Un articolo dell'Economist

Analisi tattico-politica per dire che Daenerys salirà sul Trono di Spade

Analisi tattico-politica per dire che Daenerys salirà sul Trono di Spade
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Riproponiamo un articolo del magazine dell’Economist, 1483 Magazine, in cui Carolyne Larrington, che si occupa di letteratura medievale inglese al St. John College di Oxford ed è autrice di Winter is coming: The Medieval World of Game of Thrones (L’inverno sta arrivando: il mondo medievale del Trono di Spade), stila un’analisi geopolitica delle forze messe in campo da Daenerys Targaryen (Nata dalla tempesta, prima del suo nome, regina degli Andali, dei Rhoynar e dei Primi Uomini, Signora dei Sette Regni, Madre dei Draghi e… Insomma, lei). La Larrington dice che con buona probabilità sarà lei a vincere il Gioco del Trono.

 

«La storia è scritta col sangue», ha detto l’autore fantasy George R. R. Martin a Rolling Stone nel 2014. «I re, i principi, i generali e le puttane, e tutti i tradimenti e le guerre e i segreti: è meglio del 90 percento di quello che la nostra fantasia può creare». E la saga di Martin A Song of Ice and Fire (su cui è basata la serie HBO del Trono di Spade) non sembra in effetti tanto fantasy. Certo, il suo mondo ha magia e draghi, ma i suoi re, principi, generali e puttane si comportano proprio come quelli dei libri di storia. Come le loro controparti nella realtà, forgiano alleanze, complottano colpi di Stato e progettano di accaparrarsi il più grande premio in tutta la terra, il Trono di Spade di Westeros.

Anche se Martin ha ancora due libri da completare, lo show in TV sta allestendo il finale del gioco. Daenerys Nata dalla Tempesta, erede della dinastia dei Targaryen, rivendica il Trono di Spade per diritto di nascita, ma ha vissuto in esilio nei dintorni di Essos per almeno tutta la sua vita. Nonostante questo, il tempo potrebbe essere giusto per lei di conquistare il trono: come regina della temibile orda Dothraki e degli Immacolati, l’armata di ex schiavi eunuchi con la quale ha conquistato le città della Baia degli Schiavi (ora Baia dei Draghi, ndr), possiede un esercito di una certa portata, e ha appena acquisito un'utilissima flotta. Ora Daenerys e il suo consigliere, il nano Tyrion Lannister, stanno pianificando le nuove mosse nel dettaglio. Ecco allora un resoconto che valuta i punti di forza e di debolezza – e se sarà lei a vincere.

 

Le risorse strategiche

https://youtu.be/LX9WS3JF7IE

Dothraki. I Dothraki sono un ampio contingente di uomini nomadi (almeno 40mila), con una collaudatissima esperienza di combattimento a cavallo. Armati alla leggera, manovrabili e con una reputazione di grande ferocia in tutto il continente, i Dothraki sono anche emotivamente devoti all’obiettivo della regina: la riconquista dei Sette Regni di Westeros (Daenerys è la vedova del loro leader supremo, Khal Drogo). Comunque, per arrivare ad Approdo del Re, la capitale dei Sette Regni, le forze di Daenerys devono attraversare il Mare Stretto. La capacità dell’orda Dothraki di imbarcarsi su «cavalli di legno attraverso la nera acqua salata» è al momento ancora non testata. L’esperienza precedente suggerisce che potrebbero esserci dei problemi: il mare ha terrorizzato il piccolo khalasar, o clan, di Daenerys quando si è imbarcata da Qarth per la Baia degli Schiavi (e il mal di mare non ha aiutato). E poi, le comunicazioni sul campo di battaglia sono state seriamente compromesse: uccidendo in un rogo tutta la leadership dei Dothraki che le era ostile prima di lasciare Vaes Dothrak, alla regina ora manca una squadra di ufficiali per comandare le forze della cavalleria una volta giunti a terra.

Immacolati. Gli Immacolati sono un’armata di eunuchi altamente addestrati, circa 8mila. Gli Immacolati e i Dothraki sono nemici leggendari – nella Battaglia di Qohor, 400 anni prima, 3mila immacolati massacrarono 50mila Dothraki. L’integrazione delle due forze potrebbe essere problematica; non si sa ancora con quali tattiche combinate saranno impiegati due o più tipi di truppe. Comunque, dal momento che gli Immacolati non cavalcano, la loro capacità di offrire effettivo supporto alla cavalleria Dothraki è limitata; e anche se gli Immacolati sono instancabili marciatori, non potranno tenere il passo con le truppe a cavallo. Sarebbe auspicabile uno schieramento separato.

 

https://youtu.be/4Bm8ewYNEJQ

 

Tre Draghi. Tre draghi offrono la supremazia dei cieli; Westeros non ha sviluppato tecnologia anti-drago. Una riserva sull’effettivo utilizzo dei draghi è la mancanza di esperti e qualificati “piloti” di draghi. Solo Daenerys ha un’estesa esperienza di volo, ma rimane la questione se sia o meno capace di controllarli sempre durante condizioni di combattimento. Il suo nano consigliere Tyrion Lannister ha dato prova di affinità con due dei draghi, Rhaegal e Viserion, che gli devono la liberazione dalla prigionia. Un terzo cavalcatore di draghi deve essere trovato in fretta. La talentuosa interprete di Daenerys, Missandei, potrebbe massimizzare le sue capacità comunicative diventando la donna che sussurra ai draghi, e un addestramento su come “pilotare” i draghi dovrebbe essere sviluppato una volta che i candidati idonei sono stati identificati.

E i consiglieri. Il consigliere di Daenerys Lord Varys (aka Il Ragno), altamente qualificato per quanto riguarda le strategie, ha lasciato traccia documentata della sua capacità di tessere reti a livello informale e dato comprovata esperienza di input strategici di livello top durante la sua permanente nel Consiglio Ristretto ad Approdo del Re. Prima di disertare per dedicarsi alla causa Targaryen, Tyrion Lannister ha difeso con successo Approdo del Re contro la flotta di invasori di Stannis Baratheon (un altro pretendente al Trono di Spade) nella Battaglia delle Acque Nere – anche se la sua strategia è costata la distruzione dell’intera marina reale. Il veloce ritorno di Ser Jorah Moront (attualmente alle prese con una malattia inguaribile) è in effetti piuttosto desiderabile; è l’unico del suo staff di comando che, come lei, sa parlare fluentemente il Dothraki. La sua promozione a capo dell’Ufficio Reponsabilità nelle Relazioni coi Dothraki sarebbe buona cosa.

 

Trasporto delle forze d’invasione

https://youtu.be/6th9Mb1bBNM

Mentre le risorse marittime logistiche di Daenerys sono state recentemente e pesantemente ridotte da nemici non ben identificati (anche se si trattava di fatto di insorti condotti lì dai dominatori delle vicine città di schiavi di Yunkai e Astapor), una flotta di 100 avanzatissime navi delle Isole di Ferro è stata appena messa sotto il comando della regina. Questi vascelli possono fornire trasporto per le truppe dalla Baia degli Schiavi a Westeros. Parte delle navi dei padroni di schiavi e stata poi catturata e può essere usata per il trasporto navale. Anche se tutto questo offre una capacità sufficiente sia per gli Immacolati che per i Dothraki, il trasporto in realtà rimane poco chiaro. Una possibile strategia alternativa potrebbe prevedere l’invio di parte delle forze Dothraki via terra al porto di Pentos, dove Illyrio Mopatis, fedele a Daenerys, possiede le risorse necessarie per effettuare il trasporto di uomini e cavalli fino a Westeros. Quest’opzione offre il più breve attraversamento marittimo al contingente di cavalleria, minimizzando nausee e occasioni di ammutinamento.

 

Fattori locali a Westeros

https://youtu.be/hDpwjCIEKD8

Le condizioni a Westeros si sono rapidamente deteriorate all’indomani della Guerra dei Cinque Re. La capitale è nella morsa di uno stallo tra fanatici religiosi e Lannister (l’articolo è stato scritto prima della puntata finale: lo stallo si è concluso poi a favore di Cersei Lannister, e con la morte di tutti gli altri, Tyrell padre, figlio e figlia compresi, ndr). Le scorte di cibo sono precarie, dopo la distruzione del settore agricolo nelle Terre dei Fiumi e l’alienazione della famiglia Tyrell – precedentemente primari esportatori di cibo nella capitale. Con tutta probabilità ci sarà un’insurrezione popolare per la fame. Per di più, il fallimento di Cersei nell’accelerare un programma di riarmamento, dopo la distruzione della sua flotta nella battaglia delle Acque Nere, ha lasciato la capitale vulnerabile agli attacchi via mare.

Più a nord, un’insurrezione armata ha provocato un cambiamento della leadership a Winterfell, mentre una non ben specificata minaccia soprannaturale sta arrivando da nord della Barriera, assieme a una crisi di rifugiati dell’area del confine nord nei Sette Regni. Mentre la politica di Westeros è stata caratterizzata da un lungo tempo di instabilità, e le correnti condizioni caotiche non fanno che favorire la restaurazione della dinastia Targaryen.

 

I cuori e le menti

Il reclutamento ad opera di Preti Rossi e Sacerdotesse Rosse, che proclamano Daenerys come la leggendaria figura messianica di Azor Ahai, è già in corso. Comunque, questo culto – con base nel continente di Essos – ha fatto limitatamente presa anche a Westeros. Quindi, una propaganda pre-invasione è stata guidata dal consigliere di Daenerys Lord Varys, a sud dei Sette Regni. La sua intro preliminare enfatizza i benefici dell’occupazione di Daenerys sul Trono di Spade: leadership forte e visionara, superiorità militare, e una politica (relativamente) liberale. In un discorso recente, Daenerys ha invocato la totale distruzione delle Grandi Casate di Westeros: «Lannister, Baratheon, Stark, Tyrell, sono solo raggi di una ruota. Prima in cima ci sono questi, poi altri, e la ruota gira, schiacciando gli altri a terra. Non ho intenzione di fermare la ruota. Ho intenzione di romperla». Questo discorso sulla ruota, mentre rende ovviamente ammirabile la sua ambizione, potrebbe alienare parti della popolazione che ancora giurano fedeltà ai loro vecchi lord. Daenerys dovrebbe togliere enfasi a questo aspetto in favore di una promessa di vera politica di giustizia sociale per il popolo, per porre fine alla signoria tirannica degli odiati vecchi lord.

 

Realizzazione di obiettivi

https://youtu.be/ZMf_fswVGbM

Con le navi delle Isole di Ferro e la flotta dei padroni di schiavi, una soluzione praticabile all’impasse del trasporto navale è stata raggiunta e un test alla guida dei draghi e una strategia di individuazione degli obiettivi sono stati recentemente testati nella battaglia navale nel porto di Meereen, la fortezza di Daenerys nella Baia degli Schiavi. Ora una vittoria Targaryen, anche se nulla è garantito, ha aumentato del 50 percento le possibilità di successo. In termini di stabilità globale, una risoluzione della crisi di Governo che affligge il continente di Westeros rimane il principale obiettivo. Intanto, nella Baia degli Schiavi, si può prevedere un ritorno allo status quo precedente come primaria fonte di finanziamento per la sua avanzata, portando ulteriori opportunità per rivitalizzare un mercato grazie all’assunzione di lavoratori remunerati.

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