Smartphone come libri: pieghevoli Ecco i modelli Samsung e Huawei

Il mondo ha fatto il pieno di smartphone, e così il mercato sta pericolosamente rallentando. Per questo ci si deve inventare qualcosa. Il primo smartphone venne presentato nel 2007 da Steve Jobs, allora al timone della Apple. In questi dodici anni se ne sono venduti miliardi, comportando una delle rivoluzioni più importanti nei comportamenti quotidiani delle persone, ma l’oggetto non è cambiato più di tanto. Forse però siamo alla vigilia di una novità destinata a scuotere il mercato. Questa è venuta a galla in questi giorni in occasione del Mobile World Congress di Barcellona, il più importante appuntamento annuale del settore: sono gli smartphone pieghevoli. Samsung ha presentato il Galaxy Fold, mentre Huawei ha lanciato il Mate X. I nuovi dispositivi ovviamente non sono ancora disponibili sul mercato. Il Galaxy Fold è stato annunciato per il prossimo 3 maggio. Attenti però al prezzo, che sarà di duemila euro.
https://www.youtube.com/watch?v=7r_UgNcJtzQ
Ma cos’è il telefonino pieghevole, ovvero “foldable phone”? In apparenza è un telefono del tutto normale, con la forma verticale che tutti conosciamo e con la quale abbiamo ormai familiarizzato da tempo. La differenza è dentro, nel senso che lo smartphone si apre come un libro e mette a disposizione dell’utente un secondo schermo, simile a quello di un tablet, di forma quasi quadrata. A prenderlo in mano non ci si accorge di niente, se non per quel bordo abbastanza spesso e insolito negli smartphone di ultima generazione il cui schermo occupa ormai tutta la facciata. Nel bordo del “foldable phone” è infatti ospitata la batteria e l’antenna. Se l’utente fa una ricerca sullo schermo esterno, aprendo l’apparecchio si trova la stessa schermata portata su dimensioni nettamente più grandi. Il che è molto utile, ad esempio, quando di fanno ricerche su Google Maps, perché i dettagli appaiono molto più leggibili. Naturalmente la stranezza sta nel trovarsi di fronte a un formato che ormai sembrava completamente archiviato, quello dei 4:3, cioè quello dello schermo televisivo del secolo scorso, prima dell’avvento dei 16:9. La storia, insomma, a volte torna indietro...
Aprendosi, lo schermo assorbe la piega centrale, ma qualche piccolo segno anomalo resta, sensibile al tatto e visibile ai riflessi di luce: dettagli che la tecnologia dovrà risolvere nel prossimo futuro. Samsung, che si presenta come pioniera in gara con gli arrembanti neo colossi cinesi, si dice convinta che questa sarà una rivoluzione. E anche se il prezzo è alto, sarà destinato presto a scendere. Il dispositivo è poi in grado di gestire tre app insieme: si può aprire una pagina internet, nello stesso tempo prendere appunti e seguire anche un tutorial su youtube. Tutto sulla stessa schermata. I modelli presentati dai cinesi di Huawei hanno seguito una strada diversa invece, in quanto lo schermo si flette verso l’esterno, raddoppiando quello tradizionale dello smartphone: questo permette di ridurre lo spessore dell’apparecchio, che è di 1,1 cm contro gli 1,7 della rivale coreana. C’è che dice, però, che questa è solo un’anteprima della vera rivoluzione che ci attende: quella dello schermo avvolgibile. Staremo a vedere. Intanto, per quel che ci riguarda, il vecchio smartphone continua a fare benissimo il suo dovere, costando dieci volte meno. Prima di convincerci a cambiarlo ce ne vuole...