Il Popolo della Famiglia contro la pubblicità delle patatine: «Provate con altre fedi, chissà che succede»
L'associazione chiede il ritiro e vuole le scuse degli autori ai credenti: «Se avessero dileggiato i musulmani, avrebbero reagito con le cattive»
In seguito alla richiesta da parte dell'Associazione italiana ascoltatori radio e televisione (Aiart) di sospendere la pubblicità di Amica Chips, accusata di blasfemia e girata in location bergamasche, sulla vicenda è intervenuta anche la sezione bergamasca del Popolo della Famiglia, che chiede venga ritirato lo spot, e che i responsabili chiedano scusa ai credenti.
In particolare, accusando diversi cattolici di non voler più difendere con convinzione la propria fede e le società di volersi arricchire, mancando di rispetto al Cristianesimo. Domandandosi, tra l'altro, come mai le aziende che girano questi spot non scherzino mai, per esempio, con simboli e credenze di musulmani, ebrei oppure buddisti. Per loro eviterebbero perché, in questo caso, avrebbero parecchi problemi.
Accuse di arricchirsi con la blasfemia
«Anche il Popolo della Famiglia di Bergamo e provincia si unisce al coro dei cattolici che sono rimasti offesi dalla pubblicità blasfema di una nota marca di patatine - hanno esordito i membri -. L’ennesima vigliaccata ai danni del sonnolento mondo cattolico: si potrebbe definire così lo spot blasfemo messo in onda furbescamente in questi giorni, su social e Tv, da una famosa marca di patatine italiane. Il tutto volutamente, e provocatoriamente, per fare scandalo e aumentare visibilità mediatica e vendite».
L'elemento più grave, per l'associazione, è che si sarebbe svilito in modo deliberato il corpo di Cristo, rappresentato dall'ostia consacrata, ed il sacramento della Comunione: «Quello che per i cattolici è il corpo di Cristo, l’Eucaristia, il cuore stesso della fede, trasformato in croccanti pommes frites, con pseudo suore e finto prete usati in modo meschino come orrende comparse. Insomma, sono passati duemila anni ma Gesù è svilito e vilipeso allo stesso modo di allora dai sinedri nostrani, con in più la beffa irridente dell’Ave Maria di Schubert come sottofondo, mentre per trenta denari i Giuda attuali si fregano le mani compiaciuti».
Nessun deciso intervento
Il fatto più scandaloso, però, per il Popolo della Famiglia è che in pratica non c'è stato alcun deciso intervento per difendere i valori cristiani o sanzionare committenti e autori del discusso video.
«Il tutto senza che nessuno, o quasi, abbia avuto nulla da ridire. La paura di apparire bacchettoni fa venire a galla le codardie intrinseche di troppi cattolici tentennanti, con le loro convinzioni divenute sale scipito. Del resto, irridere il cattolicesimo e i suoi valori fondanti è oramai sport nazionale da tempo, in un incredibile silenzio assordante dei credenti. Riteniamo giusto invece non tacere dinnanzi a queste moleste e irridenti blasfemie. Non ci interessa se ci daranno dei bigotti, dei lecca balaustre o quant’altro, i segni sacri della nostra fede vanno difesi a spada tratta e non denigrati per tornaconto economico».
Con le altre fedi si evita
Eccoli poi arrivare, infine, alla questione: ai membri sembra molto strano che, ogni volta, lo scherzo sia nei confronti dei cattolici, ma di pubblicità irridenti nei confronti di altre fedi, almeno in Italia, pare non ne siano state mandate in onda.
«Chissà perché poi questi fenomeni da baraccone vanno sempre a pigliarsela con noi cristiani, ma se ne guardano bene dal dileggiare la fede e i simboli di musulmani, ebrei o buddisti; questi non starebbero affatto, giustamente, omertosi dinnanzi a simili offese e reagirebbero con le brutte. Noi invece proseguendo con questo silente passo faremo finire la nostra fede in briciole, esattamente come un sacchetto di patatine».
È vero, Israele ci avrebbe già bombardato come sta facendo a Gaza...ma che ragionamento è ? Noi non siamo loro, fortunatamente da noi la satira è ammessa. Se ci atteniamo alla reciprocità, allora, dovremmo introdurre la lapidazione per le donne che si rifiutano di portare il velo. Sono loro che devono evolversi, non noi che dobbiamo regredire...