Nuova apertura

Pasta batte hamburger (in centro) Miscusi prende il posto di Eataly

Pasta batte hamburger (in centro) Miscusi prende il posto di Eataly
Pubblicato:
Aggiornato:

Una start up nata a Milano nel 2017, forte già di sei ristoranti (cinque meneghini e uno torinese), che ora comincia davvero a colonizzare in nord Italia. Perché se è vero che sono sempre le idee a muovere il mondo, e la vera innovazione arriva quando qualcuno inizia a fare qualcosa che prima non faceva nessuno, è vero anche che la buona vecchia tradizione tira sempre. Così Filippo Mottolese e Alberto Cartasegna - laurea in Bocconi ed esperienze in Boston Consulting Group e Pwc - ci hanno visto giusto tirando in ballo la ricetta della nonna per il pranzo della domenica: la pasta fresca. È nata la catena monotematica “Miscusi”, dove i locali hanno non solo un pastificio all’interno, ma anche un piccolo mulino. Il blend di grani arriva dalle Murge, vicino Altamura, nella Puglia, patria delle orecchiette.

L’arrivo a Bergamo. Ecco, dicevamo della colonizzazione. Lunedì 8 aprile un nuovo ristorante della catena ha aperto a Bergamo, e venerdì 12 c’è l’inaugurazione ufficiale. Dove? In via Sant’Orsola, dove c’era l’Hamburgeria di Eataly, chiusa da prima di Natale (e mai veramente decollata).

50029845_2350036321947662_480197899406278656_n
Foto 1 di 8
51360116_2363525593932068_3818926413835141120_n
Foto 2 di 8
51385371_2360146124270015_9085843348631060480_o
Foto 3 di 8
53660865_2382629885354972_7677014356655079424_n
Foto 4 di 8
1
Foto 5 di 8
2
Foto 6 di 8
3
Foto 7 di 8
4
Foto 8 di 8

Come funziona. La formula dei locali si basa su una serie di rapide scelte che il cliente fa una volta varcata la soglia. La prima scelta è relativa alle farine: normale, integrale o senza farina di riso e mais. Dopodiché è la volta del formato di pasta con possibilità tra corta, lunga e ripiena. Per ultimo si sceglie tra dieci diversi condimenti di cui nove fissi più il settimanale che cambia a seconda della stagionalità. L’arredamento è minimal ma efficace, con tavoli in legno e in marmo, “mise en place” a discrezione del cliente e un mix tra mattoni, ferro e vetro che donano un’atmosfera avvolgente e disinvolta all’ambiente. Da bere troviamo solo vino, birra e acqua.

Grandi classici. Immancabili la carbonara, le trofie al pesto, il cacio e pepe, ma è allo studio anche una versione gourmet dei casoncelli. La colonna sonora è rigorosamente di musica italiana, che ammicca agli Anni Settanta ma non dimentica di strizzare l’occhio alle hit più contemporanee. «Quest’anno abbiamo in programma di lanciare complessivamente 8-10 locali nel Nord Italia e, per la prima volta, anche all’estero. Con ogni probabilità in Spagna», hanno spiegato i due fondatori.

I prezzi. I piatti base non superano mai i 10 euro e con porzioni generose. Un business solido, capace di fatturare oltre 4,5 milioni di euro nei primi venti mesi di vita e con un tasso di crescita medio mensile attorno al 20%. Questi elementi hanno attirato l’attenzione del fondo Milano Investment Partners, che ha finanziato le nuove aperture con 5 milioni di euro, portando a circa 6 il totale raccolto da “Miscusi” in quattro raccolte lanciate.

Seguici sui nostri canali