Innamorati in ansia

Pensieri segreti di una commessa L'abominio dei regali di S. Valentino

Pensieri segreti di una commessa L'abominio dei regali di S. Valentino
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Eccolo qui, il 14 febbraio. Chi lavora dentro al centro commerciale lo avverte da giorni, dalla sensazione crescente di essere come un toro alla corrida: rosso ovunque. Che sia sotto forma di palloncino a cuore, cuscino, scatola di cioccolatini, rose o peluche, tutto il centro diventa scarlatto. San Valentino, la festa degli innamorati. Senza fantasia o con ansia da prestazione/senso di colpa latente, aggiungo io.

Un regalo non banale? L’ansia da prestazione e soprattutto da scadenza imminente dimenticata è tipica degli uomini. Spesso l’ansia è collegata al senso di colpa per le dimenticanze precedenti. Ma chi se lo ricorda il 14 febbraio? Uno pensa di essere scampato a tutte le feste, Pasqua ancora lontana e invece no! Quindi si rivolgono a te, con richieste surreali del tipo: «Vorrei fare un regalo di San Valentino originale». Sei già nel posto sbagliato, innanzitutto. Se ti trovi dentro un negozio di qualche catena, stai sicuro che il tuo articolo è stato riciclato almeno una cinquantina di volte da che esiste il commercio su larga scala. Qualsiasi cosa io ti possa dare, caro il mio Romeo, sarà comunque banale; tuttavia, per dovere di professione e per amore di sarcasmo, ti illustrerò la mia gamma di sorpresone.

 

 

Noi due stampati. Che ne dici di una tazza con le vostre immagini sopra, che nessuno userà mai perché le vostre facce saranno deformate alla Botero? Se ti va bene, lei fingerà di romperla al massimo verso Pasqua e potresti ricomprarla recidivamente l’anno prossimo. Oppure questo cuscino, sempre con le vostre facce sopra che si consumeranno al primo lavaggio diventando un Picasso. Sempre per continuare con la serie dei regali fotografici, esistono degli asciugamani da spiaggia utili anche per segnalare agli altri che la vostra ragazza ha un fidanzato. Che le fa regali un po’ pacchiani; potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio.

Ai fan dei regali fotografici, vorrei dare un consiglio tecnico. Se proprio ci tenete e volete obbligare il vostro partner a vedere la vostra faccia su più superfici, almeno cambiate espressione nella foto. Negli anni ho visto centinaia di fotografie di fidanzatini sempre sorridenti, sempre con le teste appoggiate una all’altro, sempre con sfondo torre Eiffel o Colosseo. Vi prego, portatemi una boccaccia, un sedere, un profilo per una volta. Sarete innamorati lo stesso, ma meno caramellosi.

 

 

Non è Santa Lucia. Ci sono poi coloro che scambiano San Valentino per Santa Lucia e comprano alle proprie fidanzate, evidentemente undicenni, pupazzi, orsetti, peluche, bamboline, animaletti pelosi. Praticamente, se una ha la sfortuna di avere una relazione duratura, si trova la camera invasa di peluche come nemmeno a otto anni. Deve solo sperare di non essere allergica alla polvere, ma può benissimo diventarlo al fidanzato.

I cuscini con le scritte. Poi certo, cioccolatini, rose (forse ancora il meno trash dei regali), cuscini con scritte di grande variabilità: «TI AMO», «TI ADORO», «SEI PERFETTA », «I LOVE YOU», «IO E TE PER SEMPRE». Mai uno che si faccia stampare un cuscino con scritta la verità. Io apprezzerei un guanciale che dice, che ne so: «SEI BONA», «TI AMO SE NON FAI LA ST.....», «IO E TE FINCHÉ DURA». Ma a quanto pare San Valentino è anche il santo delle frasi fatte, e allora rassegniamoci a vendere profumi e oli per massaggi romantici che durano due minuti netti.

 

 

Inguaribili romantiche. Apriamo poi il vaso di Pandora sulle controparti femminili. Finché un ragazzo viene e mi chiede l’orso Balù e i cuoricini per la sua fidanzata, io mi sento una commessa del Toys Center, ma va bene, so che a volte il cervello maschile è un mistero. Ma tu, donna mediamente dotata, che vieni in negozio e mi chiedi per il tuo uomo, o presunto tale, una maglietta con un cuore e scritte rosa che dicono: «PER PUCCI-PUCCI» o «AL MIO CICCINO», hai mai guardato come sono vestiti gli uomini che hai attorno? Sei proprio certa che al tuo ragazzo piacerà il pupazzo a forma di coccinella innamorata? Che porterà sempre con sé agli allenamenti di calcetto l’accappatoio dove c’è scritto: «CUCCIOLO TI AMO?». Non che sia riprovevole farlo, lungi da me questo pensiero sessista, ma gli uomini non lo fanno. Punto. Rassegnatevi, non vanno in giro vestiti come vestireste vostro figlio di un anno. Ma perché non regalare una bella bottiglia di vino? O un gioco della play station? O un biglietto per la partita, così lui è felice e voi potete stare una sera tranquille a cercare di rompere la tazza con la sua faccia sopra? Ma no, voi care clienti donne siete delle inguaribili romantiche, ma soprattutto un po’ testarde. Passi il primo anno, ma dopo due anni che il cuscino che avete regalato a lui resta nella cuccia del gatto, io aggiusterei la mira.

E per concludere, a volte sento persone lamentarsi di non avere nessuno a cui comprare regali a San Valentino. Ho deciso che lascerò alla cassa del negozio una cassettina per le offerte con questa dicitura: «Dona anche tu un euro per le vittime dei regali di San Valentino, aiutaci a dare loro un regalo sensato». Speriamo di riuscire ad acquistare un libro, magari.

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