimo.
Ci sono più compagnie di ballo russe che durante l’inverno passano in tournée in Italia. La vostra, però, sembra costituire una sorta di «dream team» di genere. Sono solo i grandi nomi a fare la differenza?
«I grandi nomi certo stabiliscono subito un rapporto con il pubblico. Ma anche una compagnia che lavora con passione e sale sul palco riuscendo a emozionare conquista i suoi spettatori, che iniziano ad amarti e ad aspettare il tuo prossimo tour. Proprio come è successo al Moscow Classical Ballet in Brasile, Danimarca, Messico, dove ci aspettano ancora una volta per un altro tour».
L’Italia adora i balletti russi, e Lo Schiaccianoci in particolare: che spiegazione ha, secondo lei, questo fascino senza tempo?
«È la tradizione russa per il balletto che nello Schiaccianoci trova il suo massimo esempio, una grande musica e una grande coreografia fanno in modo che, dopo averlo visto una volta, vuoi tornare a vederlo: è questa, in sostanza, la magia del balletto classico russo».
Come è stato modificato, in particolare, l’impianto coreografico?
«Riprendiamo le coreografie classiche e le rendiamo più moderne: si può parlare di balletto neoclassico, i danzatori compiono più passi sul palco, acquistando la leggerezza del vento».