Incontro tra culture

Il Mais Spinato di Gandino ambasciatore in Messico all’incontro dei "Pueblos del Maiz"

Una delegazione della Comunità del Mais Spinato ha partecipato fra fine maggio ed inizio giugno all'evento di Mérida

Il Mais Spinato di Gandino ambasciatore in Messico all’incontro dei "Pueblos del Maiz"
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Un gustoso biglietto da visita che dice più di mille parole, capace di aprire orizzonti di crescita e confronto anche oltreoceano.

Una delegazione della Comunità del Mais Spinato di Gandino, formata dal presidente Antonio Rottigni e dallo chef Diego Fiori, ha partecipato fra fine maggio ed inizio giugno all’incontro annuale della "Rete Delice" tenutasi a Merida (Messico) e compresa fra le attività della rete internazionale "Pueblos del Maiz".

La rete Pueblos del Maiz

La rete Pueblos del Maiz è nata nel 2022, grazie a quattro città facenti parti delle Città Creative Unesco per la Gastronomia: Puebla e Merida (Messico), San Antonio (Texas) e Tucson (Arizona). Dall’inizio di quest’anno anche Bergamo (e per suo tramite Gandino e la Comunità del Mais Spinato) è entrata a far parte di un network che ha l’importanza di promuovere il significato e l’importanza del mais nella cucina e nella cultura alimentare di ciascuna città aderente, sviluppando eventi internazionali di rilievo.

«In Messico - sottolinea Rottigni - abbiamo vissuto intense giornate di incontri e conferenze, con al centro la sostenibilità e l’importanza delle origini. Numerosi chef internazionali si sono confrontati con i ragazzi delle scuole alberghiere di Merida sulle proposte gastronomiche attuali e sulle opportunità concrete per innovare la cucina tipica, sempre nel rispetto della qualità delle materie prime. Il mais è stato il comune denominatore, elemento che lega le comunità di tutto il mondo con un ideale collegamento spirituale alla Madre Terra. I prodotti della nostra filiera a base di Mais Spinato di Gandino sono stati protagonisti con la classica polenta, ma anche con frollini e gallette integrali».

L'evento a Mérida

Lo chef Fiori ha ricevuto unanimi apprezzamenti per le ricette proposte e suscitato grande curiosità fra gli “chef del futuro”, che hanno richiesto a più riprese selfie fotografici. Accolti dal comitato organizzatore, in particolare da Josè Luis Martinez Semerena, direttore di Sviluppo Economico Turismo Merida, dal sindaco e dalle diverse autorità locali, i gandinesi hanno consegnato, a ricordo dell’incontro, una preziosa serigrafia con la riproduzione del centro storico di Gandino, realizzata dall’orafo Mauro Moioli.

Mérida è la vivace capitale dello stato messicano dello Yucatán, profondamente legata a storia e cultura dei Maya. Per millenni il mais ha costituito la base alimentare e nutrizionale della popolazione al punto che, secondo la tradizione locale, tutti gli esseri umani sono “figli del mais”. La Rete Delice di cui si è celebrato l’annuale meeting è un network professionale internazionale, dedicato alle città globali che si riuniscono per acquisire competenze sull'utilizzo del food & gastronomy, come potente strumento per lo sviluppo del proprio territorio, anche attraverso la condivisione di esperienze.

Nei giorni degli incontri i ristoranti della città, così come l’area feste attorno all’Hermitage e al quartiere di San Sebastian, sono state animate da cene a tema, convegni, assaggi di cibo di strada, spettacoli, mostre all'aperto e approfondimenti della cultura Maya. Sin d’ora per tutti l’appuntamento per il prossimo autunno a Gandino, quando tornerà la rassegna “I Giorni del Melgotto”, che nel 2024 taglierà il traguardo della diciassettesima edizione.

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