10 frasi bergamasche su Halloween

Ci siamo appena lasciati alle spalle due festività importanti, che da tempi remoti segnalano l'ingresso nell'inverno e il riposo della terra. Divisi tra l'amore per le tradizioni e la necessità di adeguarci al nuovo, ci siamo schierati in due fazioni contrapposte, i fautori di Ognissanti e quelli di Halloween. I conservatori che lanciano anatemi contro le mode importate dall'estero, i progressisti che difendono a spada tratta il cambiamento culturale. In mezzo la nuova categoria dei bergamericani, cittadini dell'Occidente con profonde radici orobiche.
L'INTEGRALISTA
L'è la fèsta del diàol
Forse qualcuno s'è lasciato prendere la mano, e, suggestionato dalla visione di cappelli da strega, fantasmi e maschere da serial killer, ha interpretato una sorta di carnevale come un segnale dell'Apocalisse. Nonostante tutto, non si sono ancora viste cavallette. [Trad. È la festa del diavolo]
LO SCIOVINISTA
I à 'nventada i americà
Da sempre nel nostro lessico esiste la parola americanada per definire qualcosa di esagerato ed eccessivo, lontano dai nostri gusti sobri e minimalisti. Peccato che poi degli Usa adottiamo tutto, dalle parole alla musica, per finire con i film e lo stile di vita. [Trad. L'hanno inventata gli americani]
L'ECONOMISTA
L'è ön'ötra manéra per fa spènd i sólcc
Non manca mai la voce della prudenza, quella che ci incita a risparmiare anche più del dovuto. Normale quindi guardare con sospetto a tutte le iniziative che tendono a farci allargare i cordoni della borsa. [Trad. È un altro modo per far spendere i soldi]
IL COLTO
La é de l'Irlanda, mia de l'America
Nei dibattiti sui social non manca l'erudito di turno che cita a proposito Samhain, l'antico capodanno celtico, e arriva a spiegare l'etimologia di Halloween, e cioè la forma contratta di All Hallow's Eve, la Festa di tutti i Santi. Molto rumore per nulla, verrebbe da dire. [Trad. Viene dall'Irlanda, non dall'America]
LO STUDIOSO LOCALE
Nóter a m'metìa i castègne buide per i mórcc
In contrapposizione ai moderni rituali, c'è anche chi rispolvera usanze ormai dimenticate, come quella di preparare una scodella piena di castagne bollite per rendere più gradevole la visita dei defunti. [Trad. Noi mettevamo le castagne bollite per i morti]
LA NONNA
Và a troà i tò póer mórcc
La nonna è sempre la nonna e, refrattaria a qualsiasi influenza, consiglia di perpetuare l'unico atto sensato che si sente di proporre ai nipoti. Anche perché non nasconde un suo prossimo interesse personale. [Trad. Vai a trovare i tuoi (poveri) morti]
L'EQUILIBRATO
Maià giapunés, telefunì coreà, cinema americà. La ghe stà po' Aulin.
C'è anche il bergamasco cosmopolita, che si rende conto dei mutamenti e ne prende, semplicemente, atto. E non vede perché ci si debba scandalizzare dell'ennesima abitudine importata. [Trad. Cibo giapponese, telefonino coreano, cinema americano. Ci sta anche Halloween]
LA MORALISTA
L'è öna scüsa per indà 'n giro mèse bióte
Di solito troppo anziana per dare ancora cattivo esempio, ripiega su acide osservazioni sui costumi a suo dire libertini adottati dalle ragazze di oggi. Non ditele che è invidia, vi fulminerebbe. [Trad. È una scusa per andare in giro mezze nude]
L'ENTUSIASTA
Me só caàda sö de stréa
Ed ecco l'appassionato che si prepara per giorni, intaglia la zucca con i figli, arriva a travestirsi da strega o fantasma e prepara i dolcetti per i gruppi di bambini che suoneranno alla porta. L'ennesima incarnazione del bergamasco iperattivo. [Trad. Mi sono vestita da strega]
IL MISANTROPO
Se i suna i casse vià
Livido, astioso e irritabile, è la nostra versione più antipatica. Refrattario a ogni contatto umano, vede i divertimento come un inutile orpello, l'infanzia e la gioventù come malattie passeggere. Mentre il suo malanimo è perenne. [Trad. Se suonano li caccio via]