M’indarà a castègne

10 frasi in bergamasco sull’inizio dell’autunno

Tra il fascino modaiolo del "foliage", le temperature ormai miti e gli eventi che pullulano, sono sempre di più i suoi sostenitori: "L’è la stagiù che preferésse"

10 frasi in bergamasco sull’inizio dell’autunno
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di Vecchio Daino

Per i nostri contadini si avvia al termine la stagione dei lavori all’aperto, per noi tutti si allontana quella dei bagni al mare e delle vacanze. Sembrerebbe un addio malinconico, e invece ci aspetta un periodo ricco di attività piacevoli, dalla raccolta delle castagne alla degustazione del vino, dalla contemplazione della tavolozza dei boschi alla doverosa ricerca dei funghi. C’è di peggio, verrebbe da dire.

1. S’istà amò bé


Quello che piace di questa stagione è che il tempo è ancora clemente, e permette di passeggiare sui nostri sentieri e di trattenersi ancora all’aperto senza il caldo che è il nostro nemico dichiarato. [Trad.: Si sta ancora bene]

2. ’Ndó a fóns

Si dà il via a una delle attività che preferiamo, l’escursione solitaria alla ricerca di frér, gambète e còch, da mostrare agli amici come trofei e da gustare la domenica insieme all’immancabile polenta. [Trad.: Vado a funghi]

3. Spète ’l vì


Un altro appuntamento imperdibile è la degustazione del primo frutto della vendemmia, il vino novello che va consumato subito, perché non può invecchiare. Non che questo ci dispiaccia. [Trad.: Aspetto il vino]

4. I bósch i e dré a ciapà culùr


I primi accenti di colore stanno comparendo sulla chioma dei nostri alberi, per uno spettacolo scenografico che si ripete ogni anno. Sempre con la stessa meraviglia. [Trad.: I boschi stanno prendendo colore]

5. L’è la stagiù che preferésse


Alcuni la associano alla malinconia, altri invece lo considerano il periodo dell’anno preferito. Sarà per la sua mancanza di eccessi, che tanto ci piace. Non fa più troppo caldo, e non ancora troppo freddo. [Trad.: È la stagione che preferisco]

6. Teeró l’öltima èrba


I prati hanno bisogno di un ultimo taglio, prima di passare serenamente al riposo invernale. È un po’ come il commiato tra terra e contadino, e assomiglia molto a un rituale di passaggio. [Trad.: Taglierò l'ultima erba]

7. A l’me é adòss la biligòrnia


Gli amanti dell’estate non possono fare a meno di avvertire un moto di malinconia, sentendo che si avvicina la brutta stagione. C’è da dire che da noi sono in minoranza. [Trad.: Mi prende la malinconia]

8. L’è öna röda che gira


Ogni stagione ha i suoi lati positivi e negativi. Non possiamo fare altro che assistere al loro alternarsi, che ci ricorda il procedere lento e inesorabile della natura. E della vita. [Trad.: È una ruota che gira]

9. A m’và ’n vèrs al frècc


È un fatto incontestabile, ci stiamo avvicinando ai rigori dell’inverno. Che però ci sembra ancora molto lontano, quando ci lasciamo sfiorare dai raggi di un sole ancora capace di farci sudare. [Trad.: Andiamo verso il freddo]

10. M’indarà a castègne


Ci portiamo dentro, sin dall’infanzia, le scampagnate con tutta la famiglia a raccogliere le castagne, con il gran finale dell’arrostimento delle boröle, rigorosamente tagliate prima dai bambini. [Trad.: Andremo a castagne]

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