I 10 migliori videogiochi del 2016
Siamo ormai a fine 2016 ed è tempo di tirare le somme sull'anno che sta per terminare. Dal punto di vista del gaming ci ha pensato The Verge (giornale specializzato in tecnologia e cultura pop). In questa classifica compaiono giochi creati per ognuna delle tre principali piattaforme (PlayStation, Xbox e giochi per pc). L'eccezione che conferma la regola è invece Pokemon Go che chiunque, anche solo per curiosità, ha provato almeno una volta e che ultimamente pare esser finito nel dimenticatoio. Quest'anno anche le menti esperte del giornale specializzato si sono trovate in difficoltà a restringere il campo a pochi giochi. Infatti, grazie al lavoro degli «sviluppatori indipendenti, gli studi di grande successo, pensatori di realtà virtuale e creatori che sfidano le etichette più blasonate», il panorama dei prodotti di qualità è veramente sconfinato. Tra quelli scelti c'è l'attesissimo, non che bersagliatissimo di polemiche, No Man's Sky che in ogni caso presenta molti pregi. Grazie a questa classifica è quindi possibile esplorare ogni sfaccettatura del gaming: dall'essenzialismo dello sparatutto Superhot, a chi come Stardew Valley non ha bisogno di armi per colpire, fino ad arrivare alle unità senza scopo di Forza Horizon 3 che danno la possibilità al giocatore di sbizzarrirsi. Ecco i dieci migliori giochi del 2016.
Standrew Valley
(Disponibile per: Windows, Mac, Linux, PlayStation 4, Xbox One)
Per chi ama i giochi che richiedono tempo e pazienza o chi ha il pollice verde ma, vivendo in una grande città, non ha spazio sufficiente per sbizzarrire la propria fantasia, Standrew Valley è il gioco che fa al caso suo. Nato a febbraio da una casa produttrice indipendente, ha subito convito gli appassionati, guadagnandosi i primi posti in molte classifiche di settore. L'idea di fondo di questo videogioco si avvicina molto a una versione molto meno recente per il Super Nintendo intitolata Harvest Moon (che è stata poi riadattata per altre piattaforme). La bravura dell'unico sviluppatore Eric Barone è stata quella di partire dall'idea dell'originale rivisitandola con bizzarri personaggi di provincia, realismo magico e una sana ammirazione per la vita campestre. Lo scopo del gioco è quello di ridare vita a una fattoria ormai in disuso. Una buon occasione per una piccola fuga, seppur digitale, dalla vita frenesia della città.
Forza Horizon 3
https://www.youtube.com/watch?v=fTSUgXkfooA
(Disponibile per: Windows, Xbox)
Un videogioco che va oltre la semplice gara automobilistica è Forza Horizon 3. Alla sua terza edizione, permette al giocatore di guidare liberamente auto magnifiche per le strade quasi sterminate di una terra che somiglia molto all'Australia. La grafica estremamente dettagliata e i panorami mozzafiato proposti rendono l'esperienza di "guida libera" quasi più interessante di qualsiasi altra gara. Per chi invece preferisce restare legato a un'esperienza di gioco più tradizionale, Forza Horizon 3 presenta anche missioni e obbiettivi da superare, assieme ad alcune sfide con altre vetture sia in singolo, che in modalità multiplayer.
Superhot
(Disponibile per: Windows, Apple, Linux, Xbox One)
Tra i giochi presenti in questa lista, Superhot è sicuramente il più innovativo. Attraverso la proiezione in un'atmosfera surreale dai contorni minimalisti, il giocatore è completamente immerso nella realtà di gioco senza distrazioni date da particolari grafici troppo complessi. Una caratteristica che sottolinea ancora di più l'unicità di questo gioco è sicuramente la sua struttura temporale. Infatti, solo durante gli spostamenti questo sparatutto mantiene un andamento del tempo affine a quello reale. Durante le sparatorie e le scazzottate il tempo sembra rallentato come in uno slow motion. Per comprendere meglio questo meccanismo basta immaginare l'esperienza all'interno del gioco come le scene più famose del film Matrix in cui il protagonista Neo riusciva a schivare facilmente i proiettili scagliati contro di lui. La storia su cui si basa questo gioco è invece molto simile a quella di Assasin's Creed in quanto il protagonista viene connesso a una realtà virtuale. A rendere ancora più interessante questo gioco c'è la nuova versione, uscita questo dicembre, sviluppata appositamente per i visori a realtà virtuale Oculus Rift. Un'esperienza davvero suggestiva.
No Man's Sky
(Disponibile per: Windows, Apple, PlayStation 4)
No Man's Sky è stato, forse, uno dei giochi più attesi ma allo stesso tempo ha sollevato molte polemiche. Consiste nell'esplorazione di un universo che conta circa 18 trilioni di pianeti differenti, abitati o meno da varie creature. Pur essendo un gioco online, data la grande quantità di spazio in cui è possibile navigare, è molto difficile incontrare altri utenti all'interno di questo open world praticamente infinito. Il gioco non ha un vero scopo (se non quello impossibile di trovare il centro dell'universo) e durante l'esperienza è possibile raccogliere del materiale da riutilizzare per la navicella, le armi e oggettistica varia, oppure combattere contro pirati spaziali o atri giocatori (sempre che mai li troviate). Le critiche che sono state sollevate riguardano sopratutto la poca vivacità e dinamicità in un gioco che comunque rispecchia ciò che era stato promesso prima dell'uscita. L'inserimento in questa classifica vuole sottolineare la comunque altissima qualità di No Man's Sky, che riesce trasmettere l'idea di quanto possa essere vasto l'universo.
Pokemon Go
(Disponibile su: Android store, Play store, Apple store)
Un gioco che invece non ha bisogno di presentazioni è Pokemon Go. Con oltre 100.000.000 di download è una delle app più scaricate del 2016 e ha fatto impazzire il mondo dei giochi da smartphone. Per chi ancora non lo sapesse, questo gioco, attraverso la realtà aumentata, permette di geolocalizzare e catturare alcuni piccoli e grandi mostriciattoli chiamati Pokemon all'interno del mondo reale. Nonostante come tutte le mode sia stato quasi dimenticato, il gioco entra di diritto in questa classifica, non solo per la sua enorme diffusione, ma per essere stato uno dei più rivoluzionari sperimentando le infinite possibilità della realtà aumentata.
Dishonored 2
(Disponibile per: Windows, PlayStation 4, Xbox One)
Un perfetto connubio fra un fantasy e scene da brividi ha dato vita al secondo capitolo della saga di Dishonored. La rivisitazione, arrivata circa quattro anni dopo la prima versione, non ha deluso le aspettative, migliorando quello che era già stato consacrato come uno dei migliori videogiochi indipendenti degli ultimi anni. Oltre all'inserimento di nuovi poteri e mosse per i vari personaggi, Dishonored 2 offre una nuova progettazione estremamente meticolosa e l'inserimento di alcuni esperimenti di gioco veramente intriganti. L'esperienza di gioco potrebbe richiamare nostalgicamente, a qualche appassionato un po' più maturo, il tipo di simulazione utilizzata nei videogame degli Anni Novanta.
Firewatch
(Disponibile per: Windows, Apple, Linux, PlayStation 4)
Ambientato nel parco nazionale di Shoshone (palesemente ispirato a Yellowstone), Firewatch è la storia, vissuta in prima persona, del guardaboschi Henry. Durante tutto il gioco l'unico contatto con l'esterno è la voce di una radiolina che risponde al nome di Delilah. Henry deve cercare di risolvere i segreti dietro alcuni fatti misteriosi che accadono all'interno del parco. La grandiosità di questo gioco non sta certo nella fluidità con cui scorre la storia, che molte volte risulta essere molto lenta, simile ad alcuni thriller psicologici visti in tv. A renderlo particolarmente apprezzabile sono proprio i due personaggi che rappresentano la mediocrità in tutto e per tutto. Né Henry né Delilah dimostrano di spiccare per intelligenza o coraggio. Rappresentano delle persone comuni che vivono però una storia che, grazie alle scelte fatte dal giocatore, diventa sempre più interessante.
Final Fantasy XV
(Disponibile per: PlayStation 4, Xbox One)
L'ultimo di una lunga serie di Final Fantasy ha riservato ancora una volta molti colpi di scena. In una delle saghe più lunghe del mondo dei videogiochi era molto difficile creare un nuovo capitolo senza tradire le aspettative dei gamer più appassionati. Ma con Final Fantasy XV gli sviluppatori hanno davvero fatto centro, tanto che è stato definito un capolavoro. A caratterizzare il successo di questo gioco, anche se può sembrare strano, è la sua capacità di essere disordinato, strano, confuso ma sopratutto estremamente complesso. Un gioco che si adatta bene sia a un giocatore che si trova alla sua prima esperienza con Final Fantasy sia a un veterano della serie che sarà costretto ad abituarsi a battaglie più veloci e con sempre più azione. Questa volta l'avventura ha come protagonisti quattro ragazzi che devono salvare un modo fantastico in rovina.
Inside
(Disponibile per: Windows, PlayStation 4, Xbox One)
Inside è quello che in gergo si definisce un puzzle-platforme, ovvero un percorso che allo stesso tempo è un rompicapo. Considerato il degno erede di Limbo (uscito nel 2013), questo videogioco racconta la storia di un ragazzino che tenta di svelare il mistero di una fabbrica molto strana. Per rendere il tutto più intrigante, gli sviluppatori hanno utilizzato degli sfondi cupi ma allo stesso tempo estremamente minimalisti, senza inserire neanche un dialogo. La semplicità della grafica non si riflette però nei rompicapo da risolvere che mettono alla prova anche le menti più eccelse. Inside è anche un gioco adatto a chi non ama stare molto davanti alla console, infatti in poche ore si riescono a fare cose che in altri giochi richiedono settimane.
Hitman
https://www.youtube.com/watch?v=7wIPflYReo8&t=147s
(Disponibile per: Windows, Play Station 4, Xbox One)
Ancora una volta l'Agente 47 ha lasciato il segno nel mondo del gaming. Arrivato al suo sesto capitolo, il videogioco del secondo agente più famoso del mondo dopo James Bond, ha ancora una volta superato le aspettative. Oltre alla classica struttura divisa in missioni delle edizioni precedenti, il gioco ha subito un grosso ampliamento dal punto di vista esplorativo offrendo al giocatore un'esperienza molto più completa. Ma non è stata l'unica arma vincente del gioco. Gli sviluppatori hanno deciso di trascendere le tradizionali regole di lancio di un videogame creando un nuovo format ad episodi. Quello che prima dell'uscita sembrava essere una scelta un po' azzardata si è invece rivelata una delle armi vincenti del nostro Agente 47. L'emissione del gioco divisa in spezzoni, anche a distanza di mesi l'uno dall'altro, ha creato un clima di grande euforia tra gli appassionati che ha reso ancora più intrigante il prodotto presentato. Tra un hotel di Bangkok, un museo d'arte a Parigi e un ospedale di Hokkaido, il giocatore avrà la possibilità di sbizzarrirsi nelle modalità con cui completare una missione, mantenendo sempre la classica inquadratura in terza persona collaudata nelle precedenti versioni.