10 frasi in bergamasco sulle vacanze di Natale
La laconica frase di chi vive con difficoltà gli appuntamenti forzati delle festività è: "Per fürtüna i è passade"
di Vecchio Daino
L’Epifania tutte le feste porta via o, per dirla nella nostra lingua, l’Epifania töte i fèste la ména via. Poco male perché, come si sa, l’atmosfera caotica tipica del periodo non ci fa impazzire, e non amiamo nemmeno gli incontri e gli auguri che spesso non sono affatto spontanei. Però siamo stati con le poche persone a noi care, e in fondo è quello che conta. Possiamo tornare a lavorare un po’ più sereni.
1. Ó possàt
Pur con la nostra indefessa dedizione al lavoro, ogni tanto ci concediamo le giuste pause ricordando, se ce ne fosse bisogno, il detto Ol possà l’è tata carne de mans, cioè tutta salute. [Trad.: Ho riposato]
2. Mai desmetìt de laurà
Non sempre è colpa del nostro radicato senso del dovere: a volte ci tocca lavorare semplicemente perché la nostra attività non può essere interrotta. Ovviamente però non ce ne lamentiamo. [Trad.: Non ho mai smesso di lavorare]
3. Me só metìt a rasgà la lègna
Chiunque abbia una casa o una baita in montagna ne ha approfittato per fare scorta di combustibile e attività fisica in un colpo solo. Con le bollette che corrono, un bel risparmio. [Trad.: Mi sono messo a tagliare la legna]
4. Só ‘ndàcc vià quach dé
Persino noi ogni tanto sentiamo il bisogno di allontanarci per un certo periodo dalla nostra amata terra. Ma è solo per apprezzarla ancora di più al nostro ritorno. [Trad.: Sono andato via qualche giorno]
5. Só stàcc a la mé cà
Pur di rimanere tranquilli tra le nostre quattro mura siamo capaci di rinunciare a cenoni, veglioni e altre amene attività sociali di fine anno. E non è che ci dispiaccia poi tanto. [Trad.: Sono rimasto a casa]
6. Ó cassàt zó de töt
Per natura morigerati, ci capita tuttavia di non porre un freno all’alimentazione a alle libagioni, forse per esorcizzare l’atavica fame dei nostri antenati. A giudicare dal rimedio, il male deve essere stato diffuso e protratto nel tempo. [Trad.: Ho ingurgitato di tutto]
7. Coi s-cècc a cà l’è mèi laurà
Il desiderio di concedere alla propria prole la quantità di tempo adeguata si è spesso scontrato con la scarsa abitudine alla compresenza domestica. Il ritorno al lavoro è stato quindi accolto, da alcuni, come una liberazione. [Trad.: Con i figli a casa è meglio lavorare]
8. Ó giràt i nòs-cc mucc
Anche in inverno è possibile godere dei sentieri e dei panorami che ci riservano le escursioni sulle nostre montagne. Anche perché la temperatura rigida non è certo un argomento che ci può trattenere. Senza contare che il vero freddo non c’è più. [Trad.: Ho girato per i nostri monti]
9. Ó gna ést i parécc
Questa frase è ambigua, perché la nostra ridotta mimica facciale lascia aperte due interpretazioni opposte. La si pronuncia con sincero rammarico o con malcelato sollievo? [Trad.: Non ho nemmeno visto i parenti]
10. Per fürtüna i è passade
In fondo non siamo particolarmente amanti dei rapporti sociali obbligati, del traffico impazzito, delle code ai negozi e dell’inattività forzata. La fine delle festività, in quest’ottica, non è certo un dramma. [Trad.: Per fortuna sono passate (le feste)]