Da Napoli a Milano

È albero di Natale mania ovunque (soprattutto nelle piazze italiane)

È albero di Natale mania ovunque (soprattutto nelle piazze italiane)
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L’albero di Natale si è ripreso la scena. È lui il mattatore di queste feste, nel bene e non solo nel bene. Dopo anni di riduzione costante, il 2017 registra un’inversione di tendenza. Secondo Coldiretti salgono a 3,8 milioni gli alberi veri addobbati dalle famiglie italiane, con un più 3 per cento sul 2016 (con una spesa media di 35 euro).

Lo "spennacchio" di Roma. Ma è soprattutto sulle piazze pubbliche che l’albero è tornato ad essere protagonista. Con diversa fortuna. A dominare la scena è stato, in realtà, lo sfortunato caso dell’albero che la giunta capitolina ha voluto offrire alla città davanti all’Altare della Patria. Un pino proveniente dalla val di Fiemme che appena arrivato nella capitale ha iniziato a perdere gli aghi. Sui social lo hanno ribattezzato “lo spennacchio” e le ironie nei suoi confronti e di chi lo ha voluto naturalmente si sprecano. Sullo sfortunato albero si è abbattuta anche la polemica per i costi di trasporto e allestimento. Non era andata meglio lo scorso anno: il predecessore fu battezzato dai romani, sarcastici e fulminei, “Povero tristo”, con tanto di account Twitter che ne raccontava le vicissitudini neanche fosse un personaggio di un racconto natalizio di Dickens.

 

 

Sfavillio milanese. È stato uno sponsor sin troppo visibile a permettere a Milano di accendere l’albero, un abete rosso, più alto di sempre in piazza Duomo: 30 metri ammantati di luci spettacolari (che nascondo gli eventuali “spelacchiamenti”). Alla Stazione Centrale poi c’è l’albero più fotografato dell’anno: in realtà si tratta un cono di luci spettacolari, mentre nell’atrio è stato allestito l’albero dei desideri, già costellato e “imbiancato” da centinaia di bigliettini.

Dopo 15 anni a Venezia. Anche Venezia quest’anno ha pensato in grande e dopo quindici anni di buio ha riacceso un albero davanti alla Stazione di Santa Lucia come segno di accoglienza verso chi arriva: lo ha affidato ad un artista, Marco Lodola. Non propriamente un albero ma un'installazione con riferimenti simbolici alla laguna e al Natale che, a detta dei promotori, «ha la capacità di evocare ricordi e fatti ludici». Se questo è un albero d’avanguardia, a piazza San Marco ci si è attenuti all’albero classico.

 

 

Esagerato a Napoli. Sono delusi invece a Napoli dopo l’esperienza esagerata del 2016: affacciata sul mare alla Rotonda Diaz, era stata allestita una struttura alta 40 metri, larga 20 metri, pesante circa 400 tonnellate realizzata usando gli allestimenti dei grandi palchi per concerti. “N’Albero”, questo era il nome, aveva ben 1.300.000 lampade a Led. Forse troppe. Così quest’anno lo spettacolo si è spostato altrove: un albero di Natale da guinness dei primati “lungo”, è il caso di dirlo, 50mila metri, per via del filo di rame colore ottanio utilizzato da un’artista spagnola per l’allestimento nella hall dell’hotel Mediterraneo.

E Bergamo? Quanto a Bergamo l’albero acceso davanti a Palazzo Frizzoni, grazie a un progetto del Distretto urbano del commercio conta su 300mila luci.

 

 

Alla Casa Bianca. Ma chi ha battuto tutti è stata senza paragoni Malanie Trump: la first lady ha voluto fare le cose in grande per il suo primo Natale alla Casa Bianca: per gli addobbi presentati al suono dello Schiaccianoci, ha previsto ben 53 alberi che si aggiungono alle 71 ghirlande. Forse ha pensato che il primo Natale potesse anche essere il solo, viste le spade di Damocle che pendono sul destino di Donald.

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