carramba che sorpresa!

Da Modugno ai Måneskin, con la Carrà sempre presente: ecco il "Museo della Rai per Raffa in the Sky"

È stato inaugurato l'allestimento nel ridotto Gavazzeni e sono stati rivelati ulteriori dettagli sull'opera lirica a brevissimo in scena

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di Marta Belotti

«Al museo anche i più giovani si mettono a ballare e spero che qui possa succedere altrettanto». Con queste parole Alberto Allegranza, direttore del Museo della Radio e della Televisione Rai di Torino ha inaugurato questa mattina, martedì 26 settembre, il "Museo della Rai per Raffa in the Sky", un allestimento sperimentale per onorare e sostenere l'originalità e il coraggio del progetto di Raffa in the Sky, l'opera lirica che debutterà venerdì prossimo, il 29 settembre al Donizetti.

Il museo, tra radio, televisione e abiti della Carrà

A ingresso gratuito, l'allestimento si trova nel ridotto Gavazzeni del teatro Donizetti e si compone di radio e televisioni d'epoca, che, a scelta dei visitatori, proiettano e riproducono immagini e discorsi strettamente legati alla storia d'Italia: dal primo annuncio radio del 6 ottobre 1924, a quello che proclamava la fine della II Guerra Mondiale, e poi anche i vincitori di Sanremo (giusto per citarne alcuni).

«Vogliamo che sia un museo esperienziale - ha ribadito Allegranza -. Ogni spettatore potrà davvero ascoltare ciò che più desidera usando i comandi centrali per poi lasciarsi stupire». Ad apparecchi radio e televisori si aggiungono gli iconici abiti indossati da Raffaella Carrà in Canzonissima 71 e 74. Ingresso martedì-venerdì ore 16-19; sabato ore 10-13 / 16-19; domenica ore 10-13; per il pubblico dell’opera a partire da 30 minuti prima dell’inizio; lunedì 2 ottobre chiusa.

Berta con la maglia della Carrà

L'inaugurazione del museo è stata anche occasione per rivelare qualche nuovo dettaglio sull'opera Raffa in the Sky, alla cui prima manca davvero pochissimo. Il progetto, che fin da subito e ancor oggi lascia qualche perplessità, vede i promotori e gli organizzatori ormai completamente immersi e pronti a dimostrare di essere riusciti a fare qualcosa di grande. Il presidente di Fondazione Donizetti, Giorgio Berta, ha anche rivelato strappando sorrisi al pubblico: «In occasione della prima ho commissionato al mio sarto una maglia con la foto della Carrà e con scritto "Carramba". Mi ha chiesto: "Dottore, tutto bene?", perché in genere il mio stile è molto più serioso».

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Angela Ranica

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Alberto Allegranza e Giorgio Gori

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Renata Ciaravino e Francesco Micheli

Nuove anteprime

Francesco Micheli, regista dello spettacolo, e Renata Ciaravino, librettista, hanno rivelato ulteriori dettagli della trama. Come già detto, Raffaella è un alieno mandato sulla Terra dal pianeta Arkadia a proclamare la libertà di espressione. L'effetto della rivoluzione della Carrà viene reso nell'opera attraverso le vicende di Vito e Carmela, arrivati a Bergamo dal Sud. Svelati anche alcuni brani che saranno nell'opera e che questa mattina sono stati interpretati da Angela Ranica (a interpretare Raffaella Carrà sarà però Chiara Dello Iacovo, attrice diplomata alla Scuola del Teatro Stabile di Torino e cantante con partecipazioni a Musicultura 2015 e al Festival di Sanremo).

La prima Capitale che commissiona un'opera lirica

Il sindaco Giorgio Gori ha riassunto il significato di tutta l'operazione Raffa in the Sky: «Il progetto di Fondazione Donizetti è nato otto anni fa con l'intenzione di far conoscere il compositore bergamasco ai suoi concittadini, poi siamo passati a cercare di diffondere la cultura della lirica e farla tornare popolare anche fra i più giovani. Abbiamo lavorato nei quartieri, nelle carceri, nelle scuole e, dopo questa esperienza, ci siamo sentiti abbastanza solidi da poterci arrischiare nel proporre un'opera lirica nuova, che nascesse dalla contemporaneità e sapesse parlare dei nostri tempi. Ormai siamo arrivati a settembre e cominciamo a interrogarci su cosa resterà di questo anno della cultura. Siamo la prima Capitale ad aver proposto un'opera lirica e spero che il risultato sarà uno dei lasciti di questo anno così intenso».

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