Sorpresa, ci sono meno vedove I maschi adesso vivono di più

A Bergamo si contano 8.854 vedovi tra maschi e femmine. Per la quasi totalità vedove, soprattutto per la fascia che va dai 60 a 100 anni; su 120.923 abitanti rappresentano il 7,3 percento della popolazione. Questo dato, se confrontato con gli stessi parametri di dieci anni fa, diventa curioso. Infatti a Bergamo, nel 2008 la città contava 115.781 abitanti (5.142 cittadini in meno) e 9.728 vedovi (874 in più), incidendo per l’8,4 per cento della popolazione, quindi in misura maggiore rispetto a oggi. Che cosa è successo? Analizzando gli ultimi dati Istat (2018), emergono chiaramente almeno due cause.
Profondi cambiamenti. Primo: la diminuzione delle persone coniugate. Si pensi che i celibi e le nubili a Bergamo sono 59.117. Dieci anni fa erano 48.958, ben diecimila in meno! È accertato dall’Istat che fino a 54 anni quasi un uomo su quattro non si è mai sposato, mentre è nubile quasi il 18 per cento delle donne (più di una su cinque, evidentemente ci sono donne che sposano uomini già divorziati o vedovi). Secondo: in misura più contenuta incidono anche i divorziati (comprese le persone che si separano dalle unioni civili) che dieci anni fa erano 1.305 e oggi sono 3.863 (quasi il triplo!). Insomma, la principale causa della diminuzione dei vedovi è che ci si sposa sempre di meno. Niente matrimonio, niente vedovanza. Lapalissiano.
Terza causa. Possiamo individuare una terza causa, legata agli stili e all’aspettativa di vita. Qui il maschio recupera un po’ di svantaggio sul genere femminile: i maschi ora resistono di più. Nel 1991 era prevalente la quota di donne vedove, rispetto alle coniugate (50,5 per cento contro 37,4 per cento), mentre al 1° gennaio 2018 le coniugate superano le vedove (47,7 per cento contro 41,9 per cento). Oggi per le donne è più frequente affrontare la fase anziana della vita in coppia, anziché da vedove. Quasi una novità. In sostanza, i maschi vivono di più e quindi stanno garantendo un maggior numero di anni di vita con il coniuge…