«Laùr de campane a martèl»

10 frasi in bergamasco sul caro vacanze

L'ondata di rincari ha reso proibitive alcune consuetudini estive, così valutiamo con severità la situazione, come facciamo per ogni attentato al nostro portafoglio

10 frasi in bergamasco sul caro vacanze
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di Vecchio Daino

Anche noi, operosi di natura, sentiamo il bisogno di riposare, ogni tanto. Così partiamo per le ferie, o meglio, valutiamo se farlo, perché l’ondata di rincari ha reso proibitive alcune consuetudini estive. È vero che ci rimangono le risorse insegnateci dalla tradizione ma valutiamo con severità la situazione, come facciamo per ogni attentato al nostro portafoglio.

1. I te fà pagà po’ a l’aria


Casi come il sovrapprezzo per il toast diviso a metà o per il piattino con cui condividere le trofie al pesto con la propria figlia hanno scandalizzato il popolo del web, già avvezzo a pubblicare scontrini con prezzi da estorsione. Da qui l’amara riflessione di alcuni di noi. [Trad.: Ti fanno pagare anche l'aria]

2. ‘Ndó n‘ Albania che fó prima


Sembra che alcuni siano stati attratti, più che dalle indubbie bellezze paesaggistiche dello stato balcanico, dai prezzi che per ora sembrano ancora a misura di portafoglio. Concetto che per noi ha il suo valore. [Trad.: Vado in Albania che faccio prima]

3. Te spèndet de piö po’ a’ stà a cà


Chi ha deciso di non muoversi dal proprio domicilio per risparmiare ha avuto l’amara sorpresa di constatare che i prezzi sono comunque aumentati. Ed è vero, ha speso ovviamente di meno, ma non così poco come avrebbe sperato. [Trad.: Spendi di più a stare a casa]

4. Laùr de fài sö, ol lecì e l’ombrelù


Sotto accusa anche i prezzi da capogiro di tutto l’armamentario che serve per trascorrere la giornata in spiaggia. Il nostro spirito concreto e fattivo non poteva non ideare una soluzione che sposa attività manuale e risparmio. [Trad.: Cose da far da soli, il lettino e l'ombrellone]

5. Sènsa cöntà la benzina


Giunti sul posto di villeggiatura si trovano amare sorprese, è vero, ma anche par arrivarci non si scherza, vista la nuova impennata del prezzo del carburante. E le accise provocano un’ondata di accidenti. [Trad.: Senza contare la benzina]

6. Pórte dré ‘l maià


L’antica tattica nostrana di portare con sé il necessario per sostenersi durante il viaggio e il soggiorno si dimostra ancora valida. D’altronde è una pratica affinata nel corso di decenni. [Trad.: Mi porto il mangiare]

7. Laùr de campane a martèl


L’antico detto è stato rispolverato, e adattato ai tempi. Una volta i rintocchi avvisavano dell’attacco del nemico, oggi allertano sulla minaccia dello scontrino. [Trad.: Cose da campane a martello]

8. Stó vià de méno e pàghe de piö


A mali estremi, estremi rimedi: c’è chi ha deciso di accorciare il periodo delle vacanze, pur di non rinunciare alla partenza. In alcuni casi però il rimedio è stato vanificato dall’inflazione. [Trad.: Sto via di meno e pago di più]

9. Issé a n’n’a ciapa póch de pès


Non manca la voce di chi deplora il settore dell’accoglienza, che scoraggerebbe il turismo per l’esosità delle richieste. I dati sulle visite in calo nel nostro Paese sembrano convalidare l’ipotesi. [Trad.: Così ne prendono pochi di pesci]

10. L’è mèi stà a cà


È La soluzione più semplice, quella che in fin dei conti non ci dispiace poi più di tanto, perché abbiamo la fortuna di vivere in luoghi che offrono bellezze paesaggistiche, storiche, culturali. E poi perché in casa c’è sempre qualcosa da fare. [Trad.: È meglio stare a casa]

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