10 frasi in bergamasco sui desideri per il 2023
Speriamo de fa mia bröta figüra co la cültüra... Non è così semplice, come s’è parzialmente già visto
di Vecchio Daino
È naturale all’inizio di ogni nuovo anno volgere il pensiero, più o meno consciamente, a cosa vorremmo nel nostro futuro. Essendo gente con i piedi per terra, di solito ci accontentiamo di poche cose, quelle essenziali. Perché il segreto, lo sanno tutti, non è avere quello che si desidera, ma desiderare quello che si ha.
1. Ü tècc
Per nostra tradizione, fin da piccoli abbiamo l’obiettivo di possedere una casa, o addirittura di costruirla. Se qualcuno ancora non ce l’ha, questo potrebbe essere l’anno gusto. [Trad.: Un tetto]
2. Èss fò del lècc
La salute al primo posto. Anche perché è quella che permette di continuare la nostra attività, ma anche di goderci il tempo libero, per esempio percorrendo in lungo e in largo i nostri sentieri. [Trad.: Essere fuori dal letto]
3. ’Ndà ’n pensiù
Va bene l’etica del lavoro, ma dopo oltre quarant’anni la stanchezza comincia ad affiorare anche in noi. Non importa se poi, una volta in pensione, ci dedichiamo a mille altre incombenze, dall’orto all’assistenza ai nipotini. [Trad.: Andare in pensione]
4. Che l’manche mia ’l laurà
La crisi ha colpito anche da noi, e quello che era una certezza in certi casi è diventato un auspicio. Ma il nostro motto è ultàs indré i màneghe, per affrontare di petto ogni difficoltà. [Trad.: Che non manchi il lavoro]
5. Èns al Lòt
Alla fortuna preferiamo i risultati ottenuti con l’applicazione e la perseveranza. Se però riuscissimo a centrare un bel terno secco, non sarebbe certo un dispiacere. [Trad.: Vincere al Lotto]
6. Troà la fömna/l’òm
Anche se essere single è di moda, costruirsi una famiglia e una possibile discendenza è ancora una meta ambita. Certo, esiste la difficoltà di trovare quello giusto, o quella giusta. [Trad.: Trovare la donna/l'uomo]
7. Ch’i cale i bolète
La botta che hanno preso tutte le famiglie, non solo bergamasche, ha duramente colpito la nostra indole di risparmiatori. In questa situazione, è veramente difficile mèt vià ergót. [Trad.: Che calino le bollette]
8. De fa mia bröta figüra co la cültüra
Quest’anno i riflettori sono puntati su Bergamo e Brescia, diventate Capitale della Cultura. L’augurio è che riusciamo degnamente a esprimere tutta la ricchezza del nostro patrimonio. E non è così semplice, come s’è parzialmente già visto. [Trad.: Di non fare brutta figura con la cultura]
9. Iga ü s-cetì/öna s-cetina
Sembra che il crollo della natalità nella bergamasca non sia più così vertiginoso. Viste le attuali difficoltà locali e mondiali, è un segno di fiducia nel futuro che fa ben sperare. [Trad.: Avere un bambino /una bambina]
10. Ch’i me rómpe mia i bale
Nella nostra scala dei valori, la tranquillità occupa senz’altro una delle prime posizioni. Diventa quindi comprensibile l’aspirazione a mantenere, se non a incrementare, la quiete. [Trad.: Che non mi rompano le scatole]