Dal 4 al 6 settembre

La cucina bergamasca nel mondo: la città ospita l’incontro tra le “Città Creative Unesco”

Tre giorni dedicati alla creatività culinaria, con delegazioni e chef provenienti da Stati Uniti, Grecia e Giappone

La cucina bergamasca nel mondo: la città ospita l’incontro tra le “Città Creative Unesco”

Dal 4 al 6 settembre, Bergamo ospita il secondo incontro internazionale di scambio gastronomico tra le “Città Creative Unesco”. Un evento diffuso tra città e territorio che unisce visite, momenti di formazione, showcooking e una cena evento conclusiva. L’iniziativa coinvolgerà istituzioni locali e e ospiti internazionali.

Bergamo colleziona targhe internazionali

Dal 2019, anche Bergamo fa parte della rete delle “Città Creative Unesco”, che oggi riunisce 350 città in otto settori creativi, di cui 56 riconosciute per la gastronomia. Un titolo arrivato non per caso, ma anzi, ottenuto grazie all’eccellenza della nostra tradizione enogastronomica e alla ricchezza di un territorio che unisce qualità produttiva e cultura diffusa.

A gennaio dell’anno scorso, Bergamo è entrata anche nel network internazionale “Pueblos del Maíz”, nato in Messico e negli Stati Uniti per valorizzare il ruolo del mais nelle culture alimentari. È la prima città europea a farne parte, l’unica fuori dal continente americano.

Le bandiere straniere

Alla tre giorni, arriveranno a Bergamo le delegazioni di quattro città: Tucson (Arizona, Usa), San Antonio (Texas, Usa), Salonicco (Grecia) e Usuki (Kyushu, Giappone). Ogni delegazione sarà accompagnata da un rappresentante della città targata “Creativa Unesco”, e da uno​ chef ambassador, chiamato a raccontare la propria tradizione culinaria attraverso ricette uniche e interpretazioni creative.

A fare gli onori di casa sarà il Comune di Bergamo, rappresentato da Claudio Cecchinelli, focal point di Bergamo Città Creativa per la Gastronomia e vicecoordinatore mondiale del network Unesco della Gastronomia, insieme all’Associazione cuochi bergamaschi e a Coldiretti.

 Il programma 

Il programma si apre domani (giovedì 4) con visite in Val Cavallina e nelle Terre del Vescovado tra storia ed eccellenze vitivinicole. Venerdì 5, invece, spazio alla ricerca e al confronto: al Crea (Centro di ricerca cerealicoltura e colture industriali) si parlerà di produzione e conservazione del mais, mentre all’Università di Bergamo si terrà un incontro su internazionalizzazione, economia, marketing e alimentazione. Nel pomeriggio, alle 17, la Fiera di Sant’Alessandro ospiterà uno showcooking internazionale con quattro chef delle Città Creative, che reinterpreteranno piatti iconici a base di mais.

Infine, sabato 6, alle 20,sarà il momento della cena-evento “Cucine in dialogo”, organizzata dall’Associazione cuochi bergamaschi: otto chef, tra locali e internazionali, daranno vita a un menu che unisce tradizioni di America, Asia ed Europa.

L’iniziativa è a scopo benefico: il ricavato sosterrà “Ol dinsà”, progetto di sicurezza alimentare che distribuisce pasti a domicilio nel Comune di Bergamo. Posti limitati, prenotazioni via WhatsApp al 392 681 5377