A cena come se fossimo astronauti Bolgia, esperienza culinaria spaziale
Le immagini di Samantha Cristoforetti che mangia con il cucchiaio sospeso a mezz’aria sono entrate nell’immaginario collettivo del gourmet fantascientifico. Ecco, sabato 18 alla discoteca Bolgia di Osio Sopra non ci sarà assenza di gravità, ma il cibo degli astronauti, in un menù per sole 50 persone, quello sì. È la Space Dinner, esperienza culinaria che vuol avvicinare ogni partecipante alla vita dei cosmonauti durante le missioni spaziali. Il valore nutrizionale del cibo e il suo gusto sono priorità in ogni missione poiché garantiscono il benessere fisico e psicologico. Il menù, di 4 portate, verrà realizzato con l'utilizzo di alcune specialità alimentari prodotte per le missioni Esa (European Space Agency, ovvero Agenzia Spaziale Europea).
Come partecipare. L'evento prende vita nella Room 02 del Bolgia il 18 dalle 21 alle 23.30 e costa 50 euro. Sul sito del locale sono disponibili tutte le informazioni necessarie. E il menù, ma quello ve lo descriviamo qua sotto.
Il menù. Space Drink, frullato di frutta biologica spaziale. Allunaggio, farro con salmone all’aneto e asparagi accompagnato con salsa allo yogurt, stelle di Parmigiano Reggiano ed insalata terrestre. Esplosione, orzo e gamberi con pesto di zucchine e lime con orbite di salsa allo zafferano e meteore di Reggiano al carbone vegetale. Giardino lunare, sorgo con manzo, pomodorini e rucola guarnito con fiori, sesamo e asteroidi di pane. Marte, croccante biologico con goji, cioccolato e spirulina accompagnato da frutta disidratata e scaglie di cioccolato. Il prodotto originale viene accompagnato con guarnizioni volte ad esaltare il gusto originale di ogni proposta. Gli impiattamenti proposti sono realizzati dallo chef Graziano Rocchetti in collaborazione con la scuola di cucina della Fondazione I.S.B.
Alcune curiosità. Un chilo di materia dalla Terra alla stazione orbitale costa dai 10.000 ai 20.000 dollari. Tutte le razioni di cibo devono rispettare le regole molto restrittive imposte dalla Nasa, che comprendono anche la facilità di trasporto e di stoccaggio. Il cibo viene conservato sottovuoto in buste monoporzione, così da poterne stipare la maggior quantità nel minor spazio possibile, e gli astronauti lo mangiano con il cucchiaio direttamente da queste buste. I cibi spaziali vengono preparati in un'autoclave e devono durare da due a tre anni. La selezione degli ingredienti e un sapiente uso di spezie per la conservazione sono alla base di questa tecnologia alimentare. Le condizioni di scarsa gravità impongono rigidi protocolli non solo sulla conservazione. Le regole che impediscono di portare sulle navicelle spaziali gli alimenti che consumiamo normalmente sulla Terra sono legate soprattutto alla sicurezza della missione. Le briciole, per esempio, possono danneggiare la strumentazione di bordo o essere inalate dall'astronauta stesso. Spezie ed alghe sostituiscono il sale, che può essere presente in dosi estremamente ridotte e che in molte preparazioni non viene nemmeno utilizzato.
Colonna sonora ad hoc. La selezione musicale dei Djs Thug Boyz si intreccia a una collezione di suoni e registrazioni audio provenienti dallo spazio e dalle principali missioni spaziali della Nasa. L'evento continua al piano inferiore, nella Room 01 del Bolgia, dove, fra futuristici giochi di luce ed effetti speciali d'avanguardia, tra gli altri si esibirà Sven Väth, figura unica del panorama elettronico internazionale (è quello che nel 1985 pubblicò il tormentone internazionale Electrica Salsa sotto il nome di Off).