A un passo dal sogno, nel futuro
Una giornata incredibile. L’ennesima, certamente non l’ultima visti gli impegni che sono dietro l’angolo, ma quando il campionato è ormai agli sgoccioli anche la domenica di Udinese-Atalanta passerà agli annali come una mitragliata di emozioni targate Atalanta. Per oltre 1.300 atalantini al seguito della Dea e per tutti quelli che nelle vene hanno sangue più che nobile, tutto neroblù.
L’attesa: bus stracolmi e autostrada intasata. Nella settimana che ha portato alla sfida di Udine, nonostante tutti avessero già negli occhi e nei pensieri la partita di sabato sera contro il Milan l’attesa è cresciuta pian piano. Le prenotazioni per i bus sono continuate inesorabili ma i posti disponibili erano già esauriti da giorni. Una dozzina di mezzi tra Club Amici e Chei de la Coriera, tante macchine al seguito e una conta dei posti liberi allo stadio che è stata monitorata quasi in tempo reale sul sito di Listicket: alle 23.30 di sabato sera, l’amico Andrea segnalava su Facebook che mancavano circa sessanta tagliandi; poi 52; poi 40. E via di questo passo, con l’attesa a scandire il conto alla rovescia. Carichi di panini e di tantissima voglia di vedere l’impresa, i più mattinieri si sono avvicinati alla partenza dei bus già alle 4 del mattino, mentre l'ultimo s'è messo in viaggio intorno alle 6.40. Lungo i 340 km di autostrada che dividono Bergamo da Udine, senza traffico a creare problemi, il tempo è cambiato parecchie volte (cielo coperto, pioggia, sole) ma il pensiero fisso di tutti era soltanto uno: andare in Europa.
Lo spettacolo della Dacia Arena. Una volta arrivati a destinazione, ecco lo spettacolo della Dacia Arena. Lo stadio dell’Udinese è veramente bellissimo, comodo da raggiungere e zeppo di parcheggi. Per i tifosi ospiti giunti da Bergamo è stato quasi un segnale poter entrare in questo impianto a pochi giorni dalla chiusura del bando e con l’Europa a portata di mano: praticamente, un passo dentro al futuro. Fuori dall’impianto, i giubbetti camouflage nerazzurri erano ovunque e anche nella zona della tribuna centrale (imponente e affascinante) l’accento e il dialetto bergamasco non era poi così raro. I giornalisti bergamaschi al seguito erano pochi, ma a L'Eco di Bergamo, BergamoPost e Bergamo&Sport si è aggiunto Bergamonews e lo spettacolo della Dacia Arena visibile a tutti è stato completato da quello che è al suo interno lo stadio friulano. Spazi accoglienti, servizi impeccabili e un contesto lavorativo di primissimo ordine sia per il prepartita che per le interviste del dopo gara. Un autentico gioiello da imitare e prendere a esempio proprio ora che anche Bergamo è vicinissima alla svolta del Comunale.
I 90' minuti in verde fluo: un punto d’oro. Fin dal riscaldamento, il settore ospiti ha caricato la squadra nel migliore dei modi e nonostante un’Atalanta quasi irriconoscibile in tenuta verde fluo (impossibile fare altrimenti, le maglie delle due squadre, soprattutto sulla schiena, si confondevano e all’andata gli ospiti dovettero giocare con dello scotch bianco applicato a mano) il sostegno per Gomez e compagni è stato importante. La squadra ha iniziato con il piglio giusto e dopo un paio di mezzi pericoli salvati da Berisha, la doppia grande occasione costruita da Gomez e Petagna ha scaldato gli animi prima del gol di Cristante. La zuccata del padrone di casa (San Vito al Tagliamento, suo paese natale, è a soli 40 km) ha portato meritatamente in vantaggio l’Atalanta e grazie a Cristante tutti i tifosi nerazzurri hanno potuto vivere una ventina di minuti con i piedi in Europa e l’adrenalina a mille. Dopo il riposo, la rete di Perica e la quasi totale assenza di alternative per Gasperini ha fatto pian piano accettare il pareggio come un risultato decisamente prezioso e accompagnati dal sole è iniziato il rientro a Bergamo del popolo nerazzurro in trasferta.
Sky Go, radio e Livescore: gufate reali. Sulla strada del ritorno, tutti hanno seguito le partite di Inter e Fiorentina. Chi con Sky Go sul bus della squadra, chi con il cellulare e la radio in streaming sui bus dei tifosi e chi solo con Livescore (applicazione per seguire i risultati dallo smartphone): nessuno ha mancato di tenere un occhio e un orecchio tesi per capire quanto pesasse il punto conquistato a Udine. Pare che le gufate non siano certo mancate e intorno alle 17 i risultati hanno regalato il sorriso più grande di un popolo intero che ormai è arrivato alla cassa per riscuotere il sogno. Perché la gioia fosse totale e incontenibile mancava solo una bella vittoria della Roma e in serata anche l’ultimo atto della giornata quasi perfetta si è compiuto: 4-1 per i giallorossi e tutti a nanna. Il tecnico Gasperini, per non lasciare nulla al caso e per studiare gli avversari da vicino, questa volta ha gufato gli avversari direttamente dallo stadio e ha lasciato il Meazza sul 3-1 per la Roma. Tutto si è incastrato nel modo giusto e adesso bisogna solo aspettare. Non è facile, ma non abbiamo alternative: fidatevi, il tempo passa e manca sempre meno a sabato. Preparatevi tutti, sarà la notte più importante degli ultimi 27 anni.