Il dato

Volontariato attivo in Bergamasca, ma mancano i giovani: solo il 6 per cento gli under 35

I numeri nella ricerca condotta da Centro servizio volontariato, Provincia e Università

Volontariato attivo in Bergamasca, ma mancano i giovani: solo il 6 per cento gli under 35
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Un volontariato attivo quello in Bergamasca, in cui però solo meno del 6 per cento degli operatori è under 35: questo uno dei dati più interessanti che emerge dalla ricerca condotta da Centro servizio volontariato di Bergamo, Provincia e Università, che ha raccolto i dati di 449 diverse associazioni del settore. Il lavoro è stato presentato ieri (mercoledì 16 febbraio) al polo dell’Ateneo in via dei Caniana.

I numeri sono riportati dall’Eco di Bergamo: la metà di questi enti ha almeno vent’anni di storia alle spalle, mentre il 17 per cento ne ha più di cinquanta e alcune realtà hanno addirittura un passato ultrasecolare. Un terzo delle organizzazioni è impegnato nell’ambito sanitario, il 30 per cento nell’assistenza sociale. Si è inoltre calcolato che in media sono 22 i volontari per ogni associazione, con sempre il settore sanitario ad occuparne il maggior numero, all’incirca una trentina. Il 65 per cento è guidato da una figura maschile, mentre gli enti filantropici o dedicati ad animali ed ambiente hanno invece tra i presidenti una maggioranza di donne.

Il 28 per cento non ha introdotto alcuna pratica gestionale negli ultimi cinque anni ma, come specificato da Isabella Spreafico della Direzione generale Famiglia, solidarietà sociale, disabilità e pari opportunità di Regione Lombardia, si registra comunque una certa vitalità del terzo settore, con 1.507 enti bergamaschi. Uno dei problemi fondamentali da risolvere, però, è proprio quello della mancanza di giovani e quindi di ricambio generazionale. A tal proposito Lorenzo Migliorati, professore di Sociologia dei processi culturali e comunicativi dell’Università, ha spiegato che è necessario trovare nuovi modi per coinvolgere i giovani.

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