Titoli e spettacoli del primo "Donizetti Opera" a firma del direttore artistico Riccardo Frizza
Il suo primo cartellone si contraddistingue per collaborazioni internazionali, lavoro filologico e centralità del compositore bergamasco

Il primo Donizetti Opera firmato dal nuovo direttore artistico - nonché musicale, ruolo che ricopriva già in precedenza -, Riccardo Frizza, è pronto. Sono ufficiali i titoli dell'edizione 2025 del festival internazionale dedicato al celebre compositore bergamasco che animerà i teatri di Bergamo, città di Gaetano Donizetti.
I primi biglietti saranno disponibili da giugno e gli appuntamenti si concentreranno dal 14 al 30 novembre.
I grandi titoli
Organizzato dalla fondazione Teatro Donizetti di Bergamo presieduta da Giorgio Berta e con la direzione generale di Massimo Boffelli e il sostegno del Comune di Bergamo, il festival si articolerà per tre week-end consecutivi con quattro titoli proposti in tre nuovi allestimenti: al Teatro Donizetti andranno in scena Caterina Cornaro in prima moderna, con l'intero testo poetico musicato da Donizetti e il finale secondo la volontà del compositore (venerdì 14, sabato 22 e domenica 30 novembre), e Il furioso nell'isola di S. Domingo nella versione integrale della partitura del 1833 (domenica 16, venerdì 21 e sabato 29 novembre); al Teatro Sociale, in Città Alta, sarà presentato il dittico formato dagli atti unici Il campanello, nella versione del 1837, e Deux hommes et une femme nella versione originale francese (sabato 15, domenica 23 e venerdì 28 novembre).
Sul podio, oltre al direttore artistico e musicale Riccardo Frizza, due giovani talenti come Alessandro Palumbo ed Enrico Pagano. Firmano le regie Francesco Micheli, Manuel Renga e Stefania Bonfadelli.
«Nel segno della continuità»
Nel merito del passaggio di direzione artistica e del novo programma, Berta tiene a precisare: «Pur a seguito del naturale avvicendamento alla direzione artistica, il fertile rapporto tra la Fondazione e Francesco Micheli prosegue anche quest'anno con forme diverse, ma con il comune obiettivo di valorizzare la figura del grande compositore bergamasco Gaetano Donizetti. In tal senso si inserisce la collaborazione nella regia dell'opera Caterina Cornaro, nonché la conferma da parte del maestro Frizza dei titoli proposti dal predecessore per il cartellone, a cui il nuovo direttore artistico e musicale ha lavorato cesellando accuratamente la scelta delle voci, con nomi di punta del repertorio belcantista, nel segno di una voluta continuità di intenti, ampiamente testimoniata».

Riccardo Fassi, foto di Paulina Jowita Koltun

Fulvio Valenti

Enea Scala

Carmela Remigio, forto di Mirco Panaccio
Punti focali
Frizza sottolinea: «Il programma rispecchia la strada indicata dalle linee guida triennali che abbiamo presentato lo scorso gennaio e a cui abbiamo lavorato accuratamente in questi mesi. Infatti, oltre alla coproduzione con il Teatro Real di Madrid, fra i più prestigiosi teatri al mondo, questa visione si concretizza anche nella collaborazione con Opera Rara. L'attenzione alla voce e alla musica donizettiana è il cuore pulsante delle iniziative in cartellone: le quattro opere, tutte proposte in nuovi allestimenti, presentano cast formati da artisti di fama internazionale affiancati da giovani talenti, che un festival ha il dovere di promuovere e far scoprire. L'attenzione ai giovani vedrà, inoltre, l'apertura imminente di un bando d'eccezione, rivolto a librettisti Under 35, per la nuova opera young dedicata a Gaetano Donizetti e suo fratello Giuseppe, che debutterà nel 2026».
Il legame con Donizetti
Elena Carnevali, sindaca di Bergamo, aggiunge: «Il Donizetti Opera è molto più di un festival: è un patrimonio vivo della nostra città, espressione della sua identità profonda e del suo spirito accogliente, creativo, colto. Con la nuova direzione artistica di Riccardo Frizza il legame con Gaetano Donizetti si rinnova con forza, nel segno di una visione che unisce continuità e innovazione, e punta ad una maggiore internazionalizzazione a partire dalla coproduzione del titolo inaugurale. Mi piace ricordare tra le tante iniziative il bando per giovani librettisti al fine di cercare nuovi talenti per l'opera contemporanea. Perché questo è il senso più profondo del Donizetti Opera: custodire il passato guardando al futuro».
Tema centrale: il matrimonio
Ogni opera porta alle sue spalle un lungo lavoro, anche filologico. Quest'ultimo è stato supportato e seguito dal Centro studi della fondazione Teatro Donizetti diretto da Paolo Fabbri, che ha contribuito a individuare le edizioni critiche delle partiture pubblicate da Casa Ricordi, realizzate con il contributo e la collaborazione della Fondazione bergamasca.
«Le trame che il festival Donizetti Opera 2025 porta in scena – spiega Paolo Fabbri – paiono variazioni su un unico tema: il matrimonio. In Caterina Cornaro la protagonista vorrebbe stringerlo con l’amato, ma ragioni politiche, dure fino al ricatto, la obbligano a un’unione d’altro tipo. Una moglie fedifraga e sprezzante ha fatto smarrire il senno al Furioso che impazza nell’isola di S. Domingo. Le fantasiose trovate di un ex della sposa, nel Campanello, impediscono al neo-coniuge di trascorrere con lei la prima notte di nozze. In Deux hommes un marito redivivo e il nuovo sposino fanno a gara per sbarazzarsi di une femme troppo volitiva e perfino manesca».
«Sempre in crescita»
In conclusione, Massimo Boffelli, direttore generale della fondazione Teatro Donizetti, aggiunge: «Ogni edizione del Donizetti Opera è una sfida creativa e organizzativa, che tutta la Fondazione affronta con grande entusiasmo, competenza e professionalità. Il festival anno dopo anno è in continua crescita, come dimostrano numeri, qualità e visibilità, oltre al gradimento espresso dal pubblico, sempre più internazionale, e dalla critica. L'obiettivo primario di valorizzare il repertorio donizettiano con uno sguardo contemporaneo e continuare a rafforzare il prestigio del festival a livello mondiale. E il cartellone 2025 ne è la prova concreta».