Come funziona Facebook Mentions l’app che possono usare solo le star

Circa un anno fa (ad inizio agosto 2014) anche in Italia sbarcava l’app Facebook Mentions, pensata appositamente per «attori, cantanti, sportivi e politici». Insomma, persone note, dotate sul diario virtuale di una pagina seguita da centinaia di migliaia di fan (se non milioni). Questo tool, ovvero programma di supporto e ausilio a corredo di altri software, permette ai personaggi pubblici di prestare attenzione al flusso di informazioni e commenti che li riguardano all’interno del social. L’app inizialmente è stata resa disponibile solo negli States, ma da agosto 2014 è stata aperta anche ad altri 40 Paesi, tra cui l’Italia. Da allora molte star hanno iniziato a usarla (il cantante Nek, ad esempio, ne è diventato un grande appassionato). Ma, a settembre 2015, Facebook ha annunciato di averla ulteriormente implementata con due importanti modifiche: la prima riguarda i soggetti che possono usarla, che non sono più solamente alcuni personaggi famosi, ma tutti coloro che sono in possesso di una pagina verificata Facebook (quelle con la spunta azzurra a lato del nome per intenderci); la seconda novità è la possibilità, per chi la usa, di postare delle video dirette.
Un nuovo strumento d’informazione. Sin dal lancio di Mentions si era intuita la volontà di Facebook di avvicinare il proprio prodotto a Twitter, luogo virtuale d’eccellenza per quanto riguarda le interazioni tra personaggi noti e loro fan. Con la versione aggiornata dell’app, Facebook compie un ulteriore passo in questa direzione, permettendo anche ai giornalisti di sfruttare il diario virtuale come cassa di risonanza importante del loro lavoro. È lo stesso Vadim Lavrusik, responsabile di Mentions, ad averlo detto: «Vogliamo migliorare l’esperienza Facebook per i giornalisti, sia se si vuole usarlo come strumento per raccogliere le notizie, sia come mezzo per comunicare meglio con i lettori o per veicolare i propri contenuti». Seguendo questa linea guida imposta dall’azienda di Zuckerberg si capisce anche l’importanza dell’opzione live streaming, la risposta di Facebook a Periscope, l’app di video in diretta lanciata nei primi mesi dell’anno da Twitter. I “fortunati” che hanno accesso a Mentions, ora potranno interagire live con i propri fan, dialogare con loro. Una volta che lo streaming è stato caricato su Mentions, può essere riprodotto dagli utenti anche in un secondo momento, come fosse un video normale.
Come funziona? Naturalmente, essendo uno strumento il cui utilizzo è concesso solo a una piccolissima fetta degli utenti di Facebook, sono in tanti a voler sapere come funziona e quali sono le sue peculiarità. Una delle recensioni ritenute più affidabili al riguardo fu pubblicata nel luglio 2014 dall’attore, regista e produttore William Shatner, che sulla sua pagina Tumblr ne spiegò passo passo le funzionalità, chiudendo però con un giudizio non troppo lusinghiero: «Non sono sicuro di capire il motivo per cui Facebook ha pensato di creare questa app per “celebrità”. Mi pare essere mal concepita». È cambiato qualcosa a oltre un anno di distanza e con le recenti modifiche apportate? Proviamo a farci un’idea sulla questione grazie a Business Insider, che in un interessante articolo ci porta “dentro” a Mentions.
Non appena effettuato il login, possibile naturalmente solo se si è in possesso di un profilo Facebook verificato, la prima schermata di Mentions ci spiega che stiamo per usare un’app pensata e creata per gli “influencer” del web. Cioè? Detto banalmente, significa essere persone con migliaia e migliaia di like e quindi in grado di influenzare l’opinione dei fan attraverso ciò che si posta e si scrive sulla propria pagina. In tal senso sono molto più “influencer” i giornalisti che i cantanti o le star del cinema. Mentions, a differenza della classica app di Facebook, ci permette di seguire ciò che postano altri utenti con i profili verificati che abbiamo deciso di seguire, eliminando dalla nostra bacheca invece tutti i post di chi non ha la spuntina azzurra al fianco del proprio nome.
Una delle funzionalità che differenzia Mentions dalla classica app Facebook si chiama “menzioni”. Si tratta di una sezione in cui vengono proposti al titolare del profilo tutte le immagini o i post che lo riguardano, quelli appunto in cui viene menzionato. È la sezione che permette al personaggio pubblico di essere costantemente in contatto con le notizie che lo riguardano e le interazioni dei propri fan. Questa funzionalità è assai utile, perché permette al titolare di commentare o mettere “mi piace” a immagini o post di suoi fan, mostrandosi così vicino al proprio pubblico di riferimento.
Su Mentions è diversa anche la pagina del profilo utente: invece degli amici o delle foto in cui si è taggati, si possono vedere i numeri dei seguaci e i dati relativi alle interazioni, informazioni importanti per gli influencer, che necessitano di essere costantemente in contatto con il proprio pubblico social. Diverse sono anche le opzioni fornite dall’app quando si vuole postare qualcosa: Mentions, infatti, offre diverse soluzioni che le persone “normali” non possono utilizzare.
Oltre agli status, le foto e i video, si possono scegliere altre due opzioni: domanda e risposta, per interagire in diretta (scritta) con i fan rispondendo alle loro domande, e soprattutto la diretta video, che come detto permette di postare uno streaming live. Per aiutare tutti i suoi utenti famosi, Facebook ha anche pubblicato una serie di consigli per fare in modo di usare al meglio quest’ultima funzionalità.