10 frasi in bergamasco sul rientro
C'è chi riparte pieno di energie, e chi... "Òia de laurà sàltem adòss"
di Vecchio Daino
Come sempre la festa di Sant’Alessandro ha segnato la simbolica fine delle ferie e il ritorno all’attività lavorativa. C’è chi l’ha presa con filosofia, chi rimpiange i giorni trascorsi in località esotiche, chi, infine, non ha mai smesso di lavorare, anche a casa sua. Per non parlare dei pensionati, che osservano con serena indifferenza un passaggio che non li riguarda più. E chissà se provano sollievo o rimpianto.
1. Só zamò stöf
Per quanto amiamo il nostro lavoro, a volte capita che il periodo di ferie ci permetta di sperimentare altri ritmi, che poi fatichiamo a lasciare per la consueta frenesia quotidiana. Non è detto che sia un male. [Trad.: Sono già stanco]
2. Stàe bé ’ndo sére
Chi ha passato vacanze particolarmente gratificanti, non può fare a meno di evidenziare quanto se la sia goduta. Finché i colleghi gli fanno capire, non sempre in modo gentile, che è meglio cambiare registro. [Trad.: Stavo bene dov'ero]
3. Òia de laurà sàltem adòss
C’è chi adotta questo modo di dire come inno personale, e lo recita durante l’intero arco dell’anno. Altri si limitano ai primi giorni dopo il rientro, ma compensano la scarsa durata con la frequenza delle lamentazioni. [Trad.: Voglia di lavorare saltami addosso]
4. Só ’n pensiù
Il popolo dei pensionati non è toccato da questi cambiamenti, e guarda alla progressiva ripresa delle attività con un interesse moderato. Anche perché i cantieri ci sono sempre stati. [Trad.: Sono in pensione]
5. Adèss ispète Nedàl
Gli irriducibili del ponte guardano già con interesse al calendario, per programmare la prossima pausa. E quando scoprono che Natale quest’anno cade di domenica non riescono a nascondere una piccola ma dolorosa delusione. [Trad.: Adesso aspetto Natale]
6. Ghè’ntùren póca zét
Le scuole ancora chiuse e gli ultimi ritardatari delle ferie rendono accettabile la viabilità cittadina. Ma dalla prossima settimana, vista la presenza di numerosi cantieri, insieme alle polveri sottili si prevede un aumento esponenziale delle imprecazioni. [Trad. C'è in giro poca gente]
7. A cà sìe piö còssa fà
Alcuni mariti semplicemente non sopportano la prolungata permanenza tra le pareti domestiche, anche perché occupano spazi solitamente governati dalle nostre inflessibili regiure. [Trad.: A casa non sapevo più cosa fare]
8. Ó mai desmetìt de laurà
C’è sempre chi non si concede riposo nemmeno durante la parentesi estiva. Alcuni sono guidati dalla passione per il lavoro, altri meno nobilmente dalla pressante necessità. [Trad.: Non ho mai smesso di lavorare]
9. Ó lauràt de piö a cà
L’homo faber orobico spesso non depone gli strumenti, ma cambia semplicemente scenario. Così si trova a intonacare, dipingere, rasare il prato, spostare i mobili e attaccare mensole. Per questo non vede l’ora di tornare al lavoro. [Trad.: Ho lavorato di più a casa]
10. Só piö còssa fàn di s-cècc
La zona grigia tra la fine delle vacanze e l’inizio dell’attività didattica è una fonte d’ansia per chi ha figli in età scolare. Ed ecco che allora si riscopre una risorsa preziosa e sempre disponibile, i nonni. [Trad.: Non so cosa fare con i figli]