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A Daste torna “Berghem Gin Fest”. Alla scoperta dei distillati orobici

Protagoniste della due giorni, venerdì 8 e sabato 9 marzo, le etichette locali di gin

A Daste torna “Berghem Gin Fest”. Alla scoperta dei distillati orobici
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Tutto è nato da un’idea di Gin Ceck, pseudonimo social di Francesco Milanesio, bresciano, noto influencer del settore che con la sua passione virale ha rapito migliaia di follower. Facendo rifermento a un settore in forte crescita, al quale ha cominciato ad appassionarsi come tanti durante il cupo periodo del lockdown. «A marzo 2020 ho cominciato a informarmi, ad acquistare vari gin, e a ottobre mi ero già costruito un angolo bar nel soggiorno di casa. A dicembre ho aperto la pagina Instagram dove postavo le foto delle bottiglie della mia allora piccolissima collezione per condividerle con altri appassionati». In seguito sono arrivate le dirette, i contatti con i produttori bresciani, la pagina è cresciuta, e a settembre 2021 Francesco ha lanciato la prima edizione del Brixia Gin Festival, replicato un paio di mesi più tardi in chiave bergamasca. E oltre.

E proprio della Berghem Gin Fest stiamo parlando: venerdì 8 e sabato 9 marzo torna al Daste, ex centrale di via Daste e Spalenga, a Bergamo. Un vero e proprio tour alla scoperta dei produttori di gin del territorio. Dalle 20 alle 2 il Daste sarà il salotto ideale per amanti e appassionati, che si ritroveranno in un evento che ha come scopo la valorizzazione e la promozione dei distillati di ginepro e dei produttori bergamaschi, siano essi grandi e affermati, o nuove proposte del settore.

Foto della passata edizione

L’idea di partenza è molto semplice e Milanesio la spiega in poche parole: «Mi capitava spesso di parlare di gin con avventori e baristi. Da questi incontri ho sempre percepito la poca conoscenza dei gin locali e artigianali. Spinto dalla passione, ho voluto creare una vetrina per i produttori locali. È nato così il primo Gin Festival, dove ho cercato di coinvolgere i migliori produttori della mia città in un format che unisse degustazione, racconto e divertimento. Il seguito è la storia di un evento che oggi tocca decine di province e città in tutta Italia».

Passione e coraggio sono le due principali virtù che uniscono i produttori di gin artigianali. Un mondo che si allarga sempre di più, e che accoglie, oltre ai gin maker, sempre più degustatori. «Promuovere e investire sulla qualità - continua Milanesio - significa anche promuovere e sviluppare la consapevolezza del bere responsabile. Sono un appassionato, prima che un promotore, e odio quella che definiscono “politica dell'abbeveratoio”. Dietro a un distillato ci sono ricerca, passione, tradizione, storia e professionalità ed è doveroso fare in modo che queste peculiarità siano al centro di ogni iniziativa. La proposta di Berghem Gin Fest è quella di valorizzare tutto questo, offrendo prodotti di altissima qualità miscelati perfettamente, evitando le esagerazioni che trasformano il piacere di un drink nello sballo».

I protagonisti del Berghem Gin Fest saranno ovviamente i produttori di “spirits”, presenti personalmente a miscelare e spiegare al pubblico le caratteristiche che contraddistinguono ciascun gin. Sono 7 le case produttrici presenti quest'anno: Zen Italian Gin, After Gin, H-Res Gin, Distilleria Orobica Autonoma, Storico Opificio Frati, Spirito Libero, Gin sul Serio.

La tonica ufficiale del Berghem Gin Fest è “Acqua Brillante”, della storica azienda italiana Recoaro, leader di settore dal 1954. Una tonica semplice e lineare in grado di enfatizzare le qualità dei gin, offrendo una degustazione perfetta.

Inevitabile anche un contorno di musica e intrattenimento. Venerdì 8 marzo tornerà a Bergamo “Splendido Splendente”: tutto il meglio della musica italiana di ieri e di oggi per ballare forte e cantare fortissimo. Sabato 9 marzo, spazio invece a un format completamente made in Bergamo: “Tropicalismi”.

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