A Villongo, torna il 1 gennaio

La meraviglia del presepe vivente

La meraviglia del presepe vivente
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Un presepe vivente che è pura magia. Una rievocazione storica tra le più coerenti in Italia, e una delle più emozionali. A Villongo, da ormai diciotto anni, la Compagnia “Gli Amici” mette in scena, su un'intera collina in Via Sella (verso Foresto Sparso), il racconto della natività di Gesù. Sessantadue casette di legno che si snodano lungo un sentiero, per narrare la venuta del Re dei Re con tutti i personaggi che la storia prevede: oltre trecento comparse che, in costumi d'epoca cuciti rigorosamente a mano, danno vita ad una delle più belle rievocazioni dell’evento evangelico. E non manca proprio nulla: dal Palazzo di Erode all'inizio del sentiero fino alla capanna, tutto è curato nei minimi dettagli, anche per quanto riguarda gli arredi e le suppellettili. Ci sono dunque una segheria, una casetta dove si tosa una pecora (vera!) e poi si carda la lana, un'altra decorata da centinaia di bachi da seta, provenienti direttamente da Verona. E poi ancora, c'è l'abitazione dove una donna ricama o lavora a maglia. Nulla è lasciato al caso e, anzi, è talmente evidente la cura prestata per ogni abitazione, che è impossibile non restare a bocca aperta. A volte, quando scende la sera, l'atmosfera è talmente magica, tra le luci soffuse delle capanne, che pare di entrare davvero in un mondo antico, un'epoca che risale a duemila anni fa. Appesa ad un filo c'è naturalmente anche la stella cometa, che viaggia lungo il percorso, illuminando la notte.

Tutto è talmente bello e ricco di poesia da destare meraviglia non solo nei bambini, ma anche negli adulti che accorrono da tutta Italia ed Europa: si contano infatti oltre 50.000 presenze all'anno, provenienti da Germania, Francia, Inghilterra, e dalle altre regioni dello stivale. L’importanza dell’evento è tale che a Villongo ci sono cartelli stradali permanenti ad indicare il luogo da cui partono le navette autobus per arrivare in Via Sella.

«L'idea è nata nel 1996, quasi per caso – racconta l'ideatore Giovanni Bellini, impresario edile -. Invitai a cena una ventina di persone, proponendo loro di creare un presepe vivente sulla collina. La maggior parte di loro accettò con entusiasmo, e solo pochi mostrarono dubbi a riguardo. Così partimmo con una ventina di capanne e le prime comparse. All'inizio avrei anche potuto costruire le capanne con i miei dipendenti, ma si sarebbe perso il senso dell'iniziativa: fare qualcosa di comunitario, tutti insieme. Così nacquero le prime abitazioni, con assi di legno montate de un gruppo di amici». A cucire tutti gli abiti è ancora oggi la sorella di Giovanni, Silvia Bellini, che con ago, filo e stoffe colorate ha creato tuniche e copricapi. Un vero e proprio capolavoro vivente, mosso dal cuore di un intero paese e dai paesi limitrofi, che aderiscono ogni anno. I figuranti, infatti, non sono solo di Villongo, ma anche di Viadanica e di Credaro.

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Nel percorso che sale lungo la collina viene anche offerto vin brulé e panini imbottiti, in cambio di un'offerta libera. Il denaro raccolto viene poi devoluto in beneficenza, ogni anno ad un progetto diverso.

I prossimi appuntamenti per il Presepe Vivente saranno il 1 gennaio, giorno di Capodanno, domenica 4 gennaio e, infine, martedì 6 gennaio, quando alle ore 14.30, dalla Parrocchia di Villongo (S. Filastro), un corteo accompagnerà i Re Magi al presepe. La giornata terminerà alle ore 18 con la sfilata delle comparse alla capanna della Natività e la celebrazione della Santa Messa. Per informazioni è possibile contattare i numeri 348.8596582, 348.8913939 o 035.927141, oppure visitare il sito www.ilpresepiovivente.it. Gli orari delle rappresentazioni sono sempre dalle 14.30 alle 18 con l'ultimo bus navetta che sale in collina alle 17.30.

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