10 frasi in bergamasco sui regali (aspettando di trovarli sotto l'albero)

Per indole e per cultura non siamo particolarmente predisposti all'arte del regalo. Nonostante questo, lo spirito dei tempi ci costringe a gettarci tra i flussi frenetici che percorrono negozi e centri commerciali, magari imprecando, per essere all'altezza delle aspettative. Anche perché, nonostante tutto, anche a noi fa piacere trovare alla base dell'albero, la mattina di Natale, un pacchetto per noi. Perché significa che qualcuno ci ha pensato.
1) A la tò màder pènsega té
Fase preparatoria alla battaglia dei regali, la ripartizione è fondamentale, ma spesso iniqua. Nel senso che la moglie si occupa di tutto, e il marito del resto. [Trad. A tua madre ci pensi tu]
2) Mé fó negóta a nissù
C'è sempre l'irriducibile che, per ragioni etiche o contingenze economiche, dichiara per tempo la sua astensione. La sua posizione resta, però, del tutto marginale. [Trad. Io non regalo niente a nessuno]
3) Al tò fradèl a m'ghe dà 'l regàl de la zia
Un sottogenere dell'arte del regalo è lo scambio, volgarmente detto riciclo. Una quantità di denaro può essere risparmiata “ottimizzando le risorse”. Basta che la zia poi non controlli la presenza in casa del suo regalo. [Trad. A tuo fratello diamo il regalo della zia]
4) Dim chèl che te ölet
Dopo anni di tentativi, il marito bergamasco alza bandiera bianca. La sua sensibilità, che avrebbe dovuto guidarlo nella scelta, ha prodotto solo regali sbagliati. Non resta che affidarsi alla clemenza della corte. Cioè della moglie. [Trad. Dimmi quello che vuoi]
5) I tò s-cècc i ghe n'à zamò tròp
Davvero difficile regalar qualcosa ai bambini e ai ragazzi di oggi, che dovrebbero essere i maggior beneficiari dei regali, ma hanno già, tristemente, più di quanto possano desiderare. [Trad. I tuoi figli hanno già troppe cose]
6) Dóma ròba che la ocór
Un vecchio principio, che dovrebbe essere sempre valido, prescrive che il regalo debba essere utile. Meglio il calzino del soprammobile, per dire. I nostri vecchi approverebbero. [Trad. Solo cose utili]
7) Nóter ghe n'era assé de ü portogàl
Il paragone col passato è ormai diventato stucchevole. Ma è pur vero che un tempo bastava il colore e il sapore di un frutto “esotico” per colorare il Natale. [Trad. A noi bastava un'arancia]
8) A l'cönta ol pensér
Non mancano i sostenitori di questa filosofia che, però, implica almeno la conoscenza non superficiale del destinatario del regalo. Cosa che non è affatto scontata. [Trad. Conta il pensiero]
9) I rìa töcc a l'öltem
È il commento che fanno tutti, mentre tutti stanno facendo la stessa cosa. Non si capisce quindi chi stiamo rimproverando, mentre noi stessi siamo in coda per le vie del centro, il pomeriggio della vigilia. [Trad. Arrivano tutti all'ultimo minuto]
10) Ó facc fò la tredicésima
E poi c'è il generoso che davvero dà fondo a tutte le proprie risorse, pur di accontentare familiari e amici. Il limite è dato dal valore della tredicesima, che non è più quella di una volta. [Trad. Ho speso tutta la tredicesima]