Co l’Omicron gh’è mia tat de möes

10 frasi in bergamasco sul pranzo di Natale

Manca pochissimo e l’incertezza regna sovrana. Ma supereremo anche questa con un po’ il nostro inossidabile e caustico spirito

10 frasi in bergamasco sul pranzo di Natale
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di Vecchio Daino

Manca pochissimo al fatidico giorno, e l’incertezza regna sovrana. Tra il diffondersi di nuove varianti, l’adozione di misure sempre più restrittive e gli ospedali che ricominciano ad affollarsi, è un po’ difficile vivere in pieno lo spirito natalizio, e organizzare il rituale pranzo. Ma supereremo anche questo, magari con un po’ del nostro inossidabile e caustico spirito orobico. Buon Natale a tutti!

1. Mé stó a la mé cà


Già non siamo particolarmente mondani, e quest’anno le circostanze sembrano favorire la nostra predilezione per le pareti domestiche. Magari con la scusa del ghiaccio sulle strade. [Trad.: Sto a casa mia]

2. Póca brigada vita beada


Un principio a cui siamo fedeli da sempre, può venire utile anche in questa occasione. Per qualcuno inoltre la mancata frequentazione del parentado assomiglia più a un premio che a una rinuncia. [Trad.: Poca brigata vita beata]

3. Co l’Omicron gh’è mia tat de möes


Sembra che il virus faccia a gara per trovare nuovi sistemi per rendere il Natale un po’ meno Natale. Ma per chi ne ricorda il valore spirituale, forse non è proprio un male. [Trad.: Con l'Omicron non c'è tanto da muoversi]

4. ‘Ndó vià se ghe rìe


C’è chi ha deciso da tempo di concedersi il canonico viaggetto invernale, e non rinuncia a cercare mete esotiche. Con l’unica accortezza, forse, di escludere il Sudafrica. [Trad.: Se riesco vado via]

5. Mé fó la séna


Bastian contrari per definizione, siamo anche capaci di interpretare a modo nostro anche le tradizioni più consolidate. Basta che sulla tavola non manchi la polenta. [Trad.: Faccio la cena]

6. A m’sé dóma nóter


Il concetto è chiaro, ma la limitazione del dóma è sfumata dalla consistenza del nóter, che può comprendere solo i coniugi ma si può allargare fino ai parenti di terzo grado. [Trad.: Siamo solo noi]

7. Faró ‘l tampù


Chi non vuole rinunciare al ristorante, alla discoteca o a qualsiasi altro evento collettivo, ha già messo in programma il fastidioso preliminare sanitario. Ammesso che basti. [Trad.: Farò il tampone]

8. Mai fàcc negót


I più riservati tra di noi conducono una vita così ritirata che quest’anno vivranno una ricorrenza uguale alle altre. Anzi, uguale a tutti gli altri giorni della loro vita. [Trad.: Mai fatto niente]

9. ‘Ndarèss in lècc fin’ a ‘l sés


Anche in formato ridotto, le festività mettono a dura prova il nostro carattere solitario e poco incline alle protratte e diffuse manifestazioni d’affetto. Senza considerare il traffico impossibile di questi giorni. [Trad.: Andrei a letto fino al 6 (gennaio)]

10. Nedàl l’è sèmper Nedàl


Eppure c’è qualcosa, dentro di noi, che ci dice di partecipare all’atmosfera generale, al di là di ogni evento esterno. Che alla fine magari il senso è proprio questo, fermarci a pensare per un attimo a qualcosa di bello che ci accomuna tutti. Che sia la Natività o l’uscita dall’inverno, importa poco. [Trad.: Natale è sempre Natale]

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