Mai chiedere «De hura o de hóta?»

10 cose da evitare assolutamente nei confronti di un bergamasco

10 cose da evitare assolutamente nei confronti di un bergamasco
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Siamo buoni e bravi, però è necessario prenderci per il verso giusto. Per questo riteniamo utile suggerire una sorta di decalogo al contrario, dieci cose che, se si vuole farsi amico o almeno non inimicarsi uno di noi, è assolutamente necessario sapere, ed evitare. Seguendo con scrupolo queste semplici regole, che per noi sono talmente radicate da risultare istintive.

 

1) Domandà «De hura o de hóta?»

Non c'è nulla di più irritante di chi crede di dimostrare, con questa domanda e le “h” aspirate a dismisura, di conoscerci a fondo. Come minimo, verreste ignorati. [Trad. Chiedere «Di sopra o di sotto?»]

 

 

2) Diga cóssa a l'gh'à de fa

Forse perché siamo abituati fin da piccoli a fare il nostro dovere, mal sopportiamo chi pretende di darci indicazioni sul da farsi, soprattutto se, come accade, ne sa meno di noi. [Trad. Digli cosa deve fare]

 

 

3) Faga 'ndà zó i bale

Attivare il processo gravitazionale di discesa verso la terra dei nostri preziosi organi riproduttori non è mai senza conseguenze. Quindi, meglio prevenire che curare. [Trad. Fargli cadere le palle]

 

 

4) Tocàl söi sólcc

La nostra leggendaria parsimonia, è vero, può in casi estremi sconfinare nell'avarizia, ma è quella che ci ha sempre protetto, e continua a farlo, negli anni di stenti. [Trad. "Toccarlo" sui soldi]

 

 

5) Fàl laurà per ol negót

Il nostro connaturato amore per il lavoro cambia bruscamente di segno se lo stesso non viene corrisposto dal punto di vista materiale o, almeno, morale. Allora c'incattiviamo. [Trad. Farlo lavorare per niente]

 

 

6) Tratàl de 'gnorànt

Il nostro linguaggio non è certo un gorgheggio, e la nostra proverbiale scontrosità ci fa essere di poche parole. Chi ne deduce una presunta inferiorità culturale è, appunto, un ignorante. [Trad. Trattarlo da ignorante]

 

 

7) Ciamàl fighèt

Quello che altrove potrebbe persino essere un complimento, da noi è senz'altro un insulto. Chi viene così appellato reagisce subito mostrando i muscoli, non metaforici. [Trad. Chiamarlo fighetto]

 

 

8) Nominaga i bressà

Che sia per la antiche militanze in opposte fazioni, o per le recenti sfide calcistiche o bancarie, fatto sta che con i nostri cugini condividiamo quasi solo il dialetto. [Trad. Nominargli i bresciani]

 

 

9) Daga ü laurà fàcc mal

Vedere un lavoro fatto male e finito peggio ci provoca un dolore quasi fisico. E ci viene l'immediata tentazione di metterci le mani. Sul lavoro, e su chi l'ha fatto. [Trad. Dargli un lavoro fatto male]

 

 

10) Tègnel lé a scoltà di ure

Non bisogna mai abusare della nostra pazienza. Possiamo dedicarci a un lavoro manuale per ore e ore, ma l'attenzione decade dopo cinque minuti di chiacchiere a vuoto. [Trad. Tenerlo lì ad ascoltare per delle ore]

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