Teatro

“Ditegli sempre di sì” al Donizetti, l’allegra follia firmata De Filippo

Secondo titolo per la stagione di prosa dopo l’ottimo avvio con “Re Lear”. Lo spettacolo, partito in tour da Todi il 23 novembre, ha fatto registrare il tutto esaurito a ogni replica

“Ditegli sempre di sì” al Donizetti, l’allegra follia firmata De Filippo
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L’avvio della stagione di prosa, lo scorso dicembre, è stato da incorniciare: 5mila le presenze per Glauco Mauri e il suo Re Lear. Il secondo titolo del cartellone va in scena da martedì 11 a domenica 16 gennaio (ore 20.30, domenica 16 ore 15.30): un testo firmato da Eduardo De Filippo, “Ditegli sempre di sì”, a cura della Compagnia di Teatro di Luca De Filippo.

Lo spettacolo, partito in tour da Todi lo scorso 23 novembre, finora ha fatto registrare il tutto esaurito a ogni replica. «Un successo – sottolinea Carolina Rosi, vedova di Luca De Filippo, morto nel 2015 - imprevedibile per i tempi che stiamo vivendo. Unire una compagnia così numerosa, che tra attori e tecnici sposta circa venti persone, e affrontare questo particolare testo di Eduardo è stato certamente rischioso. Nessuno di noi immaginava che la risposta del pubblico sarebbe stata così forte e coesa e di questo siamo molto felici».

“Ditegli sempre di sì” è uno dei primi testi di Eduardo De Filippo (una prima stesura è del 1925) ed è il primo in assoluto in cui il grande drammaturgo affronta il tema della follia. Un’opera vivace e molto divertente, tra le più fortunate seppure tra le meno note del repertorio eduardiano, il cui protagonista, Michele Murri (interpretato da Gianfelice Imparato), è un pazzo metodico con la mania della perfezione.

La sua pazzia è vera: infatti è stato per un anno in manicomio e solo la fiducia di uno psichiatra ottimista gli ha permesso di ritornare alla vita normale. Michele è un pazzo tranquillo, socievole, cortese, all’apparenza l’uomo più normale del mondo, ma in verità la sua follia è più sottile perché consiste essenzialmente nel confondere i suoi desideri con la realtà che lo circonda; eccede in ragionevolezza, prende tutto alla lettera, ignora l’uso della metafora, puntualizza e spinge ogni cosa all’estremo. Tornato a casa dalla sorella Teresa si trova a fare i conti con un mondo assai diverso dagli schemi secondo i quali è stato rieducato in manicomio. Tra equivoci e fraintendimenti, alla fine ci si chiede: chi è il vero pazzo? E qual è la realtà vera?

«Ditegli sempre di sì è una commedia in bilico tra la pochade e un vago pirandellismo, un congegno bizzarro in cui Eduardo si applica a variare il tema della normalità e della follia, consegnando al personaggio di Michele Murri, il protagonista, i tratti araldici della sua magistrale leggerezza. L’intreccio è di una semplicità disarmante e si direbbe che l’autore si sia programmaticamente nascosto dietro la sua evanescenza per dissimulare l’inquietudine, e la profondità, che vi stava insinuando. Come se ne avesse pudore, o paura - racconta il regista Roberto Andò -. Nonostante il grande successo tributatole negli anni della compagnia Scarpetta e poi nelle stagioni del Teatro Umoristico, “Ditegli sempre di sì” a un certo punto venne messa da parte. Frutto di successive elaborazioni, e per un certo tempo, nel suo derivare dalla farsa scarpettiana, lasciata aperta all’improvvisazione, Eduardo provvide a darne una versione definitiva e italianizzata in occasione della sua regia televisiva del 1962, in cui, a mio parere, rivestendo ancora una volta i panni del protagonista, si produsse in una delle sue più grandi interpretazioni».

Biglietti da 15 a 38 euro; ridotti da 12 a 30 euro. L’accesso a teatro è consentito ai possessori di Green Pass rafforzato, con obbligo di indossare mascherina Ffp2. Biglietteria del teatro aperta al pubblico da martedì a sabato dalle 13.00 alle 20.00 (festivi esclusi), telefono 035.4160 601/602/603.

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