Per fare del bene

Una serata nel ricordo del sorriso di Fabio Pasini. Anche per aiutare la sua famiglia

Il 42enne è mancato prematuramente a giugno. La nipote Nicole ha lanciato una raccolta fondi online, Cristina Begnigna ha organizzato una serata benefica per martedì 30 agosto a Zanica

Una serata nel ricordo del sorriso di Fabio Pasini. Anche per aiutare la sua famiglia
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di Laura Ceresoli

«Vedersi pochi giorni prima, sorridere ricordando i bei momenti trascorsi insieme e poi, all'improvviso, sapere che il mio amico Fabio non c'era più: è stato uno shock. Era un ragazzo dal cuore grande, adorava gli animali, in particolare i pappagalli, e provava un amore immenso per la moglie Marisa e le sue dolci bambine di tredici, sette e cinque anni. Ecco perché, ora che è volato in cielo, voglio fare qualcosa di importante per sostenere la sua famiglia».

Parla così la stezzanese Cristina Begnigna che ha deciso di organizzare una serata in memoria di Fabio Pasini, morto all'improvviso il 12 giugno scorso a soli 42 anni. L’appuntamento è per martedì 30 agosto, all’oratorio San Giovanni Bosco di Zanica a partire dalle 19.

Fabio Pasini

«Fabio era una bellissima persona, eravamo amici da tanti anni - spiega Cristina - così un giorno, parlando con il mio compagno Manuel, è nata l'idea della festa di beneficenza. Io e Fabio ci siamo conosciuti quando avevo 14 anni, un'amicizia che portavamo avanti da anni, nonostante le nostre strade si fossero poi divise col crescere, e non avrei mai potuto far passare inosservata questa morte inaspettata. Così ho esposto il mio pensiero al barzellettiere Giuseppe Morotti con il quale ho già intrapreso altre esperienze in passato a scopo benefico. Lui mi ha subito appoggiata e, con me, ha organizzato tutto. Un ringraziamento particolare va anche al curato di Zanica, don Omar, che ha dato man forte a questa iniziativa dandoci spazio in una serata infrasettimanale della festa all'oratorio».

Tuttavia Cristina, nei giorni scorsi, non si sentiva del tutto appagata: «Sentivo che avrei potuto fare di più. Così ho nuovamente parlato con Giuseppe dicendogli che avrei voluto creare oggetti e metterli in vendita a scopo benefico durante la festa. Allora ho iniziato a dipingere tazze, disegnare e creare borse e orecchini. Ora sì che mi sento soddisfatta perché molte persone mi hanno supportata emotivamente e le prime a farlo sono state proprio le sorelle di Fabio, Elena e Sara, che ringrazio per avermi dato la possibilità e l'onore di questa grande iniziativa». (...)

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