A Oltre il Colle

Tutti i Led Zeppelin in soli 6 minuti 85 brani risuonati con la batteria

Tutti i Led Zeppelin in soli 6 minuti 85 brani risuonati con la batteria
Pubblicato:
Aggiornato:

Interamente costruita con piante e arbusti locali, realizzata su un dosso isolato lungo la salita per il Pizzo Arera, circondata da una cortina naturale di alberi. La Cattedrale Vegetale di Giuliano Mauri, a Oltre il Colle, è uno spettacolo. Ora è diventata anche cornice di un progetto dal sapore epico, che ricorda (con le dovute proporzioni) il Live in Pompei dei Pink Floyd. Protagonista Lorenzo Ferrari, di Mornico al Serio, batterista dei Vittoria And The Hyde Park e dei Seraphins. Un video con un medley di sei minuti contenente piccoli stacchi di tutta la discografia dei Led Zeppelin. Si è portato piatti, rullante e tom al cospetto delle colonne verdi della basilica pulsante di Mauri. Si è sparato la musica nelle orecchie e ci ha suonato sopra. Gli stacchi più noti, come in Communication Breakdown, sono un concentrato di energia. I blues lenti alla Dazed and confused prevedono parti di batteria più d'atmosfera. Poi c'è l'incedere trascinante di Heatbreaker, fenomale. La chiusura su Hey hey What can i do. E poi un'ultima rullata, coincisa. Un atto di rispetto per una delle band più grandi del rock di tutti i tempi, che non ha mai accettato di dar vita a reunion dal sapore commerciale di sorta.

 

page1-1000-full

 

La domanda è: perché? Si tratta di un'idea originale per farsi conoscere: «Il video l'ho prodotto con il mio staff e cercheremo in ogni modo di renderlo virale, almeno per gli addetti del settore e gli amanti della musica». L'opera finale è una specie di cronologia, dal primo all'ultimo album, filmata dal regista Ivica Caglioni di Dalmine. «L’idea - racconta Ferrari al magazine online Redglaze - è nata circa un anno fa, quando volevo realizzare un video con un medley di diverse canzoni. Inizialmente avevo pensato a un mix di canzoni moderne e attuali, considerando che ultimamente mi sto occupando di canzoni pop/rock ed elettroniche attraverso i miei progetti. Dopo qualche giorno di ripensamenti, mi è venuta l’idea di fare un qualcosa di più importante e sostanzioso, qualcosa di più impegnativo… Mi sono subito venuti in mente i Led Zeppelin, li ho sempre visti come qualcosa di inarrivabile, qualcosa di veramente grande, per me sono dei geni, e dal punto di vista batteristico, il grande John Bonham ha ribaltato tutta la concezione del drumming che c’era prima di lui;in un certo senso  è stato un modernizzatore. Sono andato subito a informarmi su YouTube, nella speranza di non trovare la mia stessa idea fatta da qualcun altro. Fortunatamente non ho trovato nulla riguardante i Led Zeppelin, ho trovato invece delle ottime cronologie coverizzate con la batteria di altri artisti come Beatles, Nirvana, e tanti altri. A quel punto mi sono messo subito al lavoro».

 

page1-1056-full

 

Una preparazione di alcuni mesi. Ha comprato tutti gli album che gli mancavano e ha studiato ogni passaggio di batteria. Raccolto il materiale, ha realizzato il mix, mettendo i brani in ordine rigorosamente cronologico. Questione di rispetto. Nove album e 85 canzoni. Ha registrato le parti di batteria in studio, perché una performance così non si può improvvisare. Poi si è affidato ad Alessio Caglioni (in arte Ivica), che ha sempre seguito la parte fotografica e video dei suoi progetti musicali. Girare il video alla Cattedrale Vegetale è stata una sua idea. «Un modo per avvicinarmi a qualcosa di spirituale e portare il mio saluto al grande John», ha commentato Ferrari. Che si dice particolarmente affezionato al brano Fool In The Rain, perché è stato il primo brano che ha voluto imparare qualche anno fa per riproporre quel tipo di drumming in una canzone originale che stava registrando con un cantautore svizzero.

Aspettative dal progetto. Non ha obbiettivi altisonanti, per il progetto. «È più una cosa che ho fatto per me, una specie di ostacolo da superare, è stato un obiettivo per diversi mesi. Credo sia importante darsi degli obiettivi, soprattutto nel mio lavoro, altrimenti rischi di restare a fare la muffa nel tuo piccolo orticello con la speranza (insensata) che siano gli altri a doverti cercare».

Seguici sui nostri canali