Alpine Leisure Transformation

Turismo montano fra passato e futuro: a Gandino un incontro per il progetto "Alte"

L'obiettivo è esplorare esplorare le potenzialità espresse e implicite dei processi legati al turismo montano. Appuntamento alle 20.30

Turismo montano fra passato e futuro: a Gandino un incontro per il progetto "Alte"
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Un progetto dedicato alle Terre Alte, un'occasione per riflettere sul presente e sul futuro delle aree alpine, tra memoria storica, sostenibilità e nuove forme di turismo. Oggi, lunedì 7 aprile, alle ore 20.30 nell'auditorium della biblioteca di Gandino è in programma la presentazione pubblica del progetto Alte - Alpine Leisure Transformation, finanziato da Fondazione Cariplo, coordinato dal Dipartimento di Scienze Aziendali dell’Università degli Studi di Bergamo in partenariato con la Provincia di Bergamo e il Comune di Gandino.

Progetto Alte: di cosa si tratta?

Il progetto “Alpine Leisure Transformation - Alte” vuole esplorare le potenzialità espresse e implicite dei processi legati al turismo montano, con particolare focus sulle conseguenze che derivano dagli scenari di crisi derivanti dalla dismissione (potenziale, in atto o già accaduta) delle stazioni sciistiche della media montagna bergamasca e proporre degli scenari di trasformazione.

Più che agli effetti collaterali negativi dei beni, il progetto punta a dare evidenza ai potenziali effetti collaterali positivi. L’ambizione di Alte è, in ultima analisi, proporre un modello di intervento, profondamente partecipato dalle comunità locali, scalabile e replicabile.

«Alte - spiega Lorenzo Migliorati, responsabile scientifico del progetto e professore ordinario di Sociologia dei processi culturali e comunicativi dell’Università di Bergamo - è un progetto che prosegue una linea di ricerca sulla quale stiamo lavorando ormai da anni e che riguarda lo studio delle conseguenze della modernità industriale nelle aree montane. Ci occupiamo degli effetti dell'industrializzazione e della massificazione dell'uso delle terre alte, con particolare riferimento al turismo invernale. Con i partner del progetto, vogliamo che Alte generi conoscenza e sapere per affrontare le sfide sociali, economiche e territoriali che attendono il presente e il futuro della montagna, anche nel contesto dei cambiamenti climatici».

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Il ruolo dell'amministrazione

«Il Comune di Gandino - aggiunge il sindaco Filippo Servalli - vanta un patrimonio architettonico e artistico importante; comprende anche un'area montana di tutto rispetto. All'interno di essa si riconoscono tracce recenti e passate dell'opera umana, che sono altrettanto significative come quelle urbane, segno della resilienza degli abitanti e dell'ingegnosità dei fruitori di boschi, pascoli, aree turistiche».

« Lo sforzo dell'amministrazione - prosegue - è volto a riconoscere il racconto storico delle vestigia più o meno antiche e a riqualificarle in un contesto di modernità sostenibile. Per questo siamo molto orgogliosi di costituire un caso studio del progetto Alte, sicuri che ne deriverà un contributo prezioso per il nostro territorio e che il coinvolgimento della cittadinanza sarà uno dei cardini per la lettura del passato e la progettazione del futuro. Il nostro ringraziamento a tutti partners del progetto, che, siamo certi, assicureranno un risultato spendibile in loco ed esportabile nelle tante realtà affini delle nostre Prealpi».

Durante la serata il prof. Migliorati e il sindaco Servalli saranno affiancati dalla professoressa Federica Burini dell'Università di Bergamo. Il tema "Gandino e il Monte Farno, stazione sciistica d’antàn" sarà approfondito da Stefano Servalli, mentre Fabio Fregona e Paolo Castelli raccoglieranno spunti utili della comunità.

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