Accademia dello Sport per la Solidarietà

Torneo di Tennis 2025, gli ex Atalanta sicuri: «Dea e Gasperini sono fatti l'una per l'altro»

Tutti concordi Massimo Carrera, Marino Magrin, Oscar Magoni e Lino Mutti, passati dalla Cittadella dello Sport. Questa sera (23 maggio) ci sarà il tecnico nerazzurro con Gritti, de Roon e De Ketelaere

Torneo di Tennis 2025, gli ex Atalanta sicuri: «Dea e Gasperini sono fatti l'una per l'altro»
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Nemmeno la pioggia battente è riuscita a fermare le prime due serate del 49° torneo di tennis e padel dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo. Grazie ai due campi coperti realizzati grazie al contributo decisivo della Regione Lombardia è stato possibile portare a termine senza troppo affanno il fitto programma dedicato principalmente al torneo a squadre.

In campo tanti volti noti del passato calcistico bergamasco, da Massimo Carrera a Marino Magrin, da Oscar Magoni a Lino Mutti, che a margine dei loro impegni sul campo si sono soffermati sull’ultima, straordinaria stagione dell’Atalanta, che nella serata di oggi (venerdì 23 maggio) sarà presente al torneo con una nutrita rappresentanza di giocatori capitanata da mister Gian Piero Gasperini.

«La squadra ha lottato fino alla fine per uno storico tricolore, ma le squadre che le sono finite davanti credo avessero qualcosa in più – spiega Magrin a bordo campo –. Ancora una volta è stato eccezionale Gasperini con il suo staff, la società e tutti i giocatori, che ci hanno portato ancora una volta in Champions League. Cosa non facile, perché sembra scontato arrivare tra le prime quattro in classifica, ma non è così. Giocatore chiave? Se devo scegliere dico Lookman, ma da centrocampista ho un debole per Pasalic, senza nulla togliere a de Roon ed Ederson».

Un’ultima battuta sull’Accademia dello Sport: «È bello per noi sapere che le opere benefiche vanno avanti, ma lo è ancora di più ritrovarci ogni anno qui tutti insieme. Abbiamo anche qualche chiletto in più, però è sempre divertente ritrovare tanti amici».

Niente più racchetta da tennis, ma con quella da padel Massimo Carrera se la gioca alla grande: «Giochiamo per l’Accademia e i tre milioni in beneficenza raggiunti penso fossero un traguardo inimmaginabile all’inizio. Noi siamo sempre presenti e siamo contenti di partecipare. Ex calciatori, imprenditori e tanta gente che vuole il bene degli altri».

Sulla Serie A, l’ex bandiera atalantina dice Napoli, ma non si sbilancia molto: «Gioca in casa con una squadra che ha già raggiunto la salvezza, ma le partite si giocano sul campo, non sulla carta».

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Chi ha militato all’ombra del Vesuvio è Oscar Magoni, che però ricorda anche gli anni in nerazzurro e fa tanti complimenti alla stagione dell’Atalanta: «La società ha fatto un grande lavoro, ha operato bene, in sinergia con mister, staff e giocatori. Un grazie anche al pubblico, che è sempre stato da alta classifica. Stagione bellissima, credo che abbiamo vissuto anche una settimana di speranza scudetto, però avercene di stagioni così: a due partite dalla fine la squadra è già in Champions League. Poi in un percorso c’è sempre il momento del rimpianto, perché i due match europei col Club Brugge e poi la settimana dell’Inter avevano lasciato speranze diverse e aspettative migliori. Una stagione comunque da 8-9».

Ora, per Gasperini e società è il momento di sedersi al tavolo: «Tutti vogliono fare meglio e remano dalla stessa parte: Gasperini vuole sempre giocatori più performanti, che costano parecchio e il calcio purtroppo è fatto di soldi. I tifosi vogliono sempre di più, ma serve equilibrio: l’Atalanta deve competere con società molto più importanti, con budget molto più alti. Fortunatamente chi le gestisce fa un po’ di confusione e finisce dietro a chi lavora bene come la società orobica. Offerto un biennale al Gasp, come è nella storia dell’Atalanta: ipotizzo che ci sarà un po’ di fermento, ma che per il bene di tutti si possa arrivare all’accordo. L’uno ha bisogno dell’altro, secondo me».

Pensiero condiviso anche da Bortolo “Lino” Mutti: «È l’ideale per entrambe le parti: Gasperini qui a Bergamo sa di avere vicino ambiente e società. Il mestiere dell’allenatore ti porta a cambiare, certi cicli finiscono, però non vedo il motivo perché finisca questo, visti i risultati e la grande empatia con l'ambiente. È un connubio solido, forte, per cui portarlo avanti non è impossibile. Poi, per carità, magari ci sono situazioni che non conosciamo e che possono condizionare le scelte, ma visto il lungo percorso di convivenza, nonostante qualche problema poi risolto sempre nel migliore dei modi, mi auguro che il rapporto possa proseguire. L’anno scorso la vittoria della coppa, quest'anno una conferma meritata. E se la partita con l'Inter fosse andata diversamente, ci si poteva giocare lo scudetto».

Mutti, con cui la Dea degli anni ’80 scalò tre categorie, non teme un eventuale ridimensionamento: «Fa parte dello sport: tante società hanno programmi ambiziosi e tanti soldi in più, per poi ridimensionarsi. È sempre difficile portare avanti progetti di questo tipo. Tuttavia, penso che con la maturità del nostro ambiente, anche se dovessero nascere difficoltà, si supereranno. I bergamaschi sono abituati ad altro: siamo partiti dalla Serie C quando c’ero io, per cui non ci fa paura niente. Per quanto spero che il bel momento duri più lungo possibile».

E vediamo se gli accorati appelli dei colleghi riusciranno a far sbilanciare il mister, che proprio venerdì sera sarà ospite dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà. Una visita ormai tradizionale quella del tecnico di Grugliasco, che porterà con sé il fido vice Tullio Gritti, capitan Marten de Roon (Golden Vip di quest’anno) e Charles De Ketelaere che saranno anche protagonisti sui campi in terra rossa e su quelli da padel.

Una serata a forti tinte nerazzurre all’indomani dell’anniversario dello straordinario trionfo in Europa League che ha portato l’Atalanta tra le più alte vette del panorama calcistico continentale. Vette, questa volta vere e non figurate, alle quali è di certo abituato il folto gruppo di sciatori che si cimenterà con la racchetta in mano: Renato e Fabio Pasini, Filippo Della Vite, Cristof Innerhofer, Giulio e Guglielmo Bosca e Mattia Casse.

L’evento, come sempre, è gratuito e aperto al pubblico.

Risultati

Singolare B

  • Marconi b. Moretti 7-3
  • Rondi b. Buzzanca 7-6
  • Rossi b. Marconi 7-4
  • Latini b. Moretti 7-3

​Squadre Gruppo 1

  • Becker - Nadal 2-2
  • Panatta - McEnroe 3-1 ​

Squadre Gruppo 2

  • Ashe - Sampras 3-1
  • Federer - Agassi 3-1
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